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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 32544 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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pensieri nel buio
ombre accartocciate nella notte
nessun rumore
picchia il silenzio
urla l'anima ferita
nebbia sale scomposta
vestita di nostalgia
inganna la luce del giorno
socchiude le ciglia
pensieri nel buio
frammenti di cieli
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Anche la notte ti somiglia
quando stanca, e muta,
piange dentro se stessa
agitandosi il fogliame
come coperta in un freddo inverno.
Ti somiglia, la notte,
dentro quei pensieri
rimasti fermi ad aspettare.
Se solo potesse, la notte,
non
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Non facile rimanere fuori da quel mondo
quando nel cuore ancora tutto pulsa
non basta chiudere l’album
quello scrigno che per una vita ha fatto compagnia
ovunque resiste quell’effluvio
meta ambita parlando di loro
incantesimo dove trovare
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Non sono
il gusto della poesia,
ma sogno spesso e
disegno il tuo cuor di seta
come l'estate che scrive di noi.
Le notti d'amor
nelle onde bollenti
la luna guarda,
ma illuminato di te
vivo tra musica e verso
mi addormento graziosa.
Quando
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Dianzi al sol che s’addormenta
aurora è l’infinito dell’anima
che dalla vetta d’un Paradiso
anelante desiderio sprigiona
Sovrasta il mormorio d’agglomerato
che alla luce di rabbiosa luna
intento a scelleratezze
senza rimorsi s’addormenta
E
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La mia mente non sa
quanto peso abbia un corpo
lei si sente leggera
e non smette di volare
la mia mente vola
lei segue
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Uomo della luna
così che appare quell'icona
mentre sulla macchina del tempo
s'allontana...
Attila dello spazio- temporale
brancoli in abissi siderali
lasciandoti alle spalle
dune polverose,
e valli mefitiche e melmose...
e ancor steppe
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Vivì |
06/06/2014 08:08| 5439 |
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 | Dubito di potere un dì plasmare
parole come creta di vasaio
Se effetti del mio semplice creare
sapessero dar vita a focolaio
potrei dar giusto peso a quest’abbaglio
che sin da giovinetta porto in cuore
Son flebili scintille ardenti e
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 | Ti cerco negli aliti di vento
dei mattini freschi
nel primo raggio di sole
di ogni nuova alba.
Ti respiro nel profumo delle fresie
nell’aroma del caffè al risveglio.
Ti rivivo in antiche melodie
ritornando alla tua giovinezza.
Linfa
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Non vi hanno più papaveri a' le vie
di Pöesie
della campagna dov'io trascorrea
quella fu Dea,
la gioventù spensierata e fugace.
E non ho pace!
Ma a una ripa - mi chiedo -
può ésserci orma di miei vecchi
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Scomposta posa
perduto sguardo
tra quale pensiero non so
ma la mente va
come rondine a lidi lontani
a nido vuoto di piume
e di accorato cinguettio
che intristiva il cuore.
Lento lamento il richiamo
di farfalle senza ali
e lo sciabordio
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 | Ogni tanto entro,
in punta di piedi,
nella stanza dei quadri.
Lei, mi sorride,
dalle varie finestre della vita.
Solleva una mano,
si aggiusta il cappello piumato,
suona uno strumento.
Lei, sempre lei,
si affaccia sorridente,
dalle varie
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| Rabbia primordiale
Sogni ancestrali
amore succube
paura lancinante
Qui getto i colori
del mio
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Il vascello dei miei sogni
tarda a ripartire,
si sente, lontana la tua voce
nelle nebbie di superficie
tu chiami un nome sconosciuto
e l'eco rimbalza sulle onde
si frantuma nelle schiume
la notte è silenziosa
traccia di lunghi inverni
e
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Ai versi miei affido del cuore mio le cure
e le gentili rime son balsamo a ferite
che traditrici pungono d'acuminate fitte
ché accanto alle memorie di gioia delicate
guerra muovono trista le storie dolorose
agli anni procedenti salite da
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Piovono giù strane stelle
stasera che ormai nulla c'è da esprimere
S'è tutto spento
bagnato dal cobalto degli occhi
Desideri sbiaditi passati in un vecchio cinema di periferia
dove nessuno paga per andarli a cercare
dove a
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Non è la mia vita
questo tirare a sera
senza pensare
al vuoto delle cose
Solo per respirare
i tramonti nel rosso
quando il cielo muore
fra le sue carezze
E le nuvole sognano
di tornare ancora
fra i riflessi lenti
di un fiume
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Ricordi affrescati
restauri di nostalgia
volteggiano
posandosi su lacrime
iridate.
Rivoli di tenerezza
ottundono il presente
di un cuore stropicciato
alla deriva.
Onde di cristallo
risacca dell’anima
dissolvono un tempo
fuori dal
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 | Ho bevuto fiele e miele
mi sono arrotolata
in un gomitolo di lana
ho ingoiato lacrime
per essere qui
a piedi nudi
in questo campo di grano
tra foglie secche e petali di rose
Lasciami essere lacrima
per accarezzare il tuo viso
lasciami essere
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| Dove mi porti stanotte?
Afferra la mia mano e corri,
varcheremo il cancello della notte,
il lupo ci seguirà.
L’acqua ci lambirà appena i piedi nudi.
Corri,
sulla sabbia bagnata,
dalle lacrime del passato.
Afferra la mia mano e corri,
non
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Esistono
poesie,
ancora non scritte
come perle che
giacciono in un mare tranquillo
in fondo all'anima
attendendo
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 | Si chiudono i percorsi... per altri lidi
I sogni - questi nostri figli silenziosi -
chiedono una carezza prima di dormire
Ma ora le parole tornano mute
le sillabe spezzate il canto cade...
E il pensiero torna assoluto
a legare distanze a tessere
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Cade su di me
quest'ombra della sera
spegnendo di vita
il giorno che era
e sugli smorti rami del salice
uno spicchio di luna
nell'oscurità vera.
Si ferma l'impeto d'aria
che oscilla i rami
e si muovono
come di braccia un monco
di
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Folli pensieri rincorrono l’aria
scambio di silenti armonie
quasi un gioco perverso.
Calpesto la rena
tracciando effimeri solchi
che non vedranno il domani.
Sabbia.
Il sole carezza
il vento rivolta
Il mare sommerge,
frammenti di mondo.
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Prova a chiudere gli occhi,
e ora cerca il mare,
prova a scaldarti al sole
e a sentire vivido
su di te il suo calore.
Tra le ciglia dei tuoi occhi
chiusi
danza la sabbia,
come mille dervisci rotanti
sulle ali del vento,
biancheggia
come ali di
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Un ignoto canto d'instabilità
quando lo specchio
riflette ciò che ero
e chi esser voglio
Chi sono in effetti mi è nascosto,
da
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Avevo detto molte volte
che le ultime ombre
sarebbero state
quelle del cielo al tramonto
Dense, profonde
come la morte che arriva
senza dire una parola
verso la fine della primavera
Avevo vissuto tante sere
senza incontrare
sguardi né
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Solletica
corruga impertinente la fronte
frangetta bambina,
sopra lo sguardo sbiadito da un tempo stanco,
deciso altrove.
Luogo di fiaba, il dove,
ove la neve non osa imbiancare
echi in controcanto di ricordi e risatine
né gelare le
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Ombre misteriose la notte del sonno
disturbano il cammino e poi prendono
aspetto quando lento fluttuando di sole
un raggio il sonno giunge a risvegliare:
son
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Mi meritavo una vita migliore
un amore eterno
mi meritavo un posto migliore
nel giardino dove ho seminato mimose.
Mi meritavo un cielo stellato
un albero con radici profonde
per poter stendere il cuore
sui rami d'argento vicino al
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Ed io
che stavo
ad ascoltare un mare
che niente aveva
da rivelare ancora
estinto il colore
sordo il cammino
e un riflesso
da
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32544 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6001 al n° 6030.
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