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Le 23573 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Mi disse ti amo,
un petto in tormento,
un sibilo sordo non può essere pianto.
Mi disse ti amo,
un volto disattento,
un giubilo tardo non può essere congiunto.
Mi disse ti amo,
all’orizzonte un tramonto,
allora scoprii di avere un’ombra
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 | E sei rimasto come una sentenza
ancora in piedi mezzo sbrindellato
a rammentare il tempo mai scordato
della tua ombra viva all’occorrenza.
E richiamavi con la tua presenza
la mia coscienza spirito malato
sospeso dalle spine del peccato
nel segno
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Le spoglie foglie
cadute nel campo umano
ricordano le grida
che soffocati nel cuore
spalancano vie dell’amore .
Oltre la morte
Degli orrendi forni
crescono gli alberi di pace.
Chi ha sparso le anime
sul campo arato?
Cuori di ferro
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 | E’ il campanile della mia città
incastonato a mente dentro il cuore
festoso nella sua profondità
dei giorni di marea accompagnatore.
Anni trascorsi invano
giocondi ed armoniosi
vissuti a mano a mano
a volte velenosi.
Che salti e che
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| Come schegge scintillanti sulle cime dei sassi
proiettiamo luce,
di lune e tramonti,
accoccolata la notte nega l’amore
annegato tra le strade di New York,
così familiari, ormai
- Central Park oggi è neve -
Sulla quinta strada cortine di
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Sono trascorsi lustri
e il mio paese è ancora lì,
la stessa campagna
con il sole rovente
che accende gli occhi
mentre gli alberi regalano
l’ombra a passerotti
che non hanno più voce.
Cosa resta del mio borgo
così tanto amato:
la fontana di
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Annidata su quel vecchio campanile,
di quell’immensa città di New york,
il suono della campana stonata,
s’innalza al di sopra dell’inganno.
Squilla oggi la tua coscienza;
non è più al riparo di quel lampione,
di quella morsa al cuore,
che
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 | Trovi tutto
anche il destino
tra le pietre unte e smesse
frasi colme di promesse
il sudore della vita
il silenzio dell’attesa
le sue scale all’infinito
verso il cielo
in braccio a Dio
col suo antico scampanio.
E’ sicuro che domani
ci saranno
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| Il lavoro delle suore è pregare
nella chiesa che è utero di Dio
il corpo dell’ebreo Cristo.
Ogni grano si sente coccolare
come sentissi il fruscio
di un cuore che sfiorisce.
Movimento lento è pregare
movimento studiato è pregare
movimento
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| Indaffarato finché duri la neve, finché
non spunti il pupazzo con l’occhio di vetro
scavi una cifra.
Sono stato bambino e coniglio,
la talpa con i crampi alle ossa
ho sanguinato dal culo di mille infermiere.
Vorrei soffiare sul letargo dei
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 | E da lassù il niente e il tutto impari
col mondo intorno nudo inginocchiato
il testimone del mio tempo amato
ricordi tra le pieghe straordinari.
E quei scalini baldi legionari
salgono tra le nuvole nel vento
di un grande sogno fiero monumento
di
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Quei giorni non ritorneranno
il sole avrà un’altra luce
ma il veleno delle parole
resterà nel sangue
Non avrò più il tuo sorriso
perché il cielo non ha voluto
abbandonare le nuvole
in balìa del vento
Quei sogni non vedranno
il mattino e il
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Inatteso venne
improvviso da oltre le nubi
nel pieno della sera
il vento gelido del nord
che scombinò ogni parola
del libro che era scritto.
Malinconie d’autunno, forse,
brumose nebbie indecifrabili
a mezz’aria fluttuanti
tra le periferie
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S’alza al mattino la palpebra lenta,
entra la luce nello spiraglio e canta
l’alba, vibrando nell’orizzonte rosso,
l’inno alla gioia del viversi addosso.
Si riempie il cielo di porpora e rosa,
svegliando il mondo che più non riposa,
inizia il
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 | Come eco nella mente
mi arriva sulle ali del vento
dolce melodia
che mi risuona all’anima.
Incredibile l’affanno del cuore,
i pensieri a cascata nella testa
e l’ansia che stringe il respiro.
Malinconia e nostalgia
orfana di sguardi e sorrisi
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Come al crepuscolo
s’imbarcano i pescatori
e prendono il largo fiduciosi
di riempire la rete
di pesci d’oro e d’argento,
così io con la stessa fiducia
varco la vita che è un mare aperto
per riempirmi di felicità.
Come loro si affidano
di
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Tra le nebbie del bosco
sagome alate oscillano pause
si stagliano certezze oscure
è intervallo il tuo silenzio
ormai trasformato in pietra.
Vi sono contorsioni di residui
al centro di una strana isola umida
dove radici immerse creano cerchi
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Dove si abbracciano i rovi
si sente ancor più forte il rumore del vento
ed è scuro... il colore del cielo
il sapore aspro degli sparuti frutti.
Spine conficcate nel costato
sopra i talloni fradici di pianto
è dunque lì che muoiono i
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 | Corsa di anime e corpi,
lungo la storia
suoni di trombe,
tonfi di volti
caduti nella polvere,
con gli occhi a sgranare
nelle oscillazioni temporali,
scie di calore d’amore,
silenzi avvolgenti di luce.
Un nome,
miliardi di gocce
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Non credevo sarebbe stato addio
quello sguardo rubato
ai tramonti di mare alla sera
e quel gesto distratto dal vento
Le parole accennate
ma mai portate alla fine
di un discorso senza carezze
e con qualche graffio sulla pelle
Forse ho
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 | Sulla collina, dormono
le greggi di viandanti
sorda la notte al suo silenzio
s’intravvede il sogno
come una pietra oscura
la terra s’addormenta
- quale scrigno è la memoria? -
dove ai pascoli c’è neve, più lieve
in questa fredda valle
è il
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 | Finita è la pioggia scrosciante, pervasa, si sente nell’aria
portare un fresco sentire, di chi, perso,
si aggrappa al cammino
porta le verdi speranze
posture di antiche tempeste
lasciate nel vento, parole di niente.
Assonnato, un timido sole
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| E quella smemorata sarei io
eppure qualche cosa ricordo...
c’è qualche cosa nascosto, qualcosa qui dentro.
Voi lo negate
forse, non vi ricordate bene
ma io c’ero e ricordo
come chiamate la mia malattia...?
Pazzia?
La mia memoria va, la mia
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 | E’ notte fonda, fischia il silenzio
nelle orecchie...
nient’altro... nessun rumore
mi avvicino ai vetri, sposto la tenda
ti vedo sul nero lenzuolo del cielo,
dove risalta il tuo profilo lattiginoso
e illumini il buio,
sei la regina e padrona della
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Non seguirmi vicino al pozzo
l’abisso ti guarderà
e potresti avere paura
di non poter tornare a casa
Per me ormai è tardi
ho attraversato troppi boschi
dove oscuri sentieri
mi hanno condotto lontano
Ed ora solo le profondità
della mia anima
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Nel bosco della fantasia
variopinte farfalle
si posano
su rami fogliati.
Cespugli verdeggianti,
bacche vermiglie
nascondono
il dolce capriolo.
Il sole
gioca a nascondino
fra i rami degli alberi frondosi
creando trine ricamate di
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 | Buia è la notte senza luna,
tutto tace,
regna la pace.
Silenzio ovattato dal manto di neve,
che copre le case,
alberi scheletrici,
piegano
le braccia al gelo.
All’albeggiare,
tutto riluce
di bianco candore,
nelle case
camini
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Ha un posto d’onore
nei giorni di festa
e vien preso d’assalto
in un "Carpe Diem" inesorabile
dove ogni pena esce di mente
e tutte le bocche hanno un sorriso.
Durante le nozze intorno ai tavoli
si elevano calici, si associano sguardi
e si
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 | In mezzo alla neve
c’è una macchia rossa
la sua vita è breve
quella sarà la fossa
Ha conosciuto il gelo
e di freddo ha tremato
ora osservando il cielo
sa che tutto è terminato
Ricorda i giorni felici
quando il sole la scaldava
l’acqua nelle
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E’ certamente ultima
da giovane scienziato
ad essere un adulto
io sono condannato.
Non so se mi conviene
oppure la rimando
ma dentro queste vene
riposa il maturando
scudiero e cavaliere
del tempo ormai scaduto
e sopra un palco vergine
ancora
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Vetro appannato,
dietro...
L’ombra tua sbiadita
Caldo vapore inafferrabile
Avvolge l’anima che...
Sfugge
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23573 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2701 al n° 2730.
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