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Gli ultimi 5 iscritti: Simone Michettoni1 - Fiorfiore63 - Ava - Evaristo - Claudia Bazzucchi |
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Le 32536 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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Le lunghe dita della notte
hanno aperto la porta.
Un immenso giardino
si è spalancato
agli occhi
colmi di lacrime brillanti,
alle mani bramose
alla vita anelata.
Fiori selvaggi e invitanti,
maliziosi e maligni,
case colorate
di sibilanti
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Capita di sentirsi la mente
insopportabile
senza la voglia di fare qualcosa
stanco delle solite pretese
che la vita esige quotidianamente.
Ma non è malinconia la mia...
rileggo le vecchie pagine
di un quaderno scritto nel cuore.
Quelle
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Non voglio piu’ graffi sulla pelle
e sorrisi dipinti di fiori secchi.
Ho vissuto carezze dell’anima
mute di me e del mio azzurro cielo
e- dolorante di silenzi,
ho visto tristezze non ascoltate di cuore.
Sul colle infuocato chiedevo
solo
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Obbedisci alla notte,
continua a dormire
non svegliarti,
i sogni sono lastre di vetro
dall’altra parte della vita.
Dormi mentre
le acque tumultuose delle tenebre
lambiscono
il ponte dell’arcobaleno.
Obbedisci alla notte,
solenne e altera si
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 | S’erge il campanile
con la sua vetta,
che miravo dalla finestra
della mia stanza.
Accompagnavan l’ore
i suoi rintocchi,
quando la notte tardava
il suo venir,
li contavo uno ad uno,
fino al calar delle ciglia
nelle lunghe attese.
Tra canti,
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Sotto il sole splendente
o in un mattino d’autunno dalla pioggia struggente
rivolgo il pensiero a te,
mio interlocutore nei Campi Elisi,
che mi ascolti con amore
dal regno d’ombra muto.
Ora che tutto è compiuto
sono tornata con cuore saldo e
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Impaginando nuvole
soffio sul tempo
da ogni finestra
note a margine
scomposte atmosfere
tra pezzi di cielo
e scarti d’azzurro
riflessi cristallizzati
impaginando soli
fuoco e sale
per ogni sguardo
attesi silenzi
ricomposte armonie
tra
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La via è la stessa. Così la meta.
Ma l’alba mette a nudo dirupi
mostra lucertole tra i rami
lucida il prato.
E’ lo stesso verde
che mi veste
di nuova speranza
La via è la stessa. Così la meta.
Ma la notte spegne le stelle nel mare
nell’attimo
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 | Esisto
Quando il lenzuolo dello spirito,
i fasci di luce dell’emozioni
abbracciano tutte le cose.
Sono
Quando sento calare il ponte del cuore
che accoglie senza pensiero qualsiasi straniero,
compreso me stesso.
Quando il tutto diventa
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Questo tempo...
in questo tempo i rondinotti fan capolino
le lucciole,
di sera danzano ciò che sembra morte e vita
Le rose
in giardino profumano d’intorno
File infinite di formiche
intente nell’andare e venire
segnano un tempo che
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Fra la cenere delle macerie
resta nascosta la vista
dell’ultimo sguardo toccato.
Recide il pensiero quell’unico fiore
sprofondato fra i sassi
aggrovigliati da calzari abbandonati.
Ritorna dopo il giorno festivo la pioggia
che profuma di sera e di
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Ispirazioni fuggevoli
tra le stanche del tempo
imbiancano il cielo
sul nascere e morire;
nubifragio cifrato
di divina proporzione
rigurgita nell’infinito
in sintonia profonda
Nuovi germogli
tra gli arcangeli
sublimano il pianto di un uomo
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La liberté déploie mes ailes
et l’envol se précise .
Voici de nouveaux horizons,
au coeur de mon être,
d’un mystérieux univers,
qui embrase mon esprit,
et cultive cette sphère inconnue .
Mon épiderme tisse
des plumes de soie.
Je me souviens
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Abbiamo dissipato nebbie
gettato semi nei solchi
Abbiamo toccato con gli occhi
l’uva viola poi nera
assaporato l’erba acre del prato
inebriati dal gelsomino
La resina d’autunno
ha incollato i passi al sentiero
un grugare di tortore
ha spezzato
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Stasera tutto tace
campanello non odi suonare
muto è il telefono
persino il respiro gioca a nascondino
non resta che tuffarsi sotto le coperte
sperando in quella compagnia
da tempo non delude
perché dovrebbe cominciare proprio ora
suvvia abbi
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Vorrei
che un prezioso momento
mi portasse
lontana nel tempo ...
bocca bocciolo di rosa
occhi di primavera
riccioli d’oro
di un’aurora che nasce
Fresca brezza
respira nel cuore
sospiri di luna
fan nascere l’amore.
Gioventù
fragile
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Adagiato su foglie e sottobosco
lascio filtrare pensieri
tra rami di pioppi e salici.
Humus
che avvolge con salvifico dono
il mio antico filosofare
mi spinge a interrogarmi
su mistero e finitezza
degli umani nei confronti
dell’infinito
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Ho ferito
il tuo corpo umile
intimando i tuoi passi.
...Era tanto tempo fa...
Ora indietro mi tendo
non ho coraggio...
Champagne
per bagnare le lacrime.
Calici
per affogare i sensi.
Colpe
code spezzate
nel succedersi del tempo.
Prigionieri
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pensieri
come
cerchi
sull’acqua -
vortici inghiottiscono frasi,
annegano idee -
pensieri che rendono momenti difficili...
cercare
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 | All’alba, come per magia
sembra che ogni cosa sia possibile.
Avviene l’incanto.
Poi viene il giorno,
il
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 | Il mestiere era quello di fare il curioso,
poi il prete,
lo psicologo,
il ricercatore, l’archeologo;
Professore del passo indietro dell’uomo.
Conoscere per vivere.
Nessuno, mai,
mi ha soffiato nell’orecchio il ruolo,
il lavoro,
la donna da
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| E adesso cosa dovrei fare
ammainare le bandiere
arrampicarmi sui rami
e aspettare la mia luna?
Magari farci all’amore
per scongiurare la paura
e perdermi nei labirinti
di una notte scura.
O forse annichilirmi
in orgasmi spasmi
dementi
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| Camminerò piano
in bilico
tra i merli
del passato e del presente,
tra specchi bugiardi e maligni,
sontuosamente abbigliati
di putrescente cortesia.
Dai vetri offuscati
dal fumo dell’oblio,
ancora riconosco
le mie orme di bambina,
impresse al
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L’instabile tremore di una foglia
e la mia distanza da lei, che mi impedisce
di vedere, la sottilissima
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Si chiama Gioventù quella Signora
che ci accompagna sino a quarant’anni
e poi si gira senza salutarci
lasciandoci lottare con gli affanni!
E’ una Signora alta, bella, bionda
e s’innamora sempre dei ragazzi
che sono imprevedibili, leggeri
e
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M’incammino
verso la mia solitudine
dove tutto è greve
la mia penna più non scrive
e i poeti hanno smesso di aspettare
annusano i gerani alla finestra
il tempo è pioggia
l’aria è fresca
e il sole sgrana nella mano inferma.
M’incammino
senza più
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bisogna nascere pittori
per comprendere
soltanto la solitudine
ha il pennello per disegnare i contorni di se stessi
bisogna nascere pittori
per coprire il nero
con tutti gli altri colori
bisogna nascere pittori
per vedere oltre
sotto la pelle
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 | Cosi leggera, è la parola
senza peso,
scende negli abissi.
Eco smarrita
sulle labbra, più chiaro
è il
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| Viene voglia di girar le spalle al mondo
e andarsene,
di sparire, confondersi nella nebbia,
tra la folla anonima di una città gremita
di sospiri e singhiozzi e sorrisi
ignoti;
viene davvero voglia di tornare
in ricordi, di guardare il fruscìo delle
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E allora, figlia del vento,
porto in me tutti colori del mondo
e la luce rigenerante dell’estate.
Nel procedere quotidiano
mi levo di dosso la polvere grigia
di sterili giornate.
Coltivo un nuovo sogno
nell’uliveto del mio cuore
stringendo
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Ora il giorno era la pagina
di un libro mai aperto
e rimandavo il pensiero
fino alla sera
Per poi perdere ogni cosa
stanco della luce
che inseguiva le nuvole
nel vuoto del tempo
Ora il mio regno
era un oceano di silenzio
uno scritto
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32536 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4861 al n° 4890.
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