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siedi e mangia a crepapelle.
Prendi ancora, porta amici ...
non par ver la convenienza!
Mangi tanto e poco spendi,
se non vuoi puoi star tranquillo,
non avrai dei pipistrelli ...
Pur con carni, accorti è
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Sento la voce dei sassi
e il suono lontano di foglie
carezzate dal respiro della sera.
Oblio di giorni sterili
che il cuore nutre per non morire.
Una strada di nuvole spente
ad aspettare il torpore delle stelle.
Nulla ho finora lasciato
e
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 | Dicono di me quello che non m’interessa.
Pensano di me quello che non m’importa.
Alture e pianure mi attraversano
e angoli di cielo e movenze di luce del mattino.
Mi siedo sulla sponda di me stessa e desidero.
La vita è desiderio.
Ha strade e
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| E mentre Bukowski mi racconta
dei suoi cavalli e delle sue puttane,
io affondo, in pantofole, sul divano
mentre il sole si tuffa (ad ovest) addormentato.
Così apro le forbici a punta arrotolata (non fanno male),
mento ai miei occhiali presbiti
e
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 | Il tuo sguardo diretto
perso in tristi ricordi,
...sul tuo passato
che ti ha costretto
a vivere per strada.
La vita ti è stata matrigna
ed ora, solo e sconfitto,
vaghi in cerca di ristoro.
La tua mente riflette,
la nostalgia ti assale
e il
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Voglio pensare in positivo
pure nel momento più buio
perché
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Nelle vie solitarie delle città vagano anime spente
non un fruscio agita le foglie degli alberi
tutto è fermo
non una voce s’ode,
grava nell’aria solo un denso silenzio.
M’ appare il ricordo soave non lontano
ove per le strade si udiva il
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Quando stiamo per raggiungere l’apice
qualunque cosa si colora d’entusiasmo
tutto prende le sembianze di un caleidoscopio
dove ad oltranza tuffarsi
esaminando con le dita ogni smeraldo che brilla
lasciando alla fantasia quello che da tempo
avremmo
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Ti giri e tutti guardi accogliente,
giovane, veloce e profumata,
lampi da quella cassa cromata
investono l’ennesimo cliente.
Poi ti muovi e ti mostri di fianco,
curve senza eguali all’infinito
all’occhio che ti segue smarrito
mentre li servi da
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 | In quella realtà che
mi ritrovai difronte, affascinato
mi commuovo tra ricordi; cercai di
riprendere le parti soave pensando,
dov’è quella tanta e vera bellezza
di un tempo?
Vuoto ma ancora
molto bello, questo villaggio; lo
rende molto
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| Della mia casa
è crollato il tetto
e una trave ora
mi comprime il petto.
Apro gli occhi
quando un taglio di sole
sosta sul muro
l’osservo allungarsi e sfumare
- esausta, non conto le ore -
il cielo no, non m’è dato vedere
attendo
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| Sentivi il bisogno di rifugiarti sotto le coltri
non potevi più aspettare
tanto era il desiderio di quel contatto
unico modo onde continuare a respirare
allontanando quel senso di oppressione
che ogniqualvolta s’impadronisce a sorpresa
vera
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Ogni cambiamento
veste la sua bianca
malinconia.
Pezzi noi
a vagare nel tempio
capezzoli infossati
nel mistero corporale.
Si cambia
per restare
dentro un altro tramonto,
sospeso come queste ore,
nel silenzio discreto delle
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Non ti ho chiamato stamane.
Ancora pesante il tuo sonno
il viso come bimba spaurita
in un mare di nebbia.
Anche oggi sarà un giorno
come ieri e come l’altro ieri,
non so più come chiamare il tempo
che tempo non è, e non importa.
Lo sento il sole
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Scia di colori
e pensieri
avanzano
senza comprendersi
fremito di parole
sospese sulla porta
chiusa più volte ancora
alla volontà di agire
sorrisi e pianti
pioggia cadente
sulle guance tonde
più rosse di paura
buio e silenzio
rumore
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 | Mi avvio lungo il sentiero,
esplosione di verde mi circonda,
rigogliosi alberi e piante
in questa primavera bella e triste.
Ti aspetterò lungo il fiume,
alla fine del sentiero,
all’ombra di un salice
fra l’erba tenera come l’amore
e l’odore di
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| A osservatore disinteressato
sembrano tante donne tutte uguali,
così tante città, ché non ha amato
mai costui città e donne eccezionali.
Ha sguardo egli ben disimpegnato
per le bellezze, alquanto originali,
del suo interlocutore, sì impegnato
nel
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| Diffido,
degli indifferenti,
delle occhiate ammiccanti,
dei pettegolezzi,
degli ignoranti,
perché non hanno alcuna voglia
di cimentarsi.
Confido,
nell’avanzare dell’età
che mi ha dato la possibilità
di stupirmi per una nuova emozione,
per la
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Pallido sole nel cielo bianco
offusca pensieri privi di idee
corpo giace sull’erba stanco
coperto da violacee orchidee
afa di scirocco secca la pelle
in attesa dell’ombra della sera
quando la luna cela le stelle
e un po’ di frescura
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 | Là, nello scuro
Antro d’una Sibilla,
carezzi la brezza
e, t’accresci di forza.
Inizi così,
lentamente e gaudente,
ruscello alla fonte.
Trasparente e costante
t’avvii al declivio
dal monte.
Limpido, innocente
sfiori antiche querce
e giovani
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| il resto è silenzio
in un ampio fiume
dove i futuri amanti
pargono divisi
le sorti loro
in un sogno di mezza estate
stanotte ho sognato di voi
allodola fiorita di maggio
i colori della poesia
sono messaggeri
del divino amor che sovrasta
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Osservo in tanti atteggiamenti
paure spropositate
che si riversano
nella fiumana della dimenticanza.
Nella mappa politica
un nervo
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Mi s’è fermato il cuore all’improvviso!
Per tre minuti ... ho visto che la Morte
mi sorrideva alquanto divertita!
Il mondo intero m’è crollato addosso
e non ho più sentito la mia vita!
Un vuoto spaventoso, fosco, orrendo!
Qualcosa in cui ti senti
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In questo mondo su lavagna nera
un gessetto bianco si muoverà tracciando una scritta.
Speranza, dolce farfalla dalle ali vellutate d’argento
volerai alta nelle nostre mura non ti lagnerai mai.
Colorerai i nostri spazi di luce intensa
tutto
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 | Una debolezza
naturale dell’uomo è distorcere
o reprimere la verità, il silenzio è
necessario per capire la libertà
che fine farà!
L’uomo di poche
parole, è riflessivo ... nei suo
ascoltare; chi pondera fa il suo
mestiere, il
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 | In una goccia d’acqua si posa l’io.
Raggelato di sogni iberna
aspettando l’attimo che lo disgeli.
Il vento, che trasportandolo
gli insegni il cammino e lo disperda.
In un fiore si narra l’infinito.
Nel deserto impara a camminare.
Tra la folla si
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 | Cammino d’urgenza
o resto nel guscio
all’aperto del giorno,
in un mondo distante
e furtivo.
Il pensiero
senza elastici spazi
s’avvita
e si chiude nei bordi:
prigione.
L’assenza
che ferisce il paesaggio
mi sfasa,
e non è mio il
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Ora mi sono lasciato
alle spalle ogni cosa
e ancora piango
le nuvole di te
Ora mi sono costruito
un mondo tutto mio
e ancora rido
delle nostre nuvole
Qualche parola
mi è rimasta dentro
e qualche sogno
mi è morto fra le albe
Perché le
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Non è mia abitudine
inginocchiarmi per pregare;
non lo faccio neppure
nell’ora della sofferenza
perché io so
quando parlare con Dio.
Nel monento in cui la natura è desta
e, nell’azzurro della volta
si svela lo splendore
io mi rivolgo a te
mia
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perplessi siano le orme lasciate
sulla battigia umida dallo scroscio
delle onde che si frastagliavano
sulla pelle ancora bianca
e respiravo il mare teneramente
l’innocenza si perdeva dentro ai sogni
di quando fanciulli ammiravamo
le gesta dei
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Ci fa riflettere, non si sa come viene
trasmesso è per questo che bisogno stare,
attenti...
E’ così che possiamo vedere il rispetto
che abbiamo verso l’universo
perche siamo importanti.
Non dobbiamo mettere
a rischio la nostra vita, né quella
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23571 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1831 al n° 1860.
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