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Le 7850 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Dalle alture
cristallino ti prospetti
in terre senza voce
intanto
sinuoso scorri
ove il sole caldamente
la luna bacia.
E l'uomo del
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Che cavolaia!
Basta poco, svolti,
giri tra pistilli e stami
come una che vola
da corolla a corolla
stanca si posa
su quella più bella
la. più colorata
quella più profumata;
È per delizia, per proprio
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Il cielo al tramonto
è infuocato da nuvole
distese dal vento, orlate
con riflessi di rame.
Gruppi di alberi
sulla terra del sole
sembrano raggrupparsi
come passeri nella sera.
Respiro con gli occhi
questa natura
ne bevo il cielo
brividi
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 | Chi può fermare questo lungo treno che da suolo
natio in terre remote solitario mi conduce?
Immobile nel lento lacrimante fluir del tempo mi
saettano incontro e come dardi fuggon le cose a
me vicine mentre più dolci, in contrario
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 | Quanta dolcezza nel volo
di una rondine che solca
il cielo per giungere fino
alla lontana meta.
Non si arrende ai venti
impietosi, vola dentro la
castità dello spazio, sopra
paludi di indifferenza.
Dentro trasparenze di sole
e di
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| la luce scendeva sull'altopiano
una cicala canterina
dimentica della fine del giorno
cicalava nel buio
l'ispirazione era solo
un monologo alla luna
un suicidio di parole
per passare alla storia
la più grande stella
della galassia
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| Sta primavera pavida
nascosta dietro l 'ombre
e tra gemiti del vento
lamenta al dubbio sole.
Veste grigio aspetto
rimembranze ferali
e l'anta della lana
aperta ancor rimane.
Al tempo fosco ancor
alati restii tacciono,
annidano tremanti.
Non
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Narcisi, pittati in bicolore,
intonano il coro
d'un lieve venticello,
rossiniano.
Riverberano sfumature
nello stagno.
S'innalza profumo
dei fior di loto,
elisir di spirito,
a pochi... noto.
Muore, rinasce,
Ra*
ogni giorno
da ombra, a
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Leggero squittio ha colto il sentire
Solingo infreddolito
minuscolo scricciolo attendeva
Come nido
sulla calda mano
s'è posato
Riflessa in spiraglio di luce li d'accanto
nel non colore dell'ancor grigio mattino
una tenue violetta
vince
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Vento
sul mare
si intinge,
soffio di carezza
per poi lasciarlo andare...
All'onda
della sua essenza
sprigionando brezza.
Salino il sapore
dell'abbraccio
che lo richiama
con amore.
Docile
o tempestoso
ne rende il suo
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Dall’ombra riparata
solitaria se ne stava
in omaggio alla stagion.
Bluastro il color
di quella piccolina
posata sul quel ramo
intenta a beccheggiar.
Comincio a tentennare
per riprendere il cammino
mi fermo li vicino
per potermi riposar.
Un
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 | Memori di gioia e di sole
di brezza, di notti luminose
di fragranze, di stormi
muoiono le foglie
Danzando come streghe
attorno a un fuoco.
Eteree
prive dell'effimera sostanza
Donano di sè l'ultima languida
passionale bellezza.
Mute
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| Abile pescatore.
Allo scurire del mare
il pescatore getta la sua esca.
Ritto e con sguardo penetrante nella profondità ignota
mostra la sua quiete taciturna.
La speranza giace sullo scoglio.
Le calde acque
rivestono la volontà di
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 | Vorrei sedermi
su una nube,
il grigio cielo esplorare,
nella magica atmosfera volare,
fantasticare,
immaginare
il cuore del mondo
che ci circonda.
Figlia dell'aria,
corrucciata come un nembo,
sfranciata dal vento,
forse annoiata,
voglia di
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| m'attira a te una forza nell'ora calda
che il sole accarezza il nostro gelo
non ha rimedio se non ti contemplo
indaco fondo aprirsi nell'abbraccio
perché chiami? naufragi
per te ho costruito e spoliazioni,
per averti io solo
e cullati
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| Ovunque, sul prato, cantavano i grilli:
un vibrare sottile,
granelli di vento su fiori e mentuccia.
L'intenso richiamo mi ha tratto nel verde a cercare gli artisti.
Tra l'erba, nascoste, a migliaia le tane: dei fori ad ellisse e cavati di
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*
La luce dell'aurora ci veste di lilla
e tutto si colora della sua maestà
ha lacrime di rugiada la campanula
stropiccia gli occhi anche
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Il vento sospinge
dolci ricordi
amori sussurrati
nell’aria dipinti.
Il canto luminoso,
odo nell’eco
di valli in fiore.
Miti voli,
danze orientali
calmano il cuore.
Ultimi soffi
profumate essenze
sorridono luminose
al risveglio
d’una
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L’illusione del leggiadro fiore,
festoso, nella festosa primavera,
lieve sfiorisce al sole,
china il suo capo stanco,
senza un lamento,
nel volgere di poche ore,
e fragile, rilascia
i suoi petali al vento,
restituendoli, tosto,
alla bruna
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Guardalo.
Attorcigliate al tronco
dalle fibre a nudo come braccia
la terra ha ritirato la sua linfa.
Guardalo.
Non della pietra il freddo movimento
ai morsi incisi dalla pioggia
ma la grigia pietà del cielo limpido
verso cui si torce
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Era da tempo
che non vedevo
una rondine
nel mio verde giardino.
Oggi,
in un cielo terso
d’un tramonto vermiglio,
prima una, poi un’altra,
poi... tante rondini
han fatto corona
in concentrici cerchi
volteggiando intorno
ad un albero di
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Dalle tue labbra cadranno
petali di rose vellutate
e sulle mani, come ali di farfalla
scenderanno fiumi di rugiada.
E’ come un’estasi infinita
questa melodia d’umori che confonde
scivola sopra ogni fibra,
palpita, e ricerca una parola
che non
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Zolla sei della notte, oh Luna,
or che piena ti spieghi in alto,
ti muove un alito al contorno
manti sfuocati di bianco drappo
e perle di carta stagna lucono
nel tuo paradiso fatto di ricordi,
a delimitare i tuoi scuri bordi.
Hai trafugato questo
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 | Se la tua finestra affacciata sul mondo
reggesse il suo peso e portasse il suo vanto
saranno bocce che rotolano e incantano
Alla sua fonte l'essere è nutrito
è oblio dell'uomo di un sogno assai ambito
ove silenziose valli sembrano
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 | E' un trillar di passeri, quest'oggi,
il mio giardino.
Silente
ascolta il salice.
Il pino,
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| Scroscia,
in aroma di pioggia estiva
nel trapasso tepore acconsento
al sapore che esala.
Frulli in sobbalzo sembrano stelle
un venire a susseguirsi deporta e
genera ingorghi tra le fossette
livellando in compiaciuto ballare.
Rivoli in barchette
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| Crollano quei sogni
e quelle attese
come fragili tetti
e le pareti delle case
scosse e squassate
dalla natura in fermento
che si ribella devastando...
Sciami di tremiti
convulsi si susseguono
in quella tormentosa danza
sciagurata
scuotendo le
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| Vivì |
02/06/2012 08:08 | 3445 |
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 | Lentamente vai...
Non sono tuoi
i riflessi del sole
non gli arruffati voli
e l'anatrare
Né il roco stridio
dei gabbiani
o il batter d'ali
dei cigni al decollare
Languendo in mare
sentirai tue
le carezze setose
dei salici
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 | Morire già di paura
abbracciati ai muri maestri
di quale vita
di quale immenso singhiozzo del tempo
morire di secondi
di passi
di incastri
e lesioni
e non sapere chi eri e dov'eri
da dove venivi
foga immonda
da quale fondo del
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| Il lume di notte attirava gli insetti
Prede di gechi e piccoli uccelli
Io non trovavo luci di notte se non sulle tombe
E nei cimiteri, dopo il tuffo del sole
Ogni sera andavo a cacciare
L’uomo, passando nei pressi
Con la paura dell’ombra
E dei
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 | Devasta la pace dove tutto tace
della morte è amico inaspettato
e tra sibili di sirene resta come muto
indifferente allo scorrere della lacrima
Or reagisce la folla tra corpi inermi
ove la penisola nel tempo segnerà
nel giungere
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7850 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4591 al n° 4620.
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