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Le 7804 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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 | Torna nel tuo nido sotto la
mia grondaia, piccola rondine.
Ti aspetto, come ad ogni
primavera.
E' triste il nido vuoto, senza
quel tuo dolce pigolare che fa
pensare al risveglio dell'amore.
Il freddo inonda ancora questa casa
ma ti
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 | Velate nubi in transito
bacio lieve alla madre terra,
vento promiscuo a dissipare
carovane ombrose in lento scorrere.
Caldo tepor a prender corpo
invitante nel primo meriggio,
desiderio di campagna in bisesta primavera,
che ha appena schiuso la
leggi
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 | Ricordi che la mente picchiettano,
un mare profumato dove cogliere
rossi papaveri,
alte piantine indorate dal sole
smosse dai soffi caldi del vento
danzano come sinuose odalische.
Disteso, una cannuccia di paglia
Tra i
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| E si atteggiano maliarde invitandoci alla suntuosa festa degli odori
regalandoci anche la vista ornata di mille colori
e poi i sapori
a farci far pace con la vita e condurci ubriachi nel luculliano pasto dei piaceri sensoriali
tutta questa
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| Ricordo
quella luce cristallina di Settembre,
che mi coglieva
stupita,
incantata,
tra riflessi rosa, e azzurri, in un orizzonte infinito.
Ricordo
quelle case bianche, in lontananza,
e il posto
da me tanto amato,
dove
le barche tornano a
leggi

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Prendimi,
o primavera,
a volteggiare
nell'aria pregna di profumo di zagare.
Prendimi,
con te verrò e
a pennellate tingerò
rossi tramonti
in lembi di cielo.
Prendimi,
a risvegliare altre primavere e
nuove albe dorate.
Dalle tue
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Tutto un profumo
emana
dai giacinti selvaggi e pieni
al pallore delle iris
mezze azzurre
alle ondulate cappuccine
dal calice a coppa
che s'affacciano timide
sulla pergola
achillee millefoglie
prorompono
sorridendo al cielo
fervono in
leggi

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 | Nulla hanno potuto
le lame gelate
contro le contorte
membra del glicine.
Hanno seguito le curve
le impervie vie
avvinte alla nostalgia
di
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| Cantan le muse
l'armonia e l'amore
al suono dell'acque
culla
il vento d'ardore
ammirando nei
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 | Come dune nel deserto rosso.
Calda la sabbia che incontro tra le pieghe delle tue labbra.
Due piccole onde di panna
combaciano all’ingresso del mare di terra
dentro la bocca delle meraviglie.
Difendono la fragola che è la tua lingua
cancelli
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 | Eccole sono arrivate
alte volteggiano
di corsa per le stanze
cercando conferma
come boomerang sfrecciano
nido attende
gioiose svolazzano
allietando con il loro garrire
.
piccola gioia
nel giorno in cui
la morte
ha toccato i popoli della
leggi

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 | Vola farfalla, vola,
vola di fiore in fiore,
ora è il tempo caldo
è il tempo dell'amore.
Vola in abiti sgargianti
guardando il mondo con occhi sognanti.
Il buio passato è oramai lontano
hai lasciato il tuo bozzolo ai piedi di
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Foglie accartocciate
dorate di raggi di sole
Cadenti
rosse di fuoco ardente
Marroni
profumate di terra antica
Il vento ancora
tiepido del calore d’agosto
gioca con le foglie cadute al suolo
le alza e ne mescola i colori.
Note
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Un fruscio d’ali spazia senza tempo
nell’azzurro di primaverile profumo
battito sincronizzato che fende
il cheto aere
Libra nel libero cielo
sopito dal torpore del Sole
ch’ormai tramonta
nel dolce riposo
Smuovesi il flebile fogliame
sublime
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 | Una bava di vento
stimola gemme bambine
e già evapora stanca,
di rugiada
l'ultima lacrima
Tra le dune,
ispidi fiori piccini
s'impossessano del colore del sole
mentre affondano nudi,
i passi
nella cedevole rena
madida di notturni
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| Ti sento già nel tiepido sole
nelle giornate serene di febbraio.
Ti vedo in un bulbo che accenna a sbocciare
ti vedo in un bianco narciso.
Un passero vola e cinguetta e si nasconde tra gli alberi
e aspetta il tepore ché
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Lasciami camminare
per raggiungere l’orizzonte
questa sera brillerò tutta la notte
sarò più ardente di un sole
illuminerò
i sentieri della passione
dove l’amore è oro sopraffino
insieme alle stelle
ebbre di
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Julie |
29/03/2012 18:51 | 5413 |
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E' in un giardino
tra i prati in fiore
in quei silenzi che l'anima rapisce
che odo cambiare la stagione
Mi sfiora il sonno lieve del tepore
nell'abitudine dei gesti
senza più ragione
e quel bucato in casa da asciugare
Mi addormenti e
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Veitla |
29/03/2012 15:07 | 1387 |
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Nel tripudio di verde e di colori,
bella ma esausta mia Primavera,
più non protendi l'ali
per pindarici voli,
ma docile è la speranza
in rassegnata attesa.
Come Narciso contemplando vado
ciò che dal mondo ebbi e presi,
mi
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 | Vi avrei preso per la coda
così belli e snelli
elegantemente planavate
niente fermava
l’orologio scandiva le dieci
chissà se domani
l’attesa sarà vana
l’obiettivo
rivolto sin lassù
attenderà
desiderio
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| La neve ancora esitava
lungo le rive dei fossi,
ma i campi erano pronti
ad accoglier nuove sementi.
Le zolle, dal gelo sfaldate,
dovevan portarsi a coltura,
ora che la calura
ogni giorno aumentava.
Si pareggiava 'l terreno;
i solchi dovevi
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| Questo sole primaverile
scivola lentamente sotto le coltri
del mare come un'amante
lasciandosi stringere in un
voluttuoso abbraccio che
durerà lo spazio di una notte.
Dopo l’amplesso chiudendo
le palpebre si lascerà cullare
sino
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 | Lontano quel suono di campane
remoto
quel dì di festa
Nel leggero dolore che sospende
quel po’ di me
in bilico
su lame terrene
e tra le dita
gli occhi disabitati di chiarore
un gusto strano
indefinito
e bevo
dalla sorgente asciutta
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| Naturalmente dovrei scrivere
ma il foglio è inscrivibile
Come albero innalzato al cielo
svettare libera
ma troppe civette pesano
e il bosco pullula
di inverecondi ladri di anni
Io natura sono oppressa
e gli uomini mi tradiscono
non sono
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 | Lieto meriggio
nel tepor di primavera,
gradevole clima
e buon umore invita.
La campagna a festa vestita:.
nuova linfa
per dar brio alla natura.
Un cinguettio festante
nel cielo colora,
ammaliato osservo
tracce rapide in vortice,
ma la...
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| E scorsi,
Dall'intimo d'un guardo,
Arboree nubi infisse
In cielo tardo;
E verdi mari, scorsi,
Arsi
Di vivide ametiste
E brune spoglie,
Erbacei lacci e spine storte,
E arbusti tristi
Avvòlti;
Andai, ne bevvi a sorsi.
Un sospiro
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 | Volavi libero e felice
quando il nemico colpiva.
Un'ala spezzata,
dal piombo trapassata.
Il corpo martoriato
ora in una gabbia immobilizzato.
Chiudi gli occhi e vedi il mare.
Ricordi gli amici e qualcuno da amare.
Forse non volerai più
ma
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 | Guardo il cielo
cesellato di stelle,
quel fuoco lontano,
quella fredda
umile luce,
tremulo chiarore
rischiara la notte.
Quel candido
volto delle stelle
scompare
all'occhio umano,
quando sono lontane.
Sempre in fornace
non trovano
tregua,
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Il colore del tramonto
spaccato da un campanile
manifesta l’aria brillante
di un fresco vialetto alberato
artefice della corsa
di una vecchietta
L’Angelus echeggia
con i rintocchi della campana
si confonde con il grido di dolore
di una giovane
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Le vedo queste gemme di Marzo
son di rugiada gonfie
tra i canti d'inverno
Di tua bontà primavera
s'allieta il mio cuore
nel caro profumo dei mandorli in fiore
Quante strade ho percorso
per giungere a te
acciottolata per via
in mille
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Veitla |
24/03/2012 23:26 | 1538 |
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 | Nel bagliore terreno
quando ogni fiaccola acceca
e annulla le nostre notti
nel visibilio di chi spera ancora di sognare
mi inarco
come giunco a pelo d'acqua
per ricambiare la linfa quotidiana.
E' certezza che ritorna
ogni volta che splende la
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7804 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4741 al n° 4770.
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