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Le 7850 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Gronda di frutti la mia terra nera
complice è l’aria che la circonda
ove specchi d’acqua lei abbonda
orché il fuoco vampa lei feconda
Il roseo mandorlo che al sol brillare
si tuffa l’onda e grigia funesta pare
il sole riavvolto
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A vista d’ occhio spersi filari
dai germogli ridestati
promessa di vita.
Vite che si rinnova
saranno rossi
o bianchi
ma sinceri
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 | Dalla fitta nuvolaglia con guizzo di lampo tra
scaglie d'azzurro m'appari, nudo gigante di
pietra della valle custode silente e superbo.
Nel primo chiarore del giorno dal tuo trono
regale saluti il paese, pietrisco di case
addormentate.
Il
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il brutto tempo si sta guastando*
*
non era affatto triste un attimo fa
sfilavano croci di donne
in divisa da vedova
amanti mutilate
da sguardi di ombrelli
da così in alto non riconosco
l'aroma maligno
che scivola nelle pozze
e
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 | Dimmi di me
al tempo del ritorno:
narra la stella
che dondola la vigna
tra i grappoli dorati
della seconda luna:
cruna questa natura,
passaggio stretto
e greco di falerno:
passa il dolore,
nell'uva che matura,
fertilizza le
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| Albo qual linfa di primula dolce
e bello e sparso d’azzurro di mare
giace al mio guardo quel ciel che versare
tenta ai bei fiori la pioggia d’april.
Nembi dipinti da mani d’oscuro
e ignudi e scarni di queto ornamento
stridon nell’aure d’impuro
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 | Stasera,
odo, sui rami d'Aprile,
cantare i cuculi.
E cantano e cantano,
lieti.
-Perché cantate?
Mi domando.
-Cantiamo, perché
tutto fa parte di un Disegno,
intrecciato
sui rami d'Argento
della vita,
che tu non vedi.
Non
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Arrivo in questa città natia
la osservo e scopro meraviglie
la mia città
la soleggiata signora che s'affaccia
sul mare Adriatico come una sirena di Andersen!
La osservo e la saluto nel cuore
cara Sirena regalami i tuoi sogni
dammi
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Farfalla per errore
O scherzo del destino
Girando su te stessa
Come pala del mulino
Farfalla crocifissa
Sull'albero maestro
Le ali che del vento
Seguono l'assurdo estro
Farfalla dall'intento
Più macabro e contorto
Nascondi ballerine
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Odo la voce della montagna
pur essere silente
domina possente
su verdi vallate
su case e gente.
M'incammino
al richiamo
tra boccioli, arbusti
e sorgenti
ammiro splendori.
Passo dopo passo
attraverso
fitte boscaglie,
m'inerpo tra
rocce
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Se il Sole impavido mi farà da viatico per il mio destino
gli costruirò un santuario per adorarlo.
Nell’incensato umore della Domenica lo coltiverò come una rosa.
Si spegne in un tramonto ma si accende in una nuova alba.
L’amore
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leggero, con passo lieve
soffia il primaverile vento,
con refoli dolci
avvolge e bacia
accarezza e festeggia
l'essere umano,
amorevolmente
scuote le tenere fronde,
i prati con erba
novella,
con palpito ardente
accarezza il rinato
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Luce di faro
batte ad intermittenza
seguendo
il lento segnale del cuore:
tanta luce
quanta oscurità.
Scia di deboli punte
rincuora la vista
e vascelli di fantasia
collidono le navi di passaggio.
Striscia scura
di setoso mare
fa
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Or dorme, distesa,
smossa, dall'acqua.
Le bolle, s' aprono,
con scoppio leggero,
e lieve spumare.
Nere manciate,
ne escono fuori.
Sapore,
di ventre profondo.
Dura,
corteccia di suolo.
La terra,
distesa, riposa,
e pare,
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Non è così dolce Venezia quando il vento squassa le onde.
Prepotente il mare v'irrompe e il libeccio impietoso ne
sferza le mura.
Soffre Venezia le sue piaghe murate che il sale le ha inferto.
Il viso sconvolto, le vesti strappate,
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Il grano mietuto,
è stato trebbiato.
Tagliata la canapa,
nel macero è posta.
Colta è la pannocchia
di giallo granturco
che, poi, macinata,
diverrà polenta.
Come son tristi
i campi deserti!
Per accoglier nuovi semi
a
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 | Torna nel tuo nido sotto la
mia grondaia, piccola rondine.
Ti aspetto, come ad ogni
primavera.
E' triste il nido vuoto, senza
quel tuo dolce pigolare che fa
pensare al risveglio dell'amore.
Il freddo inonda ancora questa casa
ma ti
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 | Velate nubi in transito
bacio lieve alla madre terra,
vento promiscuo a dissipare
carovane ombrose in lento scorrere.
Caldo tepor a prender corpo
invitante nel primo meriggio,
desiderio di campagna in bisesta primavera,
che ha appena schiuso la
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 | Ricordi che la mente picchiettano,
un mare profumato dove cogliere
rossi papaveri,
alte piantine indorate dal sole
smosse dai soffi caldi del vento
danzano come sinuose odalische.
Disteso, una cannuccia di paglia
Tra i
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| E si atteggiano maliarde invitandoci alla suntuosa festa degli odori
regalandoci anche la vista ornata di mille colori
e poi i sapori
a farci far pace con la vita e condurci ubriachi nel luculliano pasto dei piaceri sensoriali
tutta questa
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| Ricordo
quella luce cristallina di Settembre,
che mi coglieva
stupita,
incantata,
tra riflessi rosa, e azzurri, in un orizzonte infinito.
Ricordo
quelle case bianche, in lontananza,
e il posto
da me tanto amato,
dove
le barche tornano a
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Prendimi,
o primavera,
a volteggiare
nell'aria pregna di profumo di zagare.
Prendimi,
con te verrò e
a pennellate tingerò
rossi tramonti
in lembi di cielo.
Prendimi,
a risvegliare altre primavere e
nuove albe dorate.
Dalle tue
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*
Tutto un profumo
emana
dai giacinti selvaggi e pieni
al pallore delle iris
mezze azzurre
alle ondulate cappuccine
dal calice a coppa
che s'affacciano timide
sulla pergola
achillee millefoglie
prorompono
sorridendo al cielo
fervono in
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 | Nulla hanno potuto
le lame gelate
contro le contorte
membra del glicine.
Hanno seguito le curve
le impervie vie
avvinte alla nostalgia
di
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| Cantan le muse
l'armonia e l'amore
al suono dell'acque
culla
il vento d'ardore
ammirando nei
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 | Come dune nel deserto rosso.
Calda la sabbia che incontro tra le pieghe delle tue labbra.
Due piccole onde di panna
combaciano all’ingresso del mare di terra
dentro la bocca delle meraviglie.
Difendono la fragola che è la tua lingua
cancelli
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 | Eccole sono arrivate
alte volteggiano
di corsa per le stanze
cercando conferma
come boomerang sfrecciano
nido attende
gioiose svolazzano
allietando con il loro garrire
.
piccola gioia
nel giorno in cui
la morte
ha toccato i popoli della
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 | Vola farfalla, vola,
vola di fiore in fiore,
ora è il tempo caldo
è il tempo dell'amore.
Vola in abiti sgargianti
guardando il mondo con occhi sognanti.
Il buio passato è oramai lontano
hai lasciato il tuo bozzolo ai piedi di
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Foglie accartocciate
dorate di raggi di sole
Cadenti
rosse di fuoco ardente
Marroni
profumate di terra antica
Il vento ancora
tiepido del calore d’agosto
gioca con le foglie cadute al suolo
le alza e ne mescola i colori.
Note
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Un fruscio d’ali spazia senza tempo
nell’azzurro di primaverile profumo
battito sincronizzato che fende
il cheto aere
Libra nel libero cielo
sopito dal torpore del Sole
ch’ormai tramonta
nel dolce riposo
Smuovesi il flebile fogliame
sublime
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 | Una bava di vento
stimola gemme bambine
e già evapora stanca,
di rugiada
l'ultima lacrima
Tra le dune,
ispidi fiori piccini
s'impossessano del colore del sole
mentre affondano nudi,
i passi
nella cedevole rena
madida di notturni
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7850 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4771 al n° 4800.
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