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claudia cafagna
Le 86 poesie di claudia cafagna
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Non sono padrona di me stessa
quanto dei giorni.
Non conosco la fine
e dell'inizio... ben poco.
Potrei mai percorrere i labirinti del cuore
per contarne le ferite?
Eppure guardo la neve
e il suo musicale silenzio non gela il mio sangue
Scorre
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 | ho aperto gli occhi,
un giorno come tanti...
c'era il sole
e un sorriso.
il grano, ondeggiava nel vento, segnando un percorso
la strada, sul finire del tramonto
s'assopiva
il mare accoglieva pianti e risa di bambini felici
spargendo
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 | natura che attingi forme e colori,
plasmi nell'amore il tuo divenire
senza che quel rammarico ti annienti
ieri, la rosa di Jerico,
t'aprivi al sole,
mostrando la forza d'una sostanza intatta.
profumavano di mistiche leggende
i tuoi petali
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| ho visto la luce illuminare il cammino
il sorriso tuo, dolce da bambino.
emersa dal profondo oscuro,
doni nuova vita al futuro
riaccendi ancora i miei occhi
per questo veglierei per te tutte le notti
occhi spenti da cieli neri,
traditi nel buio
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 | Distratto il pensiero nel vago ricordo
Immobile il gesso del lontano volto
Spuma d'onde e vento di sale
nelle fiamme di rami e sabbia,
vagano negli spazi del tempo.
Sinuose fiammelle di brezza marina,
muovono
orme ed ombre in granelli di
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| Quando il sole scompare
Non pensare a un cattivo presagio
l’ ombra porterà via la luce
Tu non cedere il tuo cuore alla
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| È da un po’ che manchi al mondo...
È così diverso
colori, suoni
hanno un altro senso, disperso
Anche la notte non è
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| La verità è una strana bugia
non mi appartiene
come questo mare
grigio e gonfio di vento
Raffiche gelide
È solo un sogno
Di quelli strani sogni
le immagini confuse come lampi
Strane verità
come questo mare che
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 | Mi sei tornato in mente
senza un motivo
Non so ancora come... dal nulla
Un nulla carico di scintille
che il tempo ha
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| Mi sei tornato in mente
Senza un motivo, almeno conscio...
Non so ancora come,
dal nulla...
O forse un nulla carico di
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| ad occhi chiusi
vedi ugualmente ogni cosa,
il letto su cui dormi
la lampada sul tavolino... il diario pieno di appunti
se chiudi gli occhi il caos genera equilibrio,
un ordine statico, immobile
che è nel presente e nel futuro, cosi come
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Di te credevo come si crede all'alba...
Ti svegli, mentre la notte sfuma nel giorno
Senza chiederti il perchè...mai
ed accompagnavi le ore i giorni e le notti
Ed eri...
nel giorno e nella notte
Non nel ticchettio dell'orologio
Nemmeno
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Nessun orizzonte...
Di la, oltre quelle vetrine opache
gli occhi a ritmo dei passi... cercano l'immagine...
altalenante, sfocata
chi in quell istante nebbioso
cammina e arranca?
In un dove che attende ed è sempre lontano
Così
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 | Stride come voci stonate, quest'amarezza
Inonda e nasconde per sempre falsi ricordi
...come un serpente
s'insinua nella terra
un veleno che brucia ogni cosa
spazzando via la speranza
prima l'ulivo dai rami protesi come abbraccio
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| Non voglio sentire,
le parole sono vuoti pensieri adesso
e l'aurora, lontana,
intrappolata ancora nelle tenebre
spaventa piu della notte
Non voglio vedere... I contorni di queste mura
prendere forma nella luce del nuovo giorno
perché
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 | nessuna poesia
mi sembra tale oggi
da questa terra senza colore
terra di nessuno che non concede illusioni
se non "agli umili forestieri "in cerca di fortuna
un deserto senza alcun oasi
popolata da serpi velenose
che han rispetto di
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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San Valentino 2010 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 110 - Anno: 2010
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a claudia cafagna.
 | ho perso la mia voce nel vento,
e in lui ero nessuno
scivolando via come goccia sulla pietra,
ho pensato al nulla
e nel nulla ho scritto parole di pioggia
là,
dove il tempo non ha inizio ne fine
dove le cattiveria non puo
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se immagino te adesso
vedo un uomo di cartone,
ha un sorriso perenne, quasi beffardo
se immagino i tuoi occhi, adesso, vedo due bottoni cuciti sul suo volto
e dentro, nel petto
un anima di cartone
se immagino te,
non riconosco quest' immagine
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Tu eri piccolo, come me.
Giocavi a rincorrermi intorno al mondo;...il nostro,
facendo zig- zag tra profumi di muschio e sale
Tu eri coraggioso, come quando, in aprile ti tuffasti nell'onda, vestito...
nell'abbaglio d'un sole chiaro... non era
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non riconosco questa vecchia
piena di rughe e malconcia
non so chi ella sia, né quale sia il suo vero volto
l’hanno maltrattata a tal punto che non ci vorrebbe più tra i piedi
anzi tra “gli stivali”…
glien’è restato uno,
l’altro
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un azzurro cristallino, condensa l'aria
strati impenetrabili come dardi infuocati,
si stagliano contro per aprire un varco
come boomerang tornano a rischiarare la notte
a che servirebbe guardare oltre, se il mare è davanti agli occhi?
cosa
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Grazie (poesia dedicata a Gesù)
ho levato gli occhi al cielo per scoprire la tua grandezza,
ma non ho visto nulla...
le vette più alte, si colorano di rosa
nascondendo il sole, portano l'ombra dove la fatica è sudore
ho
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a volte una prigione è un sentiero sconfinato
puoi udire un leggero, impalpabile battito d'ali,
lo zampillare allegro di un corso d'acqua
sullo sfondo un lontano mescolio di colori
distese smeraldo a perdita d'occhio
le gambe inciampano
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 | un tronco d'ulivo,
custode dei segreti.
i suoi rami, aperti in un costante abbraccio,
nel freddo restano tesi in preghiera
accogliendo neve e pioggia.
nel silenzio, ti ascolto
e i papaveri si tingono di rosso
come i pensieri,
fino a confondere
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| lascia che le dita scorrano ancora
piume d'angelo, decorano la mia penna
gocce di dolore e gioia ricamano parole
l'anima bianca si cosparge d'inchiostro
nera è l'impotenza
rossi i pensieri
ambra e oro riflettono attese
i sogni si
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 | un tappeto di foglie si libra dall'asfalto
come stormo di rondini
il tempo scandisce stanche le ore
l'azzurro scompare dietro pesanti nubi
massi privi di materia, minacciano angosce
occhi cercano raggi
sete anela pioggia
silenzi cercano
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 | voglio l'autunno,
le vie color arancio
lo scricchiolio delle foglie
voglio l'inverno,
la neve placida, silenziosa
...raccoglierla
e
congelare il cuore
voglio una nuova stagione
accendere rigogliose boungaville
in un dolore
guardare il mondo
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 | brandelli di colori pendono nel vuoto
lasciando visibile l'intonaco squarciato
il dolore assorbe le tinte calde dei pensieri
la speranza cede, lasciandosi fluttuare inerme
il germoglio crebbe donandosi alla fiducia
inclinandosi in direzione dei
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 | L'edera cresce abbarbicandosi alle pareti spoglie
le sue foglie smeraldo colorano l'intonaco grigio del tempo
lungo i lampioni scorre morbidamente
gioca, scalando edifici scialbi
l'edera lussureggia nella "miseria"
nell'ignara
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 | sara
nessuna parola ti mischi all'orrore...
sono già troppe... sfrecciano come meteore
inabissando la purezza
lascia l'inferno alle tue spalle... non ti appartiene,
l'angelo, bisognoso di affetto ora tradito,
ha percorso la strada
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86 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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