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Gli ultimi 5 iscritti: Simone Michettoni1 - Fiorfiore63 - Ava - Evaristo - Claudia Bazzucchi |
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Le 32536 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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Tutte le volte che indirizzo
gli sguardi al mio destino
salgo su una cavalla impazzita
che corre praterie celesti
Allunga il collo
sembra cogliere la linea d’orizzonte
che separa i giorni
e non s’arresta
Se solo potessi toccarle la
leggi

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Ho avvertito la tua presenza
quando ero un bambino
e se la sera chiamavi mi impaurivo ...
sai, non ti conoscevo
e mettevo la testa sotto il cuscino.
La mattina, senza esitare,
quasi per farmi perdonare,
pur nel vento mi svegliavo
ma all’alba ti
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 | Quando anche l’aria pesa,
nel sentirne la pioggia, la voce.
- Lo senti, com’è pesante il cielo? -
Tracima nell’anima, quel cielo.
Mi annega, di
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| Scrivo per fottere la morte
per fottere me stesso
nell’incesto tra anima e cuore.
Scrivo per sanare la mia malattia
un misto tra follia ed equilibrio
eterna pubertà
rimasta incastonata tra le foglie
quando un taglio di smeriglio
ha reciso le mie
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Dove sei
o mia poesia
che da giorni
non mi canti nell’anima?
Ti cerco nell’azzurro cielo
nei profumi dell’aria
tra quei colori
con cui tu mi vestivi ogni pensiero.
Vieni
ti aspetto
non mi lasciare
senza te
sono come radice spenta
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Ci sono giorni imbalsamati dalla mente
scalfitture, impronte nette sul tempo
solchi e pieghe tra ventagli
Altro son le rughe
Dovremmo negar di aver dunque amato
gioito e provato sofferenza?
Il passato affiora all’improvviso
in un gesto compiuto
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Non mi servon le preghiere
sulla tomba al cimitero,
preferisco essere amato
in un modo più sincero
nel cammino della vita
e non certo lusingato
quando poi alle mie spalle
vengo solo dileggiato!
Non ho mai avuto amici,
son dei finti
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È l’anima che cela
ciò che sei veramente.
Puoi indossare maschere,
mutar aspetto,
ma l’anima non cambia:
è sempre uguale
ed è sempre lì
che sente anche quello
che non riveli.
L’anima ti conosce
fino in fondo,
ascolta i tuoi silenzi,
e
leggi

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Vivo come tramortito
per la vergine foresta...
magro, scarno, denutrito
mi pedina un’ombra mesta...
passo per una laguna,
sotto ai piedi
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Resta, ti voglio
tu lanci incantesimi.
Si, scommetto che non sai che fa male.
Fare magie, ipnotizzare la gente,
farla innamorare.
Fa morire dentro,
ti senti felice a far tutto ciò?
Potrei esserlo, o magari
penso di esserlo.
Con il tuo movimento
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immobile
lascio scorrere questo fiume di tristezza
sul mio passo incerto
ostinata onda
che procede travolgendo
che annienta assordando
col suo silenzio
fuori da ogni tempo
facendo scintillare il Ricordo
- amato disperato sconsolato-
in
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Il mio posto ...
Quello che non sapevate
e che io ignoravo
il solo angolo
da dove non spio
ma vedo chiaro
l’inganno di questa vita
la nuvola di fumo
il fuoco dentro il cerchio
l’incenso sulla soglia
Dove scelgo altre vite
E dove sogno
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Rinasco
in questi giorni
eternamente passati
risultato
di viscerali cambiamenti
di rassicuranti lamenti.
Vedo il porto
delle sicurezze
delle esplosive certezze.
Strappando l’illusione
del fallimento
navigo in acque calme
dove le mie
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Si falcia il sentiero
del nostro giardino,
si sradicano delicati fiori
per porli in un angolo,
offuscati dalla luce
o lungo i pendii di una rupe.
Che ne sai tu...
del mio sentire,
di rami attorcigliati,
foglie accartocciate
e di fiori
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Nuvole nere, assiepate e pungenti,
cariche di cattivi presagi,
come fuliggine filiforme
impigliata fra i capelli.
Strisce di pensieri
si oppongono a questo sole gagliardo,
e lo sfidano come nani guerrieri:
- Mi oppongo -
sembrano urlare
-
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Tra le pieghe ingiallite
di una pergamena,
solchi scavati dal tempo.
Ricordi,
che tornano e investono
come scrosci di pioggia torrenziale,
come onde del mare inseguono,
fin sulla sabbia,
catturando,
trascinando a fondo.
Solchi sulla carta
che
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 | Da lungo tempo ormai
non sento più
le tue carezze,
non vedo più i tuoi cieli
e non odo più
parole d’amore.
Da lungo tempo
mi hai lasciato sola
a guardare i miei passi
cancellarsi sulla sabbia
da un mare
che porta a riva solo
solitudine
e
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 | Rumoreggia il silenzio
nella penombra soffusa
e come onda lieve
s’adagia sui ciottoli annosi
trascinandoli,
instancabili pensieri,
inutili spremute di meningi
arrossate
dal logorio della vita che arranca.
Nel tumulto del cuore
fisso la
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| Svegliati principessa,
quando inaspettato
giunge il silenzio,
la calma di chi ha compreso,
di chi ha aperto gli occhi
all’ improvviso.
Un tonfo secco,
mentre l’oblio del sonno,
cullava la mente,
mente spine rampicanti
avviluppavano il
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| Veleggio nel tempo,
sparisco dal momento;
Incontro spesso nebbia.
Per fortuna c’è il vento
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Si cela polvere oltre la scia di luce
ed oltre l’alito a sospinger le foglie
lì dove d’ogni desiderio
non resta che cenere
Si svela polvere dove muta il colore
e delle ali è l’impronta ed il chiodo
di quell’ultima volta – che non ricordi -
le
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Quando
il Sole
del monte
oltrepassa la cima
un’altra estate si preannuncia
di un’altra vita
ciclicamente
il bisogno si risveglia.
Quel Sussurro
inesplicabile
che come una benedizione
nelle calde sere ogni cosa trasfigura
al percorso
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Ho imparato l’arte
per metterla da parte
e consegnare pochi versi
a un archivio inesistente.
Ho imparato che l’amore
gira a vuoto su se stesso
e ribalta ogni momento
in cui splendevano carezze
divenute senza tregua
certezze di cartone
che
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Dentro di me
un mare in tempesta
un oceano senza fine
dove annegare
e perdermi...
dentro di me
un cielo più nero
del fumo del treno
sul vecchio ponte
di ferro...
lì
danzano i miei demoni
e le mie tenebre...
di stelle si nutrono
la mia
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C’è un senso nelle cose che fugge
un istante di lucida follia,
dura poco, come un’ombra
una forma senza volto, repentina
è in queste cose che trovo la poesia
dove nessuno cerca e mai verrà a cercare
è come un attimo di grazia, un luogo
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E’ tempo sì di riempire quel vuoto
inutile lasciare solo il piatto
assordante invito incita alla riscossa
uno due e tre
un lampo si scatena
scintille si posano ovunque
gocce di sangue macchiano
con quel calore che solo l’amore sa
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 | Quando gli anni
ti sfuggono dalle dita,
come la sabbia del mare
dentro a un pugno,
ti rendi conto che la vita
non è altro che una farfalla
dentro una rete bucata
che cerca invano
la sospirata uscita
Ti disperi senza tregua
per mantenerti a
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| Quintessenza
di una specie avvinta
ma non doma
qualcosa in me
rifiuta
ogni preconfezionato destino.
Aspirazione
profonda
che il germe del desiderio
o del rimpianto
mai
distrattamente nutre
perché
alle istanze del rinnovamento
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| Da quando vivo
come si è chiusa la mia vita
come chiudere un ombrello
sogno canto rido e piango
ti cerco nella carta igienica
mi butto giù mi butto su
voci si rincorrono nella notte
parlano di un Dio simpatico
poi correre disperato
strappare la
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Ci si accorge d’essere ancora sul trampolino.
Cambiato il panorama le tinte tenui di ieri
ora già cupe. Qualche petalo nel suo volo
breve al suolo. Un uccellino sparuto
sul silenzio immane. Solo una lieve fenditura...
Il sogno, più savio, ora è
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Pietose scuse,
accampate,
come tende sgangherate
in campi di erba gramigna.
Scuse che scivolano
sui bordi affilati dell’intelligenza,
che precipitano
dal sottile filo della boria.
Equilibristi su trampoli di paglia,
arrancano in campi di sabbia
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32536 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4921 al n° 4950.
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