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Le 32533 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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Non so cantare la bellezza
e fare dei riflessi un pianto
stonate note si strappano dal cielo
quando senti la tua terra
tremare, come l’acqua nel bicchiere
ma i nervi sono a posto
la lingua pure, sta in silenzio
in questo modo strano di morire
di
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nel cielo
delle invisibili catene
si spezzò l’intonaco
dai fori colarono i mostri
boffici e soffici
nell’umido freddo
li videro con ogni mezzo
si
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Se mai un giorno
nuvole nere s’addensassero
all’arrivo del tramonto
e coprissero l’ombra del mio sorriso
impallidito dall’andar del tempo.
Se mai
il cuore, dentro mura di carne
prender volesse
l’ultima strada,
lasciatelo andare.
Come un
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Prendetemi prigioniera nel vostro andare
non mi fate certo paura
neanche immaginate la forza che opprime
quando situazioni inverosimili
si lasciano catapultare per un nonnulla
eppure da incosciente
arrivo a giudicare quei tranelli
che tendono ad
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Nutrimento per l’anima questo mio poetare,
questo esternare su bianco foglio me stesso,
fuoriesce l’inchiostro dalla penna e mi pare
di dare luce al mio più intimo buio immerso
nel profondo cunicolo che funge da trincea
per tutti gli sguardi tristi
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Ho imparato a scrivere versi
di me, della mia vita.
Di quello che ero,
di quello che sono diventato.
Di quando sono partito,
di quello che ho realizzato.
Ho imparato a scrivere parole d’amore,
di te e di me,
del nostro crescere,
di quello che
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Dipingo la speranza con fantasia di bambino
tra i ricordi di luce nel risveglio del mattino.
Infiniti colori disciolti all’orizzonte
mentre il tempo dilata questa vita incoerente.
Il tempo è sovrano, prevale e lascia il segno,
si estende e si
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Passi lievi e misurati,
verso quel che rimane
di un albero spoglio.
Pensieri,
come gocce d’acqua cadono
dai rubinetti logorati
nelle fontane della piazza.
Si mormora tra le foglie ormai gialle
che l’inverno sia in cammino,
i mesi più brutti
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Di cosa ora io scrivo
se ogni parola spoglia
sull’altra s’accatasta
nel rogo del silenzio
Nella memoria stanno oasi fiorenti
dentro deserti vinti. Oggi la sabbia
è polvere invisibile.
(Sta seppellendo perle dentro il suolo)
Oggi la sabbia è
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 | Un dì scemando lento
raminga mente a balenar
lucernario fu il crepuscolo
sull’ombre della notte.
Esoterico tra cotante stelle
brillante eri Tu, oltre Sirio
mentr’io gaio e fiammante
nell’ammirar quest’opulenza
più non era consuetudine
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 | Le tue emozioni non stanno sul posto
non restan da sole ma vanno dagli altri
incontrano e scontran le loro emozioni
nascenti e causate da tante occasioni
e cambian le tue, le tue mutan le loro:
ci fanno diversi - è il loro lavoro -.
Ma tocca a
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Oh come solitaria è la campagna!
Come dormono i campi appen mietuti!
Come il silenzio profondamente urla
nell’eco alterna di muti singhiozzi
da’ boschi, dal ruscello, e dall’Arbogna
di fuggevoli rondini e pettirossi!...
Fuggite, oh voi! declamo,
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Nascosta
tra le pieghe
più profonde
dell’appercezione di se
la chiave
per dischiudere le porte
che in noi
dimenticate
sulla natura ultima delle cose
s’affacciano.
Mai
altrimenti
arriveremo a comprendere
ciò che la Vita
come
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Sono l’ombra senza nome
che corrode la terra
e attende la sera
come una reliquia rubata
Il vento che si perde
in un sussurro distratto
con lo sguardo greve
di chi ha subito un torto
Sono la luna senza luce
circondata dalle stelle
che
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Come un eremita
percorro rovi quotidiani.
Tra strascichi di rami spezzati
ricalcolo le rotte
lacerate
nella selva degli anni.
Una curva
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Era troppo tardi
per essere dimenticati
e il colore del giorno
non sarebbe più stato così scuro
Troppe nuvole sulla pelle
troppe stelle
nel vuoto del cielo
malato di silenzio
Sarebbe stato molto strano
fissare un ricordo
e poi andare
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Vorrei vendere sogni
divenir mercante dai sogni buoni
addobarli con trine e merletti
e ricamarli di magnifici fiori di mimosa.
Tappezzararli ed appenderli come
brandelli colorati su ramoscelli d’ulivo
a sventolar la “Pace.”
Vorrei che parlaste
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In me, è una profonda notte
un cielo di stelle calmo e silenzioso -
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in me è un silenzio - il verso -
di una nuova poesia,
di una parola non detta
di un
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Si siedono le mie sere
a cerchio nella corte,
mi invitano al ricordo
ed io non mi sottraggo,
insieme ripassiamo
le stagioni del mio vivere,
non mangio più il pane
che impastava mia mamma
né bevo il vino buono
dell’uva pigiata con i piedi,
ma il
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 | Le ombre della sera
lungo il nitido nulla
abbracciano la luna.
Là sul punto ove lo Zenit
raccorda le distanze.
Lì sul fare della
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In una sospensione di silenzio
quasi irreale
vivo attimi di pace.
Pulviscolo danzante nell’aria e refoli lievi
le sole parole che ascolta o vede
l’anima
e un sentiero di erba e giallo di ginestre.
Muta la mente ci segue
e aspetta
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Silenzio di tomba nell’attimo in cui
il pensiero naviga ad oltranza
tintinnio di campanelli subentrano a ricordare che
nulla è più presente del presente
perché fasciarsi la testa cercando il niente
prive di veli situazioni si spogliano
un vero
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L’alba si colora di speranza
e un nuovo giorno
pieno di coscienza
darà il giusto peso
alle cose
getto via
inutili pensieri,
sterili minatori
d’una vita claudicante
e mi riaffaccio con vigore
a guardare il resto che manca...
Forse le
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Qualche volta ho pensato
di abbandonare tutto
e cambiare il mio cielo
dalle nuvole nere
Ma c’è questo vento di fiume
che non mi lascia andare
l’argento delle foglie
dentro al cuore delle cose
Qualche volta ho temuto
di non farcela più
ed ho
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Tutto gira intorno all’invisibile degli occhi
quanto più è cristallina tanto più fragile
anima nascosta per suonare i rintocchi
della vita soprattutto nel momento più difficile;
ogni cosa sembra crollare intorno
nel silenzio e nel puro
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Una bugia, un inutile vuoto.
Scuoto queste inutili ossa
le mani applaudono al cantautore stonato.
Scrivo tra le pagine di un diario
un sorriso dispiaciuto.
La machera che porto
carnevale della vita, la mia vita.
Guardami felice, leggimi
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Ho inseguito sogni colorati
come allegre farfalle,
sogni stipati e ripiegati
in cassetti bui e nascosti.
Sogni soffocati,
tenuti sotto il pelo d’acqua
da mani rapaci,
sogni legati e relegati
sotto mantelli di saccenteria,
di ignoranza agghindata
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Ho promesso a una stella
che una notte d’estate,
mentre soltanto i grilli
schiamazzeranno ancora
la loro fame incosciente,
la mia mente sarà un’amaca,
dove dondoleranno
i miei domani.
Ho promesso al fuoco,
che scioglierò le mie
inquiete
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Melancònica e mesta mi par questa
sera; e il Tramonto co’ suoi lumicini
che da lungi, da’ i campi, ne sovvèngono
e da’ paesi, e questa vampa rosea
che conferma del giorno il bel defùngere,
e questi oscuri muri e i tanti boschi
al par di lei una
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Scrivo poemi strazianti
viscerali nella loro
nuda crudezza
Versi dettati da dolore
e solitudine del cuore
hanno incominciato
a scavare dentro di me
zone d’ombra
succhiando linfa vitale
dal mio cuore
Come animali notturni e famelici
diventano
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C’è Qualcuno in paradiso
che protegge la mia vita
e che guida il mio cammino
sulla strada del destino.
E’ una Donna assai speciale
che conosco da una vita,
intravvedo gli occhi stanchi
ed i Suoi capelli bianchi.
Sul Suo volto c’è qualcosa
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32533 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4381 al n° 4410.
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