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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 32539 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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 | Semplice profondo,
dubito generi solo silenzio.
Prude pendolare tra cielo e abisso.
Riga riempie volo
corsa libera cielo,
l’azzurro potente occhi
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Specchio d’un cièl sì scialbo son miei ócchi
che dentro i nùvoli arditi, i quai piàngono,
l’Anima or qui mi scrùtano. E se il fàr
del giorno non mi spaventa, e se il mesto
aspetto delle nebbie non mi duole,
i Sogni della Notte, però,
leggi

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Guardo il mare
è tutto un tormento
la mente scivola su bianche creste.
Onde feroci, intrecci confusi,
gocce salate sui visi
di chi il mare non teme.
Parla anche il vento
per chi sa ascoltare.
Sussurri segreti
tra il cielo un po’ basso
e
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Da tempo aspetto il mio momento
quando sarò io a vincere contro il tempo
che ora mi vede sempre più solo
ai confini del giorno.
Vorrei vincere almeno una volta soltanto
anche se la solitudine rema contro
nonostante i miei sforzi per restare a
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Di quale emozione sei figlio,
mentre tutto cade e si disintegra,
dentro un’alba piatta del fuori tempo.
Ogni giorno controllo le mie speranze,
le allevo come figli o come destinazioni,
anime dello stesso sangue, distinti e uniti.
Ripasso le tue
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Pagu |
09/01/2018 06:32 | 3738 |
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Nei bassifondi
della Vita
incautamente s’attarda
innocente
delicata creatura
che rasentando della perdizione il confine
di
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Di cento cose scritte non ho più memoria
ora ho percezioni lente che avanzano graffiando l’aria
visioni fioche tra ritorti rami
all’ombra d’un dolore che al setaccio affiora
come fine ghiaia e posa cadendo sulla pietra smunta
ora la parola è un
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Come svanì fugace ormai ogni festa!
Quanto corre la Vita, e non si placa!
Quali timori sussurra la sera!...
Oh angoscia perenne!
Così, tàcito io sto a questa silente
steppa di nebbia e pioggerella; e guardo
l’orizzonte intristito dalle nuvole
che
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E’ questo sale
che mi dai da bere
giorno dopo giorno
mentre dimentico il cielo.
Rannicchiata
nel mio grigio d’albore
e di decadenza
non sono più capace
di creare mondi paralleli.
Nessuna discesa a mare,
solamente pochi gradini
per i miei
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 | C’è un sogno del silenzio
un mondo nel mondo
l’inconfessato margine
di ogni follia o pazza gioia
io vivo attraverso il passaggio
la veglia e la coscienza
io vivo in quel respiro
che non smette di cadere
appeso agli occhi chiusi
al silenzio delle
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 | E calpestai le pietre
che valicasti un giorno,
quando di gioventù
il tuo corpo parlava.
Fu un giorno un letto verde
quando fu allora amore,
e profumava d’erba
e melodie d’intorno.
Una strada in pianura
di ricchezza e di amori,
di grandi
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Dove sei, mia ultima rosa dell’Estate,
cui sovente il pensièr in Sogno volgo?
Dov’è il tuo freddo cèspite
che puro si conserva a’ Primavera?...
Dove le spine tue?...
Sei tu rimasta forse a udìr sì muta
la lamentèvole ode d’un cantore
errante per
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 | Di gioia pura
un tempo ero fatta.
Ancor non conoscevo
spine e sorridevano
i miei occhi.
Meravigliosa per me
era la vita
e correvo a perdifiato
in campi
di margherite
vestiti.
Giunse la notte
all’improvviso
e quel sorriso
si spense
come
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Qualsiasi paesaggio io sia
non cerco i viali delle grandi città
propensa ai sassolini dei villaggi
sconfino tra i sentieri più sperduti.
Ho anche perso, isolato smarrito
quel senso aggregante di sociale
indossando sempre più
una pelle al sapor di
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È tutto finito,
mi dicevo convinto
mentre guardavo lo specchio di cielo
e ciò che vi scorgevo
era un sogno lontano.
Non sono una nuvola
né pioggia né vento,
non so chi sono, né dove sono e dove vado...
Tra l’essere e il non essere
c’è sempre uno
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Non ha soluzione
questo teorema interiore
gioco di carne, anima e stupore
sulle scalinate degli inferi
dove io non ho nome.
Non ha risposta
questo oscillare del cuore
che si frastaglia come una rosa
in un campo da arare
nell’unica pietra
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Io vivo ascoltando il vento,
mentre nuvole ostacolano i pensieri,
la mia anima mi racconta solo del presente
e di niente altro.
Io vivo, seguendo i profumi del cuore,
quelli che sanno di amore,
quelli che ti riscaldano con parole,
che ti avvolgono
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spazio è inconscio
tempo è r e m:
da questa porta
partono i sogni
di cose impastati e simboli
spazio non inconoscibile
se d’esperienza è tramata
derogante sue leggi
per un caos insolito
dorme la ragione
profondamente
ignorando categorie e
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Chi in età verde pochi complimenti
ebbe dai suoi parenti o genitori,
da compagni, ragazze, conoscenti,
del mondo dell’elogio vive fuori
ed ama spesso gli acidi commenti
alle sue azioni, a tanti suoi lavori,
per non avere il dubbio che
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 | Muovi nell’aria che viene
senso ed assenso del camminare.
volgere lento fra i passi ed il segno
di speranze fugaci
in vasi di argilla fra estasi e voli.
Francobolli di rarefatte nostalgie.
Ponte che attraversa immagini mute
di giorni avvenire sul
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 | Costante naviglio delle idee
nel mare della realtà
pensiero, amico mio.
Tu che riposi nell’abbraccio
e tremi ferito nella condanna,
vivi la semplicità
di un volto dipinto
da emozioni vere.
Partorisci alla vita
la mia anima pensante
come
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 | Mi garba quella celia delicata
gradita, saporita ed educata,
quel pizzico di giusto condimento,
dettato da un antico sentimento.
Rara compostezza superiore
far ridere di sé a tutte le ore
prendersi di mira amorevolmente
coi punti ad elenco
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 | Abbisognante d’ abbracci
m’abbandonai al vagheggio
deliberando in sogni desti
l’inutile giostrare delle parole
lungo versi d’amore e di dolore
Fu allora che folgore mi colse
facendosi coscienza e prodromo
della carezzevole menzogna
che m’ingannò
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| Vana speranza
di mille secoli bui
crudele lusinga
dell’ultima ora del Mondo.
Baluardo
di ogni
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 | Vento che soffia,
increspa la pelle
scompiglia i capelli
Il lago diventa mare
il mare diventa cielo
ed io
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Una carovana di nuvole al tramonto
prima di un bozzolo un punto che s’allunga
quel tanto ad incantar lo sguardo nella notte
l’indice fisso sullo sbadiglio di luce
Una stella in questo nero pece
che inghiotte vele nasconde croci
e in questo tempo
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 | La luce dei lampioni
riflette la mia ombra
Ed io mi avvio distratta
a piccoli passi
Ma tu fammi entrare
nei
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 | Cenere attraente e rossa
dal verde all’indaco
Cuore automatico,
Audrey Hepburn,
la versione che conosco almeno,
app d’oltreoceano
Agnostico come la mancanza,
il fiore infuocato mi riempie
di fumi seriali,
di segnali distratti
-le tue
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Nero |
14/12/2017 01:45| 537 |
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| Non esiste modo per cancellare quello che nel cuore divampa
una fiamma repellente che fa soltanto soffrire
le hai provate tutte
in ogni dove hai messo lo zampino
hai pure celato sotto false spoglie
quel sentire che avrebbe fatto solo
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Per ogni foglia caduta ad ogni stagione ho pianto
accarezzando virgulti inariditi e rami spogli
in attesa di nuovi germogli anche quando la vita
remava lontano verso altre sponde
Per ogni fiore mai nato o rubato da mani maldestre ho pianto
dietro
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Adagio
senza fretta
senza premura
un ricordo riabbraccio.
Restando in attesa
rivivo un istante magico...
mentre una lacrima scivola
il cuore stringe l’emozione più pura
l’anima separa il sorriso dal pianto
e lo spirito sospira allontanando la
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32539 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5551 al n° 5580.
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