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Le 5072 poesie in esclusiva dell'argomento "Morte"
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Non è certo l’amore
che ti ha uccisa
né il cielo del mattino
quando la luce
sembrava troppo lontana
per fermare il cuore
e rendere il respiro
un soffio distratto
Non è certo la luna
che ha spezzato
il tuo filo di seta
con la cenere degli
leggi

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Nell’ora del crepuscolo
le ombre mi chiamano
è una danza di luce
appena uccisa dalla notte
Dopo il gioco delle tenebre
resta solo il silenzio
i morti sono un ricordo
ancora vivo sulla pelle
Nell’ora del tramonto
la luna è appena accesa
non
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Respiro le tenebre
che ti portano via da me
per non sentire
il profumo del tempo
Così impietoso, così freddo
tanto da fermare
il cuore che sognava
una nuova luna
Danzo il buio
con te che sei morta
lontana dalle nostre carezze
per sempre
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Scegli un masso per chi hai sepolto,
fanne un cippo unito al volto...
l’immagine cara veglia sovrana,
e tu, da roccia, diventi fontana.
Immenso dolor, riman lì sospeso
tuo proseguir appar indifeso.
Futuro incerto, senza colore,
tempo deserto,
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Tienimi stretto nel tuo cuore
e nelle tue preghere dammi forza,
al Buon Dio chiedi Grazia,
madre mia, che il mio ritorno tanto aspetti.
Son qui avvinto in questa triste sorte,
oppresso dalla tempesta
che mi travaglia l’esistenza,
nel conflitto
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Ti avevo sognata
e avevo detto
che il mare
ti avrebbe trovata
Ti avevo baciata
piangendo una stella
e il cuore del cielo
avrebbe taciuto
Mentre il sole
di quel mattino
ti ha tradita
per tutte le cose
Mai dette alla notte
le lune del
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Ti ricordo così
i vetri appannati nel freddo
e le tue labbra calde
di un sorriso triste.
Le mani strette
al velo dei miei sguardi
e le parole leggere
rimaste a guardare la sera.
Ti penso così
viva nella nebbia d’estate
con il mare
che
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Finché scende questa neve
il silenzio ci dividerà
e nessuna parola potrà
accarezzare la nostra pelle
Finché avremo un respiro
la morte attenderà ancora
altre notti per rubare il cuore
e tramare ricordi di nuvola
Perché i nostri sogni
erano
leggi

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La mascherina del chirurgo
libera solo gli occhi.
La notte sveglia il dolore.
Fremono gli ulivi nel parco
nel vento che non lascia quiete.
Si può intuire l’aurora
tra gli scuri che filtrano l’arrivo.
Pietosa la porta a vetri
mi fa intravedere il
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Mille e mille volte
la nonna diceva: "Prega
adesso e nell’ora
della nostra morte."
E venne la morte,
bianca come lei,
senza i colori delle sue:
lontane e colorate primavere.
Gonfio il cuore
privo dell’abbraccio,
e nemmeno il bacio
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Sono qui all’ospedale
nel reparto del virus letale.
Molti vengon chiusi nelle bare
con gli stessi abiti, senza carezze
e abbracci delle persone care.
Son solo nel mio letto e penso
a questo virus che ci fa
morire senza abbracci
ma guardiamoci
leggi
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 | Il distacco è drammatico,
speri sia momentaneo,
vedi il suo petto sussultare
e i suoi occhi supplicanti
t’implorano: "Non mi lasciare!"
Le sue braccia distese
rimaste orfane e vuote,
dalla sua gola un grido
che ti strazia e ti percuote.
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Ti ha lasciata morire
con la luna nel cuore
e anche il mare
non poteva accarezzare
la pelle senza piangere
mattini di nebbia
e di vento portato via
dalle colline in fiore
Ti ha lasciata sola
e nessuna notte
avrà la stessa tenebra
senza le
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Le lacrime che abbiamo versato
per la tua improvvista scomparsa
ci impediscono di ammirare
il profilo della Majella
che tanto amavi.
Il suono delle campane
che suonano a morto
ci toglie il respiro
per l’immane dolore.
Non chiudere gli
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Sempre che tu sia lontana
e non qui
vicino alla mia pelle
che freme per le stelle
Sempre che tu sia un’ombra
e non la rabbia
di un momento sbagliato
pronunciato a mezza bocca
So che sei vicina
ad accarezzare questo vento
che non ha
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I morti senza nome
non hanno un luogo
dove riposare
e rimangono in attesa
di un fiore a primavera
un petalo rubato
dalla tomba di qualcuno
che giace nella luce
I cuori mai nati
non hanno poesie
sulla lapide di marmo
ma solo gesti
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Solo due rintocchi
il legno nella tomba
il buio che risuona
dal fondo della terra
Solo una promessa
la luna che si oscura
e poche stelle spente
nel tempo della strada
Non ho mai pregato
con le mie parole
ma ora temo il segno
le nuvole del
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Non riusciremo mai
a dimenticare il tuo sorriso festoso,
la tua straordinaria voglia di vivere
e la tua gentilezza.
La notizia della tua scomparsa
ci ha sconvolto.
Ti ricorderemo per sempre raggiante
anche se la tua esistenza
non è sempre
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La tua corona di spine
era il dolore
che hai provato
quel mattino d’inverno
quando i sogni
sono morti all’improvviso
ed ogni cosa sembrava
la fine del giorno.
La tua lancia nel costato
erano le lacrime
versate sulla terra
ed il fiore che è
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Quando l’Angelo delle tenebre
ti è venuta a prendere
ti ha dato una carezza
perché ti sentivi sola
e il sole del mattino
era troppo freddo per scaldare
la pelle già morta
di nostalgia per le albe
di un’estate lontana
dai giorni tristi
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Non devi temere
la fine di questo tempo
le ombre che piangono
la pioggia gelata
e i respiri che tremano
un cielo che sa
di una preghiera
sussurrata su una tomba
dove una mano pietosa
ha posato un fiore
già appassito
nell’ora del
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Polvere grigia vola su ogni cosa
copre come mantello
vecchi mobili tarlati dal tempo.
Grigio squallore
odor denso di fiori secchi sento,
questa casa ieri odorava di vita
or sol polvere opaca imbianca queste mura,
poggio la mano su tavolo
polvere
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Dovevi avere
già pronunciato quelle parole
ma io non mi ricordavo
di altro che non fosse amore
e ti accompagnavo
verso la notte lentamente
come si fa con un vento
soffiato via con le nuvole
Avresti dovuto
salutarmi con una carezza
o con lo
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Ti penso sempre sai?
Mi sovvieni
in certi sogni muti,
in certi sorrisi
di cui io non sono stata
mai capace.
Ti penso ora che
di nuovo viene il Natale
in questi giorni di festa
senza le nostre liturgie,
sotto questi cieli
che
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Tonino,
attraversa la valle
dell’ombra della morte
senza voltarti
perché sto aspettando
invano
che tu venga a trovarmi
nei sogni.
Tonino,
attraversa la valle
dell’ombra della morte
senza voltarti
perché il mio dolore
è ancora troppo
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In questa casa
scende la tenebra
e non c’è un respiro
confuso con il cielo.
In questo luogo
il tempo non ha cuore
né pietà per le ombre
che coprono il giorno.
La notte conosce solo
le sue stelle scure
e non ha conforto
da dare alle lune
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Signore,
ti supplico d’accogliere
questa mia implorazione.
La sua improvvisa scomparsa
mi ha tolto il respiro.
Ho la sensazione di soffocare.
Quando l’ho visto
per l’ultima volta
ho percepito nei suoi occhi
velati d’indescrivibile
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Qualcuno scriverà
le parole incise
sul marmo lucido
della tua tomba
e farà promesse
d’amore sconosciute
a tutti i cieli
scuri come le notti
Qualcuno poserà
un fiore appassito
sulla ghiaia bianca
e forse verserà
la lacrima gelida
dei
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Cammino leggero,
sopra pietre senza voce,
lì, dove la morte
ha un suono di petali
che cadono da un fiore.
Mi sono spento
in un gelido mattino
a un sole timido
di primo inverno,
e mi perdo, nel sentirmi
eco di voci stanche,
come un aquilone
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Che la forza del nostro amore
ti aiuti ad attraversare
la valle oscura della morte.
Che la tua dolcezza
ti dia la forza d’abbandonare
i tuoi famigliari affranti
per la tua scomparsa.
Che il ricordo del tuo sorriso
ci permetta di sconfiggere
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Scrivi il tuo nome
con il sangue ancora caldo
e batti ventidue volte
mentre la notte scorre
i tuoi conflitti
a metà delle tenebre
mai dome nel passaggio
fra il silenzio e le ombre.
Apri una porta
scolpita nel legno antico
e resta in
leggi

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5072 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 661 al n° 690.
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