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Le 32536 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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Di tutto quel che abbiamo
ci sputiamo sopra
dopo averlo conquistato
con estenuante attesa
e troppo presto dimentichiamo
delle lacrime e l’aria tesa
della rinuncia alla vita
per un sogno legato alla catena.
Dove siamo
è terra senza approdo
e ci
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Albero di sangue
cresce alla chiusura del sentiero,
dove le tenere radici si trasmutano
in tronchi nodosi senza respiro.
Boccioli aperti strappano vite,
piantano sotto terra neri abbracci
e ferite ormai chiuse.
Soffre senza piangere
e piange senza
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 | Si passeggiava un tempo
senza far rumore
nel fresco dell’alba,
guardando oltre;
ricordo ancora
da quest’apparente distanza
il tumulto e lo strepito
che la silenziosa solitudine
ammantava lieve
di una strana nostalgia
fatta di futuro già
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ho visto una volta il mare
lo agitava il vento
temeva di sprofondare alla deriva
ma un’onda lo teneva a galla
ho visto una volta il mare
l’orizzonte era un baratro
ed anche un ponte per superarlo
ho visto una volta il mare
arso da un sole
che
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Stille d’essenza d’un mare assopito,
assurdo il pensiero che mente pervade.
Tessendo le rime d’un prisco cantare
palesi d’assioma inesatte certezze
Volta la lama un destino distratto
s’alterna la noia a velato disgusto
per caduche note d’eterea
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E’ tornata quella pedina pronta a rivoltare il cielo
il suo zampino non demorde
quell’impronta fosforescente
ancora una volta s’impone
parole senza senso sculettano
cercando di trovare comprensione
quell’affetto ormai raro
che su di una colonna
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Qualcosa che torna... di antico
l’aria accarezza
nel mesto andar delle ore
che nascono pigre ingiallite
malate alla radice
Forse è il male d’intorno
e nelle speranze deluse
la fatica di stare a galla...
Plano sospesa nel cielo
e pur in
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 | Alberi spogli
avvolti dal silenzio,
solo il canto lieve
di un uccello
a spezzare
questo divin silenzio,
ed un raggio di sole
accarezza dolcemente
la mia pelle, come dono
di un gelido inverno.
Mi tocca, mi avvolge,
in un tenero
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Un Sole stanco
nel mezzo della notte,
un Cuore spento
nel pieno della sorte...
Vibra nell’aria
qualcosa d’insolito,
scivola nel silenzio oscuro
anche il respiro della sera,
grigio baglior d’una luce soffusa
che tenta la fuga
da una
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 | E’ nel crepuscolo
più che in altri spiragli di tempo
che affannandomi cerco quel verso vibrante
- il compagno è un ciliegio -
e consumo la valle con occhi ammaliati
e vermigli frangenti su grigie scogliere.
Si! Nel crepuscolo
nella sua rossa
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Guardo il mare nel suo infinito
ed è come trovarsi dentro una poesia.
Vorrei ancora sognare d’amore
ma mi pesa l’anima addosso
al di là dei propositi ora stanchi,
ora rassegnati come se il cuore
si fosse fermato perduto nel deserto
delle
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Vola basso il pensiero
sfiora l’arida terra
non v’è fiore
non v’è colore
non v’è musica, ne risate d’allegria
Tra sbarre invisibili
e tetri silenzi
l’amica solitudine
s’è vestita a festa
con l’abito suo più bello ... malinconia
E
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Un libro dimenticato,
dalle pagine ingiallite,
parole quasi sbiadite
che, ormai, non suscitano interesse...
Lì,
riposto in un angolo,
consumato dal tempo,
ricoperto da una patina polverosa
perché già da tanto
nessuno lo sfoglia...
Sembra un
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 | Nel vento del mattino
i pensieri risalgono fulminei
nella mia mente,
intorno a me c’è silenzio
che sa di rimpianto.
Molti alberi sono già spogli
altri donano gli ultimi frutti.
Parole
che vorrei pronunciare
ma non dico
premono con amarezza
nel
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 | Nei sommessi uragani
mi culla un silenzio antico
tra le pieghe della notte.
M’appare nitido il richiamo
suadente l’eco della solitudine,
ai bordi di marciapiedi interrati,
dove immergo i miei passi
confusi del giorno.
E nel vuoto che
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Ricordati di vivere, anima mia,
prima che buia arrivi la sera
e le radici della tua esistenza
si perdano nel nulla.
Ricordati di vivere,
anima mia.
non perderti nell’oblio
dentro un sibilo fastidioso che non ti da pace.
C’è luce oltre
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Anche se avrei voluto
salire in cima,
nonostante le mie mani piccole,
sono davanti a un mare
che mi volta le spalle.
Anche se avrei bisogno
di un bacio di consolazione,
nonostante mi cibi di ego in scatola,
sono la radice
di un albero poco
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Segni.
Velatamente appaiono sul tuo viso.
Moltiplicati dal tempo modificano la loro forma,
si allungano,
divengono più profondi.
Nello specchio della vita li osservi e ti danno memoria di ciò che è stato.
A volte,
riflettono gioia
spesso,
sono
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O scrivo o muoio
e nell’attesa improvviso universi di domani
una pietra, una stella, un corpo liscio
un immobilizzare di niente
come
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Intorno alla Tua Divina follia
al tuo Zero
ruotano tutte le numerazioni
Dei emergono dai Tuoi raggi
e operano nel vuoto la Tua volontà
Tu Specchio delle tue brame di conoscerti
rivelato in ogni cosa
in ogni gesto o parola
in ogni fiorire e
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Divisa come pane
sono assenza di niente fra l’oggi e il domani
sono svanita memoria di sorrisi nel bianco
e la mente è assenza di ceruleo cielo.
Sordo si sente il richiamo della polvere
e resta pallido quel viso senza luce.
Mi sono scordata di
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Sia schiuso d’infinito un chiarore
che s’attende all’alba c’avanza, la notte.
È fremito tutt’intorno, è la vita,
dal cinguettar di fronde ne’llocchi e nei cuori,
all’esondar d’insoliti amori, s’adorna.
Nel rimestar di risorte speranze
riconosco
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 | I ricordi della giornata
affiorano,
mentre lentamente la coscienza
va a depositarsi sul fondo.
Aspetto
che i suoni si assopiscano,
restano solo i respiri,
lenti e cadenzati.
Le parole si ingarbugliano coi sogni
in questa dolce
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Credo in cose invisibili, fuori dal comune.
Scrivo di loro senza neppure sapere che esistano.
Credo nel linguaggio del vento tra i rami spogli, credo ai messaggi nelle nuvole,
al loro passaggio verso isole lontane.
Credo nell’acqua e nei suoi
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Adagiato tra pensieri
si culla il pathos di un momento
nascosto nei ricordi
di un’anima che sospira.
Nell’alba del mattino
si fa strada
a cavallo di bianche nubi
tra cinguettii felici.
Placido poi sorvola l’orizzonte
nei silenzi
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Piangerai sulle fragilità,
sarai pioggia che lava il dolore
come sole
asciugherà l’amore
con le tue lacrime;
Andrai verso il vuoto
che vorresti
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Sono troppo stanco
per inventare parole
o per contare sillabe
prima che sia sera
Allora resto solo
con le mie ombre
e mi affido al gelo
di questo cupo inverno
Prima che sia tardi
per piangere un sogno
o accarezzare un velo
con la seta fra i
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Nessuna orma
sulla neve fresca
che ricopre
l’arido suolo,
nessun sentore
di caldi fiati
o vapori di vita
né memorie
perse nel vento
che sferza
il gelido silenzio
e fugge via,
resta soltanto
l’eterno vuoto
il non
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Ho la vergogna dentro
l’ho incrociata
questa sera
Ho la vergogna sentita
non era mai uscita
Ho la vergogna semplice
di una sera d’inverno
nella sua lorda
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Mi dimentico spesso
nei pensieri di qualcuno
lascio sempre qualcosa
che non so di avere
e qualcosa prendo,
come se fosse mio
non sono un ladro,
sono un piccolo
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 | Vanno,
nel gelo della sabbia
vicini eppur distanti
poggiati su bastoni
la zattera dei ricordi
naufragata nel cuore
pieno di livido silenzio,
muto di solitudine.
Separazione infinita
ghiaccio implacabile;
basterebbe alzar gli occhi
a
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32536 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5281 al n° 5310.
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