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Le 23572 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Nel giallo è il rosso della passione
che accende le mie ore d’attesa
il bianco d’ogni pensiero dell’anima
il verde di cento speranze
che tornano a rifiorire
tra le ombre la sera...
L’azzurro dei cieli
testimoni di baci mai dati
di sogni che
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la vita
come un soffio di vento
dissemina ricordi
tra nuvole bianche
e ancor di più si sveglia
quel lieve ardore
che nostalgico appare
quando lo sguardo sembra bruciare al sole
nel cielo terso di primavera
e la vita
come il soffio del
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E ancor preme tra le nubi l’aurora,
tra quei nembi il pio rosa un po’ sfora,
è acquarello in quel ciel prima greve
che sapeva d’inverno e di neve.
E cotanta speranza dirama
che infiocchetta quel ciel simil- lana
scompigliando nel diafano
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| Vivì |
07/03/2019 07:34| 1151 |
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 | Piove a dirotto
e l’ombrello non basta
a ripararmi
e allora accelero il passo,
tentando di trovare un riparo,
...son distratta
e intenta a guardare l’acciottolato
per evitare buche pericolose.
La pioggia incalza ancor di più,
non mi rendo conto
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| Se fossi bimba mia
che chi non volle di provarmi madre
io non starei a mezz’aria sopra un rigo
a immaginarti come e perché mia.
Qui, in questo giugno che stempera da un muro,
lo iato bianco delle tue imposte chiuse,
da qualche parte sei, pensando a
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Ti stai riprendendo
le sere passare a giocare
e i respiri di sale
che spazzavano le ferite
Tutti i momenti di perla
e i tramonti prima dell’inverno
quando il cielo bruciava
di un colore simile al gelo
Ti stai portando via
i baci e le carezze
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Disquisisco di cielo
poggiata al muro di casa
invece del vento, attendo
la vela nera di una storia infinita.
Miliardi le stelle splendenti
concorrono a questo strano magone.
Una bici che passa
la luna che cade, dove non posso dormire.
Senza
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Le streghe morivano di noia
i fiori più belli erano appassiti
e i poeti non scrissero più bugie
qualcuno cercò nel vento una risposta
e il vento non tornò più a riposare
gli alberi sfioravano ancora di più il cielo
ma nessuno alzava più lo
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 | E il vento, scrisse le sue poesie
nell’aria, tra le cime degli alberi
le scrisse nelle foglie perdute
nelle nuvole nel cielo, sui muri
le scrisse sui volti della gente
nelle vele e nel mare, il vento scrisse
le sue parole, i suoni della notte
lo
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 | L’ora del tramonto
preannuncia una notte stellata...
vedo nuvole passare veloci,
spinte dal vento
e questo mi fa credere
di poter volare anch’io
e andare lontano
tra nuvole e sogni.
Sarebbe bello volare,
spaziare con ali dorate,
là dove
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Ho spento la luce
e m’incammino sul filo della notte,
in equilibrio instabile,
avanzando sulle domande eluse
che tradiscono più delle risposte.
In quale attimo mi fermerò
e troverò ristoro?
Forse domani,
oppure un altro giorno
che si
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Sciupo il mio tempo spendendolo male...
giorni infruttuosi, infruttiferi e vani
quasi passassero in forma casuale,
provo sconforto nell’oggi e nel domani
mentre indolente l’accidia si ingrassa,
pongo ai miei giorni un ingiusto valore...
come
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 | Ciglia incorniciano
il disegno del tuo viso
impresso sulla retina.
Tende, nel silenzio, sventolano
al soffio dei battiti.
Carezze mitigano maree di respiro
come onde sulla pelle.
Venti impetuosi pettinano
capelli al sole... melodie
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 | Inspirare e alzare le gambe
espirare abbassando,
rilassare le spalle,
rientrare la pancia ecc.,
ma il pensiero... no
lui è fisso, penetrante
e non si sposta.
Almeno seguisse la tecnica del respiro
...del vai e vieni,
con pause più o meno
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 | Ricopro
le notti
-non c’è altra strada-
mentre il delirio smuove
oscuri spaventapasseri.
.
Visione notturna
che equilibra
ore sregolate
che corrono
come migranti dolenti
davanti alla stupefazione.
.
NOCTURNO
.
Recubro
las noches
-no queda
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Abbaglia quel raggio che al colle
è in adorno,
il primo respiro, il vagito
del giorno...
un baleno, un sussulto e un saluto
alla vita,
così vibra e ora pulsa quell’alba
rosata.
E’ neonato il tempo che illumina
e avanza
scandito dal lieto
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| Vivì |
02/03/2019 10:38 | 1066 |
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 | Gira e rigira
ogni cosa mi riporta a te,
allungo una mano
per una carezza,
mentre gli occhi vagano
nel vuoto.
Guardo il cielo coperto
non c’è la luna,
ho una stretta al cuore,
ma sei con me... e respiro,
la notte non fa più paura,
apre le
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Una poesia che apra la coscienza,
uno schiaffo per ogni lettore blando,
che si strugge in un pianto arso.
Sul filo dei mille versi sciolti,
eccoli lì, i danzanti cuori,
che riversano la solitudine,
tra le righe dell’anima,
e le spiegazzature della
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(I primi posti)
Erano nei banchi in chiesa o della scuola
dove il dubbio serpeggiava nella mente
sul giusto e sull’iniquo
su quel ch’era corretto oppur sbagliato
Un dubbio che s’ergeva sempre e a torto...
Io muta in un silenzio goffo
tacevo
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Mio demone
prigioniero del possesso
pesante come un macigno
mortifichi la carne
con l’opaco dell’animo
e, involto nel sacco
assorbi la
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Il granello di polvere spia
l’incendio di marzo:
dalle finestre
si apre il canto delle ore.
Qualcuno
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 | Per ogni fine
c’è un inizio
e il tempo vile
preferisce un cd ad un vinile.
Una foto in copertina
e una custodia di cartone,
quasi un misto
tra ricordo ed emozione.
Più che polvere
è il profumo dell’incanto.
Nell’ipnosi il disco gira
sopra a un
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Così mite mi carezza quell’aria,
così dolce il profumo che varia...
è un sentor a vagare appena
ma già pulsa di vita pur mera
che s’indovina nei dintorni sincera.
Che brusio su quel prato e sui rami
e tra loro già rimandan richiami...
è ancor
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| Vivì |
28/02/2019 13:27 | 1123 |
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Siccome non riesce a sopportare
senza pausa il poeta la bellezza
medusea della donna con cui a stare
tanto ambisce, rivolge una carezza
con gli occhi a alcuni luoghi circostanti,
per renderli un po’ complici, ruffiani;
a distanza di tempo, quando
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Di notte inghiottito dalla marea distratta
semafori e finestre, irriguardose scorie
di auto sonnolente
e la sella che balza impudente
per i vicoli che non temono distanze
mentre i dossi si fanno frequenti
nuova terra, nuova corsa
i pedali non
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Gli occhi smeraldini
si riempiono di stupore
alla vista di tanta bellezza.
L’aria profuma di sereno
gli alberi chinano le fronde,
mentre calda soffia, una brezza mattutina.
Il cielo si riflette,
come uno specchio,
su quel ramo del fiume
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E quel ragazzo di Via Manzoni
oggi ne ha fatta tanta di strada
scrive poesie, scrive canzoni
e tra di queste una ballata.
I primi amori qui sono nati
e tanti amici ritornano qui
come anche lui qui passa spesso
per ritrovare un poco se stesso
a
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Un’arancia rossa,
un’isola nel mare
una lucertola immobile
il muro bianco, al sole
la polvere sul viso
i prati, le conchiglie
la voce di una madre
e l’eco, e le distanze
un velo chiaro di sposa
un bimbo e il suo regalo
un sorriso e un altro
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 | Sono come le nocciole al burro
le tue labbra!
Schiudono come la rosa,
spalmando il dolce sapore.
Combaciano sui solchi pieghettati
della sottile pelle delle mie
come un carro armato cingolato
della seconda guerra mondiale.
La lingua un proiettile
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| Annottano inconsapevoli
pensieri, indifesi
nell’immagine d’un vuoto
e la mia voce si perde in un grido
che lascia echi su sentieri
da una vita percorsi.
E tu resti là,
immobile,
in quella cornice d’ombre
dove solo il sogno
d’un’aurora sul
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I sogni non sono ancora finiti
e racconterai nuove storie
di viaggi sulle nuvole
mentre il vento soffia via la cenere
I giorni avranno ancora l’alba
e la sera i tramonti
per dipingere altri colori
quelli più scuri prima della notte
I tuoi
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23572 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2611 al n° 2640.
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