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Le 32577 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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Vorrei cambiare pelle
come i serpenti
non hanno sensi di colpa
dopo il morso fatale.
Vorrei cambiare sangue
il rosso vermiglio fa emozionare
lo voglio incolore
senza pigmento senza calore.
Voglio cambiare
vestito colore cambiare
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Non crepo ma ai malanni esteso è il lagno,
poi quando oppresso, storpio, e sol d’impaccio
ad altri s’io respiro può importare?
finendo toglierei solo gravame...
Dispensa ho ho dalle fila negli uffici
l’aspetto sol già basta a tutelare;
eccedo dal
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Notte... finalmente sei arrivata
e con il silenzio che ti accompagna,
mi guardi e mi strattoni.
Posso togliere la maschera...
non è più necessario fingere.
Voglio entrare dentro un sogno
e finalmente poter sorridere...
sorridere al mio cuor
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Chissà se domani svanirà quel velo
di torpore che ricopre il cielo,
ed il sole nel mondo splenderà di nuovo?
Chissà se ogni uomo prenderà le mani dei fratelli,
e se, ogni filo d’erba ancora guarderà il cielo.
Siamo e saremo granelli di
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Ad occhio vuoto l’immagine sbiadisce,
luce infrangente a stilizzar il niente,
muto ricordo, smembrato ed evanescente,
s’aggira nell’illusorio in amorfo vortice,
ove fantasmi volano tra il nulla sospirando.
Ad occhio nudo, stanco e
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Mi desto... estasiata,
rime bianche d’angeli,
apro le mie finestre,
le mie mani...
rami freschi d’aria.
Prati verdi,
sorridono margherite e viole.
In te trovo ristoro,
sempre coperta
dal tuo grande amore
ed è gonfio il sole.
Isola
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tu che hai voglia di raccogliere le stelle
e di camminare il cielo
tu che hai voglia di cavalcare i monti
e di seguire il mare
tu che nel silenzio fai parlare il cuore
tu che ad odio e disprezzo anteponi amore
tu che semini bolle d’aria quando hai
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Il mio tormento
vaga tra i flussi d’acqua
del mare mosso.
Alla disperata ricerca
di un’isola deserta
dove possa approdare il veliero
che bracca la mia mestizia.
Le sue vele gonfie
di infinita malinconia
rafforzano il mio pensiero
ormai
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Invento favole
e non ho più voglia
di raccontare
le lune stanche
di amare le sere
senza una nuvola
da spazzare via
nel vento di maggio.
Costringo ombre
a reinventare
le notti di stella
e non ho più tempo
di accettare
parole senza
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 | Vola l’ultima nota
di un nuovo splendore
vestita d’azzurro
e riflessa tra cirri di profumo
che salgono leggeri ai sensi
mentre intorno echeggia
il tramonto, la luce tenue che
infonde la notte
che viene a cullarsi
tra le braccia di amori
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Fai di me quello che sono destinata a essere,
ricama la strada e dammi piedi forti per sostenere il cammino,
sii vigile quando sarò stanca
e non permettere alle mie paure di vincere sui miei dubbi.
Affiancami quando barcollerò e ricordami ad ogni
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Scesa,
nelle profondità recondite
del cuore
a rovistar Miserie,
dentro le sofferenze del dolore...
La vita sorseggiava palpiti di morte
a camminar macerie d’esistenza,
sino a prostrarsi nuda
sopra al fango,
e illuminarsi
lì,
fra gli sguardi di
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Cadranno maschere
sepolcri imbiancati,
come neve al sole si scioglieranno.
Ali di carta bruceranno,
fantasmi del "castello"
non troveranno riparo,
con tutto il peso da portarsi dietro,
al buio non troveranno via d’uscita.
Il bene scioglierà
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 | Un lieve sospiro
si adagia su questo foglio,
un alito di ricordo
pervade nella memoria
sconfitte di questi giorni
e arida nostalgia
di un vuoto
che s’infligge su di noi.
Un applauso
è tutto per noi!
sorridiamo!
tra un passo e un altro
tra
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Volan le rondini nel cielo,
dipingono stralci di sereno,
pensieri variopinti,
s’aggirano solerti ed umili,
come prati in fiore.
Finalmente è primavera,
ogni filo d’erba l’aria profuma,
e la terra, amalgama di sole,
amanti naturali di
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 | Io mai firmai con quello un patto insulso
pur fio pagai essendo ahimè ristretto:
scansai disegni e rinserrai me stesso
lontan dal mondo, rosicchiando gli ossi.
In casa, per fortuna, o sarei morto,
dove se ebbi quel mal non saprei dire.
Conclusa
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| Chissà se nella fredda notte andando,
ebbro di vita, madido d’amore,
sulla strada, di ritorno al tuo cuore;
chissà se nella notte, solo, quando
resta il silenzio per le strade; o quando
il lume dei lampioni lento smuore
col far di un lontanissimo
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| Incredibile come una non risposta
possa far cambiare la giornata
giramento su giramento prende il sopravvento
inutile mantenersi tranquilli
vuole vincere assolutamente
aizzando quanto sul tavolo appare
minuscole ragioni si fanno avanti
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| Siamo nati nel fango
sputi di argilla
modellata dal tempo
radici spezzate
dentro incastri ancestrali.
Siamo pula nel vento
sguainata da spighe
suoni quasi indecenti
dentro ritornelli
imparati a memoria.
Ci sentiremo un giorno
tra le viscere
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Coscienza,
dolce memoria nelle mani
e i petali di un fiore silenzioso
dimmi di quanta luce c’è bisogno
per uscire da questa terra
dimmi di quale parole si nasce
pronunciata in quale notte
dimenticanza
sfuggire all’orizzonte più vicino
curvando i
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Quando silente è il docile pensare,
adombrano muse ad attecchir radici al cuore.
Cavalli a pascolar sul prato verde ed una
casa di legno ad abbellir un tronco d’albero,
per tener in bilico un’anima di legno.
Pensier gitano a divenir boato.
Quando
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E in te ritrovo l’arida ferita
la vergine del pianto e la paura
dei giorni dedicati alla iattura
col seme della pianta inaridita.
E la sorprendo a raccontar la vita
come se fosse un sogno o un’avventura
sentendo nei precordi che perdura
coi
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Ascolto il mio pensiero mi lascio prender la mano,
mi emoziono al battito del cuore che mi riporta
al mio lontano e grande amore.
Ascolto messaggi subliminali di porte ormai serrate
Percorro sentieri della mente che a ritroso tra eteree
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A sguardo lungo ed audace,
zampilla l’acqua del mare,
ad ondeggiar come veliero,
membra stanche e viso cupo,
ombre ad adombrar radura.
A turbinar la vita son pensieri a
volte indicibili e seri, caduche metamorfosi,
fessure incerte e battagliere, in
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Stanco...
stanco di raccogliere briciole
mentre cammino con la testa bassa
per evitare di inciampare
tra un falso sorriso
ed una fredda stretta di mano.
Stanco...
stanco di fingere mostrando un sospiro
che del pianto è figlio...
un
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In certi giorni siamo
come piccoli uccelli ai nidi
che, per vivere, vincere dovranno
la paura del
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Attriti, malintesi,
vecchi dissapori,
ruggini riemerse
da perpetrati errori,
punti d’opinione
distanti e divergenti
ispidi e affilati
come spigoli taglienti
Quel giovedì mattina
regnava il malumore,
sembrava tutto avverso,
l’aria era a
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Cresciamo sotto il ghiaccio o in cieli candidi
a colpi di brutali verità
sbattute in faccia, quando piace ai mentori,
con dolce crudeltà.
Sono gli altri a decidere se è utile
se siamo pronti o il peso contestuale
se il passo è il piú
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i rintocchi del tempo
polvere sulle scarpe
ed un’anima nuda
rosso di fuoco brucia il cielo
ancora di salvezza lo spegne il
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Un sali e scendi su irte scalinate,
dal tempo impartite.
Un prima e dopo, logorio a sbalzi ripetuto,
tra passato e presente ed un futuro.
Un come e quando tornerò a sognare
e navigare per espansi mari.
Verrà o non verrà la mite estate,
a modellar
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Nel mentre un mio pensiero mette a punto
sovviene una molestia imbarazzante...
si manifesta un grattacapo aggiunto
spiacevole, sgradevole e seccante...
un malfunzionamento che sabota
e causa inconvenienti altalenanti
su d’una mente che risulta
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32577 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1111 al n° 1140.
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