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Le 32529 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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raccolgo il tempo di un cielo antico
dove nasce il silenzio
intorno all’anima
raccolgo il tempo di un cielo antico
le nuvole sono fiori che inebriano il mio cammino
la strada mi conduce dove si perde il mare
raccolgo il tempo di un cielo antico
la
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Dal mare, vanno e vengono
i pensieri,
alcuni, non trovano nessun porto
dove attraccare.
-
Dal
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Lasciatemi da solo,
non fatemi arrabbiare,
le vostre defezioni
gettatele nel mare!
Sparlate alle mie spalle
e non vi vergognate!
Le lingue false e ostili
perché non le tagliate?
Non voglio più sentirvi,
m’avete già seccato,
dell’amicizia
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Resto senza luce
in questo mio vagare
nella sera, fra le ombre
che non sentono
la nostalgia delle notti
passate a pregare
per una luna nuova
diversa da tutte le altre.
Sento troppo dolore
come se le mie ferite
si aprissero tutte
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La notte insonne colma di pensieri,
non spegne dentro l’ansia che tormenta
nel rimembrare gli attimi del ieri
che più non torna e il passo tuo fomenta,
col tacchettio sinistro la follia,
sì come un’eco sorda che raggela
l’anima mia che insegue pur
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Si torce ancora
la notte acuta e fredda,
tra le spire di amare solitudini,
follia che dagli occhi sfugge
e lontano giunge,
in bilico tra disincantati sogni.
Tacita accettazione
d’imprevisti orli di vita
che dall’anima strabordano
e morsi dal
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Sfuman ombre chiaro oscuro
tenue visioni a prender vigore e
fantasie ad accendere altre visioni.
La notte divaga e gentilmente
la veglia accompagna al giorno.
Penso e ripenso ma un turbine di vento
crea la favola del momento.
Son attimi fugaci
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Dicono che sono vecchio
ma io ricordo
i tuoi capelli d’oro
e il profumo delle nuvole.
Dicono che il mio tempo
è passato
ma io so sempre
come si accarezza la pelle
e come si baciano le labbra
appena dischiuse
in un fiato di primavera
quando
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Scivolano sull’erba rorida grigi pensieri
e dirottati da onda anomala fan capo a ieri;
somma dell’ore, dei giorni e primavere
ridesta balzi, artigli e ruggiti di fiere.
Poi dieci rintocchi al bronzo lontano
che attrae seducente e prende per
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Vivì |
24/04/2021 11:47 | 796 |
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Finalmente ci sei riuscita
non poteva essere altrimenti
volontà è stata premiata
mai arrendersi al primo intoppo
significherebbe voler sempre dietro
una mano che guida
lascia trottare il cervello da solo
meningi ne gioveranno
essere
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Suadenti movenze attraggono,
a trittico di pace a riordinar
loquace senso di abbandono...
Scendon soave come foglie sul terreno
milioni di pensier a
giunger sereni su lidi e sponde,
ove l’ironia è quel terreno in fertile sollievo
ed ogni evenienza
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In questo primaveril tempo
i tigli son tornati a rinverdire
a fine ottobre subito avevan
offesa dall’accetta corpi
mutilati tronchi con moncherini
spogli secchi al cielo qui vince
sulla morte la natura in ottobre
le mie membra stanche mani
poco
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La notte
mi conduce per mano
e io quieta
mi accovaccio
al riparo dalla vita
nella bolla intima
tra cuore e pelle.
La notte
amica del silenzio
muta sentinella
del mio andare
mi abbraccia forte
tocca i miei fallimenti
ricuce i miei
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Magari, con un colpo di magia,
indietro si potesse ritornare,
al tempo in cui cantava d’allegria
il cuore che gioiva al palpitare!
Ma il tempo scorre e illude e passa via;
lo segna il ticchettio per ricordare
quegli attimi di vita in
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Incantato momento
s’un lido dimenticato
dialogando col vento
riflesso dorato.
Nel silenzio si nutre
l’anima votata a volare
pur sommersa da coltre
di chi non sa sognare.
So come mi vorresti
- lasciami respirare -
passo pur se arresti
per
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 | Io cerco di capir, di coglier nesso
dei fatti conciliar fini e costrutto
ma Lobby del pensiero al mondo tristo
emanan norme astruse che stordiscon.
In fermo d’uscio provo a evader misto
o accampo scuse in preda allo sconforto.
Nel poco che ancor
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Se ad immaginar immaginassi, che lassù nel cielo
nascesse un vagabondo turbine d’amore,
lassù vorrei andare ad immaginar l’immaginabile,
tra il pensier concreto e la fantasia.
Andrei ad immaginar quel pianeta,
irraggiungibile e distante,
ove l’amore
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Se ti potessi baciare
forse questa notte
non sarebbe solo
un’ombra rubata
ai giorni che scorrono
lenti verso la fine
del mio cuore fermo
fra i dolori del mondo.
Se ti potessi stringere
avrei solo paura
di poter andare via
senza più
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Gabbiano a planar nel cielo
voli a sfiorar cresta d’onda
in solitario ondeggio e
nuvole leggiadre a sfumar al
tiepido vento che le trattiene per
stratificarle in rilucenti veli.
“La nuvola sussurra al vento;
“ Lascia ch’io dipinga il cielo con il
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Ho troppo dolore
ogni nuvola
che è passata
sulla mia pelle
ha lasciato segni
che non posso
dimenticare mai
e vagherò nel buio
finché le ombre
non mi ameranno
abbastanza
da non lasciarmi.
Ho troppo odio
ogni vento
che ha soffiato
sul
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Cosa strana quest’oggi
mai ti saresti aspettata
di mantenere la calma
da dove è arrivata tutta questa sicurezza
proprio non ti riconosci
nel guardarti attorno scopri
che non ne vale la pena arrabbiarsi tanto
prendere le cose con
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Nevica sui ciliegi
petali e fiocchi di neve
dormono sui prati
e questo strano sogno
che mi avvolge il
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Vorrei guardare il mondo in modo diverso
come un eterno girotondo,
percorrerlo all’inverso
sì da scrutarlo davvero a fondo.
Sentire un invisibile filo di coraggio
attraversarmi l’anima elegante,
avere sugli altri quel vantaggio
come di carica
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Musica agli occhi
quanto vorresti che accadesse
in questo dì colmo di speranza
quel sentire che almeno una volta
nella vita si propone
non iniziare a far battere il cuore
più del dovuto
non creare con il pensiero
quello che non esiste
lascia in
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M’è dolce posar pensieri sul natio colle
ove l’odorosa felce fa lento lo respiro
ch’accompagna l’occhi lungo terre mai piane
Sol qui raccolgo ricci colmi di ricordi e di castagne
Vagando la mente pel peregrinar quel suolo screziato
Il
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Fluttuanti fragilità
assecondano riflessi
di cielo
sull’acqua immota.
Galleggia lo spirito
d’ignavia e temperanza
come un’idea
arrivata da lontano
sospesa nell’attimo
evanescente
eppure viva.
Danzano le nubi
nel cuore del
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S’adagia silenziosa la sera
nella nebbia che galleggia
tra cielo e mare lungo un orizzonte
distante molto più dell’immaginato.
Presto illanguidendo
nell’acqua ormai ingrigita
andrà del tutto a scomparire
lasciando però viva nella mente
l’
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Sorride con i suoi occhi dolci rosati
la cornus rubra e pur se il cielo è
imbronciato e scuro e minaccia pioggia
sorridere par e parlare alla vecchiaia
mia e dir vedi che anche quest’anno
i miei fiori per te si sono ancora aperti
e pur se sei come
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A tu per tu
la vita congiunge ogni evenienza
ad attimi uguali e disuguali,
trombe e cornamuse
amorevole sentore ad allietar la vita,
grappoli d’uva ad indorar al sole.
A tu per tu
salgo la meta
mentre nel cuor parole
cercano il senso di
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Le mie ferite sono giganti,
mi sembrano molto più giganti di quelle degli altri.
Se le accarezzi
inviti il mio corpo a reagire,
se mi offri una gentilezza
spingi le mie arterie a pulsare,
se mi stai vicino
tocchi i miei pensieri con la
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Onnipotente! Sono onnipotente:
mai nulla sfuggirà al mio tentacolo;
non ho confini, limiti e abilmente
carpisco, rubo, espugno il propugnacolo.
O forse sono solo un deficiente,
non percepisco i bordi dell’ostacolo
stagliato all’orizzonte; e
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32529 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1621 al n° 1650.
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