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Le 7807 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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 | Ad alta voce
mi chiama
ancora il mare.
Mentre le sue
onde tempestose,
avvolgono di
tremuli ricordi
la mia vita.
Ed io scossa
dalla tempesta
delle mie passioni
corro fra le sue
braccia ad
annegare.
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 | Alchemica forza cristallina,
impeto di natura,
che tutto muti e volgi
al tuo voler divino
Magma spumeggiante
tra brandelli d'emerse terre
Effluvio di salsedine
e frizzantina brezza
nell'infranger scogli o dolci rive
Ventre
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 | Rassicurante nenia svanisce
Il vento cambia rotta
la corrente aperta mi respira
Lesa ossessione accelera
in tremule gocce il respiro
La spuma affiora sulle rocce
Disteso davanti a me sussulta,
perde limiti il mare
si risveglia nel senso delle
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Schiaffi di vento sferzano
la quiete del placido viso,
e corrugandone la fronte
ne dipingono la fermezza.
Maestose onde ripiegate
a placare la potente sete
sacrificano il loro vigore
bevendo la sabbia del tempo.
Inarrestabile reazione a
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 | Aprile è simile alla più
inzaccherata e libertina meretrice
S'abbiglia di cardigan brillanti
Candida di gala e merletti
T'abbacina con le sue ore di fulgore
Quando è così deliziosa incantevole
Da ferirti lo
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Inaspettata brezza
ti levi all'improvviso
vuoi quietare l'anima
che sprofonda negli abissi
nel dipanar dell'onda.
Scrigno di pianti e di lamenti
riecheggia indomabile
quel suono senza voce
nel tuo vasto immenso.
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 | Nel grigiore urbano
ho lasciato la pelle
e son volata lentamente
appresso
ad un giovane gabbiano
distratto dal richiamo
alchemico del mare.
Calma
l'azzurra distesa
penetrante
m'abbraccia tutta
come una mamma
la brezza salina
mi dilata le
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Vivo in onde
dentro
trabocco sale
e sapore.
Onde
di mare alto
salmastre
a infrangersi
perle e cobalto
su rive assetate.
Onde
di seta e velluto
come mani
a prendere e lasciare
di vasto mare
sanguigne risacche.
Onde
calme nel
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 | Quella pietra di vetro, che hai trovato -
la bottiglia, che essa era, un giorno il mare l'ha travolta
su sabbia e pietre aguzze l'ha strisciata
e, assuntala nel suo gorgo profondo,
a lungo l'ha percossa, e mutilata;
e dopo ch'era mollemente
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Le onde increspate dal vento
tumultuose s'infrangono,
sotto il volo di gabbiani stridenti,
sulle rocce, spumeggiano
gli spruzzi d'acqua salmastra
s'alzano e ricadono
sui trichechi baffuti e su foche dormienti.
Poi l'acqua scivola via dalle
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 | Tra le onde,
i silenzi accolgono melodie.
L'anima si riveste di sensi,
di serenità e di pace.
Fusi ed intonati dal vento
s'infrangono su scogli spigolosi.
Mille lacrime danzano
sotto la luna
che si proietta
sull'acqua
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Sommersa natura
rumorosa forza
labbra salate
barche salpate
rilascio d' ossa
in orme lisciate
Enorme risacca d'arterie
di corpi gonfiati
tratteggia la linea
di galleggiamento
Rimanenti carcasse
delineanti orizzonti
periscopica
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 | M'immergo lentamente
I brividi mi bloccano ogni istante
Le onde frizzanti sulla pelle
Mi tolgono il fiato e le distanze
Se il tuffo m'acceca all'improvviso
M'avvolge il fresco della chiara
Il sale lo sento più vicino
E il verde sulla
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Germoglio fu
dell'immenso mare
che deriva pose
l'anima sua vicino al sole,
ma questi alla sorgente
bramò tornare
e nello sfidar
la forza del creatore
lo volle circumnavigare
in cerca di nuovi siti
su cui approdare,
in un gioco a non
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 | Con lo sguardo silenzioso
mi aggrappo, al color turchino
alla melodia delle onde
che, lievi segnano la voce.
Mi ubriaco di tal visione
respirando la tua aria,
mentre, il tempo, implacabile
non muta il desiderio
di abbracciare il tuo,
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 | Il vento racconta i suoi segreti
lasciandoli scivolare sull'orizzonte
curiose le nove onde
inseguono sussurri e fantasia.
Emergendo e rientrando
ritornano al largo
inabissandosi tra coralli
e antichi velieri;
salsedine profuma la morbida
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 | Il cielo
Quello strano
piano universale
di eteree visioni
ci dirà la cifra
di ogni dimensione
Quando le formiche
percorreranno
le strade della
Terra
Noi
Non saremo
che un dimenticato
granello dell'infinita
esistenza
E
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| Mi immergo
nel silenzio assoluto
chiudo gli occhi
lasciando la mia mente nel buio.
Penetro la profondità del mio essere
dentro l'oceano delle mie paure.
Mi perdo
smarrendo la strada alla vita.
Ritmici suoni,
nella corazza del mio
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| Dorme
la triste rugiada sulle foglie
d'arancio
e non sembra schernire quel sole
alto
saltato su un monte per caso
o per scelta del giorno.
Il destarsi del vento rende
viva
l'azione del tenero vestirsi
e spogliarsi di tristi
seppur unici
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 | Altrove non ti cerco
se non qui...
Abbracciami.
Nel tempo dell'amore
o nel giorno dell'abbandono,
o nel silenzio di Dio,
mai vorrei essere
strappata
dal tuo orizzonte.
Anche quando ti
rivelerai
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 | Perché, spesso, non ci basta
Perché, a volte, ci si stanca
Perché sempre, poi, ci manca ...
Perché correre, non serve
Perché dentro, non si cambia
Perché oggi, è quasi ieri ...
Perché
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Maurob |
13/05/2011 08:53 | 1284 |
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 | Distesa su un prato di campanule
ciocche di capelli penetrano nella terra
diventano radici, germogli
fili d'erba, fiori di campo.
Fianchi rotondi son le montagne
colline i seni
laghi gli occhi
il pube è una foresta di verdi conifere
dove
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 | È vivo nel ricordo quell'estate
vissuto nel fragor della campagna.
Con nostalgia risento
il verso e il lieve odor delle galline
ristrette in un recinto.
Delle oche ho la vision,
che quel cortil ramazzan
e al passo militar
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Chiudo gli occhi...
una leggera brezza
mi sfiora i capelli
avverto un profumo
d'erba e fiori freschi
che inonda i sensi
entra in me
delicatamente mi avvolge
meraviglia... stupore...
così
sopraffatta
da tanta bellezza
cullata e
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Dopo tanto sbandare di colori
è caduta sui tetti
la rossa neve del tramonto.
Tra breve
sarà solo uno spicchio di luna
a illuminare il mondo
mentre entra muto nel buio.
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Teone |
12/05/2011 04:47| 1106 |
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Verde e pura è la sera di maggio.
Sale un brivido agli occhi appoggiati
sopra un filo di cielo
quasi cessa di battere il cuore.
E confuso di glicine e stelle
torna bianco quel muro ove l'ombra
ascendeva lontana ed astratta
e il
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Teone |
10/05/2011 12:47| 1422 |
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Sita nel mezzo,
tra industrie e boschi;
tra capo e provincia,
picciol dimora austera,
dov'or mi trovo.
Altre ne stanno intorno
e proseguon l'affronto
al virgineo suol.
Colori e odori modesti,
discreta la fragranza!
Qui presso il bosco
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Ampi viali ombrosi e puliti
dividono edifici vistosi e pomposi
il sole impietoso arde sull'asfalto
srotolato senza riserve
nella grande città...
Seduta sulla panchina del viale ombroso
ammiro estasiata
i voli gioiosi di due
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 | Son nate le viole
annuncian la festa
primavera l'è desta
nel venir s'appresta
a volteggiar nell'alba
a danzar con i merli
il valzer di
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| Esile canna
in soffice terra accolta
trasformata in imponente groviglio
in abbraccio sodale con un vecchio corbezzolo.
Intreccio di foglie
da forme ineguali
come pure i colori.
Due piante diverse
che il caso ha deciso
l'abbraccio tra loro.
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| Somiglia sempre al nulla,
quel soffiar frizzante,
che a sera vien dal niente, avvolto nella brezza,
da placide carezze
E' sventolar pezzuola stesa, ch' in essa si trastulla,
un fresco respirare che a pelle par capriccio
Spesso è un
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7807 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5641 al n° 5670.
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