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Le 7848 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Somme guglie
aguzze punte imbiancate
scende a valle il pianto d'inverno,
il tepore di un pallido sole
scopre irsuti cardi montani.
Miri lontano e l'eco si sparge
mentre gridi al mare d'amare
lo sguardo all'orizzonte si spenge
ritorna il
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L'abbaglio di lama
rosa
rende d'oro
la distesa che brina
in un mistico silenzio.
Taglia obliqua
nelle ore
in cui si ritorna
e fa magico
l'ovattato passo verso casa
in un aria di freddo
che sa già di fuoco.
E' il pizzicore degli
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 | Brezza del tramonto,
così delicata, esitante,
mi sfiori la mano
e gli occhi, timidamente.
Sei piccola e minuta,
e non pesi sulla notte
silente, sulle mie spalle
stanche.
Vibri appena le tue
corde, piccola cetra che
col soffio d'un
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| Un vecchio saggio disse
La fine del mondo è vicina
e risvegliandomi una mattina
guardai fuori, c'era l'apocalisse
Vento forte, pioggia e uragani
Tieniti forte a me, ti porterò al sicuro
dove nessuno potrà dividere le
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 | L'orchestra accorda gli strumenti
ognuno al proprio posto
cerca la nota d'inizio
tutti gli elementi sono allineati
una concomitanza di eventi
e tutto ha inizio
è quel frangente che spesso sfugge
e quando l'orchestra irrompe
scuote
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Invadente chioma perturbante inonda
nuovi polloni ramificati invadono,
tutti uniti a tavola imbandita
in quella grande abbuffata di nettare di vita.
In prepotente presenza piena
la generosa pianta dal frutto sopraffino,
squisito sapor che le
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I fiori si inchinano
alla luna che li indiadema
poi subito si scrollano
dentro i torrenti in piena.
Inebriati dai profumi
nell'aria i ronzanti impazzano
e gli ormai animati tuorli
le lor placente incrinano.
Si gonfiano le gemme
come se il
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 | Non m'appartiene più
quest'anonima città.
Nulla vuol vedere,
se non il grigio
del monotono asfalto.
Nulla vuol sentire,
se non
clacson urlare,
e auto sfrecciare,
e gente parlare.
Solo Occhi vuoti,
impolverati,
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| Quanto è bello amica mia
il pianto felice del gabbiano;
è un sussurrare l’anima agli uomini
ed un canto melodioso per il cuore.
S’intona la voce del gabbiano
alla terra ed alla mia malinconia
corre sopra tutto e sopra tutti
e vola
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Sono il mare per
tuffarmi nei ricordi.
Sono la roccia per
scolpire carezze.
Sono il vento per
sfiorare lo sguardo.
Sono
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La tana dell’astuzia si svuota
all'inseguimento del nero
che la fame fiuta
tra le impronte del bianco.
Versi criminali, richiamati
dall'illegalità dell’inverno
sbarcato fuori stagione
in terra ostile,
viziano l’afonia della
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Spazza dal cielo
il gelo
quel venticello gaio
e lascia alle spalle
il bigio
di giorni mesti e brevi...
s'appresta il pazzerello
ad annunciar prodigio
e spirar con soffio lieve
emanando ameni sentori...
teneri germogli
riverdiscono dei prati
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| Vivì |
03/03/2013 18:30 | 3192 |
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 | Oggi
improvviso, ridente
il sole si è offerto agli occhi ridestati.
Trema nel volo il passero
e le sue brune piume luccicano,
un bruco imprudente penzolante dal becco.
Vibra di gioia l'aria seppur cruda,
vola già il pensiero
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gocce di sale
nel cielo da rubare
a sera nera (D)
Ora spostati un po più in là,
sento il freddo delle notti
passate a raccontar bugie
e le grida delle fate malate
Tremo il silenzio del bosco,
io conosco solo favole scure
e
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tra la falesia stretta e il vuoto
penzola la corda tesa
come una scala di pezza
oscilla
ecco l'alveare che profuma di miele
le api impazzite circondano l'uomo
sento il fumo avvolgere la testa
gli alveari affumicati
restano appesi in bella
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Roseo colore
si scioglie,
nell’aria ferma,
si spalma,
sull’acque immote,
assonnate,
imbevute ancor di notte.
Nell’orizzonte dilatato
si perde il cielo nel mare.
Ritto, ogni albero maestro,
nell’onda addormentata,
senza
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lividi neri
sussurrati fra labbra
d'oro pastello (D)
Tre gocce di dolore prima dell'aurora
e una tisana scura da prendere la sera,
le foglie sterili di rabbia e di perdono
e tramonto rosso nel cielo senza pioggia
Due spine di lago ferite
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Il mistero vive dentro la terra
dove i segreti diventano visibili
quando la verità è matura.
Falci di luna mietono
della luce gli ascetici sogni
che dalla semina del sole
raccolgono le stelle della notte.
Poco prima della
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 | Immobile e feconda
è questa terra
che tutto lega alla memoria
e parsimoniosa
i suoi frutti dona
in una alternanza di stagioni.
Satura di luce
e intessuta
nei consacrati sguardi,
di un mandorlo fiorito
assaporo l'ebbrezza
tra le
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| Di notte la luna piena
e il prato rinasce,
orgoglio e fierezza tutt’intorno,
nell’ombre opache della notte.
Mente il drago
dalle fauci avide
di potere
di vittoria,
s’adagia il riflesso
all’impatto
dell’epoche distese
di notti senza fine.
La
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Sono sospese di blu le nuvole
su di un cielo così limpido
che illumina le stelle.
-E hai una bocca che sbadiglia
tutti i luccichii e le vie lattee,
su per monti sconosciuti
costruiti con mattoni invisibili,
fatti d’anime e di
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 | Mi lenisci il dolore
più profondo
quando scendi
dai miei occhi
in lacrime,
a rigare le guance
di un uomo affranto.
Mi stemperi
la fatica più grande
quando, in gocce tremolanti
grondi dalla mia fronte.
Mi disseti in ogni
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| S’appressa lo smorto sole
sulle stanche piante
di spento biancore cariche
Fuggono le ore
alla natia notte
nella luce che sbianca
Un secco ramo cede
in silenzio fra le marce foglie
dal greve peso bianco
Scricchiolii naturali odo
nel mio
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| Sembravano piume
i cavalli sul prato
correvano morbidi
come rondini in volo
io li guardavo
un mattino di maggio
appoggiavo il capo
su di un fascio di petali
desideravo un cavallo
per i miei giorni di licenza
ma non volevo rovinare
la loro
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Ho visto le ombre alate delle cornacchie volgersi rapide
sulla città...Salivano verso gli archi affumicati ai piedi di
una vecchia ciminiera dove il fumo che opprimeva i tetti
dileguava lesto al vento della tramontana.
Molle di latte, ora,
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avvolge il tepore
di questo febbraio strano
la lama del silenzio affina
il taglio orizzontale
di questo nuovo giorno
flette il respiro il diaframma
odore di neve alle narici
arriva profumo di legna
bruciata da camini spenti
annuso l'aria che dai
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Trascorre lento il sole nel giorno che si perde...
Vibra sonoro nell'ombra dorata del canneto
dell'usignol il canto: brunito il dorso, dai riflessi
arrubinati adorno, adocchia la pallida falena
che, anzitempo apparsa, ebbra di luce, giocando
tra
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Candida l'atmosfera
di un'alba dopo la bufera.
Macchie bianche costellano
ogni giardino
da quello più lontano
dove si erge un pino
a quello del vicino
dove un bambino
scopre col suo ditino
un nuovo mondo divino.
Il silenzio pallido
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la terra nera
cerca i dubbi del sole
nell'alba d'oro (D)
Scure le distanze della terra
in attesa di un vento sconsacrato,
lievi le percosse al cielo
che inganna desideri di ritorno
E se sarà confine perderò
i sospiri a mezza
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E forse non è stato
mai, qualcosa
che non fossi tu.
Tu sola sei l'adunarsi
delle speranze
e il pallore dell'amarezza,
il cristallo lavorato
dell'amore e lo schianto
dell'abitudine.
Perché sei il ritratto
in un vetro,
che
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Nubi spettrali minacciose s'addensano
a invadere il grigio- chiaro contesto
e venti di tempesta a prender corpo:
carnevalesco scenario succube e incerto.
Domani a palesar un nuovo contrasto
fosche e cupe tinte a disegnare,
scrosci violenti e
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7848 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4141 al n° 4170.
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