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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 32536 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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Giorno che affoghi
in un orizzonte nebuloso,
nel lamento lento delle ombre.
Tanto inutile io,
come bambola di pezza,
in un ‘angolo dell’anima
rannicchiata.
I tuoi colori nel vuoto cercai,
in un timido abbandono,
per trovar poi,
una realtà
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Ho imboccato ancora
la strada del delirio
là dove si tocca il fondo
nel precipizio del falso infinito.
Qualcuno per dispetto
lascia sempre la porta aperta
ed io ingenuo mi ci infilo
come l’ago nella ferita infetta.
Sarà per solitudine
o forse per
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Per qualcuno non è la sua città
la città dove vive, dov’è nato,
perché avverte una certa varietà
differente da quella cui è abituato.
E si confronta, ad una certa età
soprattutto, con quello ch’è cambiato,
con ciò che non rispecchia la realtà
del
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Nel silenzio
vorrei parlar con te
anima mia.
Avrei tante cose da dirti,
vorrei spiegarti
ed anche consolarti,
ti vedo triste
senza più speranza
di aprir le ali
per volare in alto,
ma mi ritrovo vuota,
almeno per adesso,
perduta più che mai
in
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Se solo potessi credere ancora
se solo ne avessi il piacere
se solo mi fosse permesso di conoscere la cura
se solo ne avessi il potere...
Eppure il niente perdura
eppure il nulla non conosce misura
e nondimeno nessuno sa chi c’è
ben oltre il
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In questo gelido inverno,
ove la morte fa da contorno
ai cieli plumbei pregni
di funerea nube,
il ricordo dei contorni
del tuo viso semplice
e l’odore di latte e coccole
mi ossessiona la mente.
Parlo e penso come se
tu fossi lì, ascoltando
leggi

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E’ nell’aria e non resta
la bellezza del momento
né va via
il fotomontaggio di fine inverno
tutto vissuto. La pioggia ora e fin qui
che a pensarci seriamente fa male la testa.
La primavera, rapida attrice
tra gli applausi e un capolino
elargisce
leggi

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Chiudo il respiro stasera
e lascio ammantato il mio braccio
cosicché non posso più scrivere parole vuote.
M’affaccio davanti ai miei sogni
e li guardo uno ad uno
scruto ciò che ero e fisso il cielo.
Una domanda ritorna
e nuvole nere adombrano i
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Appena sveglia
fisso il soffitto.
Vorrei
fosse il cielo
per osservare
qualcosa di autentico,
vorrei
fosse il mare
per conoscerne i fondali,
vorrei
fosse un prato
per perdermi in mezzo all’ erba.
Vorrei che fosse altro,
per avere una
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Libero come il vento
vola il mio pensiero
libero e sincero
come il bambino
che mi vive dentro.
Mi emoziono e piango
soffro e sorrido
mi rialzo se cado
sono io che decido
sempre e comunque
nel bene e nel male.
Ho sbagliato...
penso di
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 | Fisso lo sguardo
sul bianco foglio,
la penna ferma
come i pensieri.
Mi circonda il vuoto
ed ho paura
le parole sembrano
quasi finite.
Ed è strano per me,
che sempre ho scritto
emozioni e passioni
senza sosta.
Compito del Maestrale,
che
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| Anima turbata, smarrita.
Evito gli sguardi,
mentre mi isolo con le parole.
Il vuoto mi assale, trascinandomi
in quell’abisso di dolore,
chiamato paura.
Scrivo,
allontanando la mente da tutto,
colmando quel vuoto astratto,
che priva di colore
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Forse
vuoi vedermi felice
quando al solito rantolo inespressiva.
C’è una parte di me
che hai deciso di ignorare,
le albe che non ho visto
i grattacieli che non ho scalato
nonostante le premesse.
Tieni pure gli occhi chiusi
e fai sogni
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 | Oltre la siepe immagini offuscate
fragili sagome prive d’espressione
contorte movenze da foschia velate
sibili di voci e lamenti di persone
sorge il sole a rischiarar la scena
la luce riflette limpida atmosfera
attimi che puoi assaporare
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| Piccole onde
che in un sonnolento
meriggio d’estate
la superficie del mare
silenziosamente increspano.
Spumeggianti sommità
che in una notte senza luna
verso riva
fragorosamente
si protendono.
Giorni
di quiete dell’anima
devastanti
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 | Gioco spesso con le lettere,
coloro le vocali,
vesto di me le frasi,
le cito, le cucio, le metto insieme,
le accorcio, le allungo,
ad alcune di loro faccio le pieghe, le pettino,
a altre il ciuffo;
Questo, lo faccio spesso con la mia
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| Sei qui sogno mio incompleto
nel mezzo d’un seme mai nato
sul suolo dell’amore, ed oggi
ancor io mi nutro di speranze.
Il sentimento d’ amore,
mi sovviene, è forse abnegazione
oppure dedizione o un desiderio
di completezza immane?
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| Non mi servon le preghiere
sulla tomba al cimitero,
preferisco essere amato
in un modo lusinghiero
nel cammino della vita
e non certo lusingato
quando poi alle mie spalle
vengo sempre dileggiato!
Ho respinto molti amici,
tutti finti
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Una voce rauca scricchiola e di priorità racconta
si sfiora il bordo delle nuvole per uno squarcio d’azzurro
mentre i desideri fanno il nido sotto le grondaie
Odi il tramestio sul capo lì dove la luce scava
e scrive segni per attimi di
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Le lettere dl sangue, furono più numerose degli stormi di uccelli nel cielo
e migravano verso Sud, verso le spiagge che da sempre sognai
e tutte le nuvole dl cielo non le nascosero, non le cancellarono
non le pronunciarono neppure nei miei giorni
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Sinuose, srotolate sul niveo candore,
collose, sgusciano fino alle dita pulsanti,
tumultuose, attimi che sembrano svanire,
profonde, quando raschio anche i più piccoli rimasugli,
come acqua cristallina delle Mnemosine, sgorgano;
Divampano, accendono,
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Scrivo perché ho talento e valore e lo so fare
conosco lemmi e anfratti nascosti dentro le parole
onomatopeiche distrazioni e le loro evoluzioni
l’ironia del verbo e le sue clandestine irregolari destinazioni
E non ho bisogno di copiare, di leggervi e
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Nel silenzio la leggerezza esalta
s’accompagna aggrappata ai sogni
piccolo universo di versi astratti
scritti di getto fra illusioni e realtà
un immaginario fantastico astrale
regala quell’oppio amoroso che stordisce
occhi d’adolescente si perdono
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 | Sarà come tu dici
sarà come tu pensi
ma questa penna inutile
non cerca i tuoi consensi.
Sa solo tratteggiare
sopra una tela spenta
la vita che si inventa
e senza una pretesa
al buio la vedi accesa.
Sarà come proclami
sarà come dichiari
ma
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 | Scrivo per dire cose che non ho
per mettere a tacere la coscienza
sopra il bancone vuoto dei non so.
Segni con garbo e forse con pazienza
parlando dei tuoi piccoli patemi
giusto per suffragare l’indolenza.
Nota di getto distratto dai
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 | Son pagine condite da una penna
col nero inchiostro rapido sul rigo
ed io che sono vergine mi intrigo
a sventolare al vento la mia antenna.
Non so se sono adatte alla geenna
ma scrivo in tutte fretta e sai mi sbrigo
con stupida follia e non
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| Un bimbo appena nato
è vispo ed è giocondo,
è un fiore ch’è sbocciato
e s’apre al nuovo mondo.
Non vuole star col padre
si affida solamente
al seno della madre
che trova più accogliente.
Il volto della mamma
gli dà più sicurezza
e il cuore
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La morte mi ronza attorno
come una mosca imprigionata
in un bicchiere capovolto.
L’ansia
mi impedisce di respirare.
La poesia mi ha salvato
dalle
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Carissimo...
pur se è poca cosa
il pensiero mio
dissentir vorrei,
dal tuo insigne e luminare
accorgimento
lungi da me
esser vanitoso e irriverente
a tanto codesto sentire,
con modestia al tuo cospetto
e senza nulla pretendere,
son qui ad
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E venne il tempo, di un tempo
che passato fu
senza che non avesse alcun senso
poiché il tempo non è più...
e mi ricordo
c’ero anch’io
a quel tempo c’ero
ora non più...
Eppure sì, c’ero
o me ne ero appena andato
al tempo ero soldato
a quel
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 | Gettano muri di pietra
i tuoi silenzi
scavano l’anima
e poi s’annidano
mummificandosi
intrappolati
nei nostri cupi
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32536 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5221 al n° 5250.
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