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Le 7850 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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s'affretta il tempo
verso la notte buia
non ci sarà luce
ad indicar la via
sarà solo un attimo
che renderà eterno
quel dolore senza via di scampo
sarà nell'eco
che s'armerà il silenzio
di urla strazianti
di
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Cosa sai del mare
oh tu villano,
conosci l'onda,
il vento colmo di salmastro
conosci tu
l'amore e l'odio
che ti legan a quei color cangianti,
la rabbia che gli prende
e ti frange addosso,
conosci la calma piatta dopo la tempesta,
il dolce
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Giornata si tiepida di primavera
regala rinnovo
Brezza dapprima discreta
irruenta appena dopo
Gli abitanti del creato godendo
tra cinguettii ringraziano
come fosse la prima.
Parlano incessantemente
cantano la vita che instancabile
prosegue
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Nero costume indossa la notte,
ricami imperlati
le danno bellezza.
IL cuore,
attinge e favella nel buio
germogliando desiderio
che offre all'amore.
Le navi a passare
godono del manto
le detta la rotta in oblio splendore.
essenza pregusta
di
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Impercettibili e flebili gesti
soffici e impalpabili sguardi
sensi storditi nel sublimarsi
scoscesi pendii e fievoli passi
Tace il canto degli uccelli
immobili sono le fronde
silente il ruscello scorre
il paesaggio statico appare
Ma il
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ho visto l'infinito
dove le aquile hanno dimora
ad un passo dal paradiso
tra bianchi picchi innevati
dove l'aurora si veste di ghiaccio
e lo stambecco graffia la roccia
ho visto l'azzurro confondersi
negli occhi e il silenzio
come un manto
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Farfalla,
bianca,
sorvola i prati,
i pensieri
abbandonati.
Farfalla,
portami sui fiori
dell'orizzonti
immaginari.
Disegna i confini
dei tramonti
sconosciuti
ai miei occhi.
Farfalla
fammi finalmente
vedere
e non guardare.
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| Susy |
25/03/2011 23:36| 1545 |
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Gli occhi che cercano
il luogo in giovinezza
splendono di gioia
fanno un'imprudenza
giovane davvero
limpido ragazzo
cerca affermazione
mette in imbarazzo
lui dice le cose
proprio come sono
non le aggiusta a modo
non ci aggiunge brodo
impeto
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Mogio l'inverno allontana la mano
che tingeva di grigio il contado,
s'arrende a quel sole che invade
l'azzurro
e le menti fin'ora in bambagia:
E' primavera.
Cinguettano gli uccelli il richiamo
tra gemme sbocciate
accomodando il nido sul
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Le prime luci s'avvistano
il sole splende maestoso
sui seni dorati del mare,
tutto s'avvolge di un candido
manto schiarito dall'alba.
Strisce eteree fasciano l'orizzonte
i veli del cielo coprono ruvide
sembianze di giochi.
Compari tra immensi
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dritto al cuore che mai trafitto
pendeva inerme nell'aspettare
stride un urlo segnato nel soffitto
del placido mare a veleggiare
banchi di scie i pesci inondano
quell'ardito soave volteggiare
di promesse che celesti vagano
nell'onda irosa che
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Marzo infedele
della pioggia
ne fai trastullo
e a garganella
beffardo la posi
sulle plaghe assolate
striate da ombre di nuvole
Marzo che hai due facce
sbocci i fiori al mandorlo
per poi spazzarli
nell'oblio col tuo vento
Marzo viale del
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I
Vento di marzo dalle fessure mi sobilla:
potessi, lo alzerei per mio vessillo-
per quanto assai ne tema il parapiglia
così poco sua natura mi somiglia!
II
Quaresima era un drappo steso
veleggiante nel vento di ponente
era un sospiro
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Da bottiglie di luce si versa
questo giorno
generoso di primavera
(già immaginarlo era beatitudine)
e dilagano tepori d'azzurro
ai limiti di nubi color panna
(sarà questo che volevo?)
dischiuse attese
respirano in un ventare
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| Teone |
23/03/2011 18:57 | 1317| |
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*
Lavo via un anno d'inverno
con le foglie d'acero
e a pescare clessidre
instancabili
dal letto del lago
Anch'io son fatta di
queste sponde fangose
densa come
le argille bianche
Siedo qui al riparo dal sole
al sicuro
dal suo
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| hy ju |
23/03/2011 15:54 | 2028 |
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Un'onda si infrange
su uno scoglio
mille gocce ricadono nel mare
scolpita quella roccia
dal passar del tempo
una scultura del tutto naturale.
Volano reali i gabbiani
librano sull'infinito cielo.
Le onde si alzano col vento
oscillano e
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 | L'ultimo stuolo di dèi
fulmina gli scettri dell'inganno,
strenui focolai della virtù degli sciacalli.
La terra trema sotto i colpi
mascellari del castigo della natura,
mentre gli uomini sfilano come scheletri
intorno al patibolo
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| Voci di candidi gabbiani
in amalgama di sinfonie aleggiano sublimi
conquistando i cuori levitano al cielo
che accoglie.
Come padre giusto allarga le braccia
con profondo amore rende
più di quanto non prenda.
Fragranze e sfavillio di
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| Senza fiato rimango
Ogni volta che ti vedo
Ammiro avida
La tua leggera bellezza
Il tronco e i rami
Rudi e neri
Sorreggono bianche
Trine primaverili
Sul sottofondo musicale
Di api e calabroni
Mi emoziona il tuo abito
Di filet bianco e
Vorrei
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 | Sull'asfalto scorre la vita in trepidante attesa
lasciando dietro di se letamai d'indifferenza
senza curarsi se nei giardini non cresce più erba
senza curarsi se nei giardini non crescono più fiori
o se il suo respiro non è
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 | Siamo piccole spore nel giardino che è il cielo.
Spore soffiate dal vento e rubate ai fiori che sono le stelle.
Siamo spore finite per caso in brocche formate da ossa,
abitanti di un'amalgama di fuoco raffreddatasi.
Evoluzione di batteri
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 | Qualsiasi cosa si dica di me,
so bene quanto sia lodata
dal genere umano su cui
il mio manto iridato al di là del tempo
stendo, rinsavendo anime che
per un giorno di diversa
espressione vestono il loro tono
al mio apparire.
Prendete
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 | È dolce;
come il librar leggero di farfalla
aleggia sin da questo mattino
un tintinnar di nuova freschezza
nella gioia del colore
vorrei ritrovar lo sguardo terso
che nell'inverno triste
da mesi s'è ormai perso
rivive e
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| EnzoL |
22/03/2011 13:50 | 2327 |
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 | ed è di nuovo qui
bussa alla soglia del tempo
e nell'incanto dei sensi
ridesta conosciuti languori
brezze venute da lontano
conducono la lieta novella
donando ai prati in fiore
leggeri passi di danza
mani d'alberi vedono
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| Cip cip che bontà
sono ritornata
ed eccomi qua.
Vi parlo dal balcone
del Libeccio e del Monsone,
mi riprendo la natura
ridonando fioritura
con la gioia dei colori
che splendore dono ai fiori.
Mando via il brutto gelo
rivelando il blu del
leggi

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Primavera, fioriscono i rami
oltraggiati dal gelo.
In un brusio sommesso
i ciliegi in fiore abbracciano il cielo
regalando dolce nettare
alle ronzanti api.
Risponde il glicine esploso
sul muro grigio d'improvviso
in alitanti grappoli lilla
alla
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 | Rondini in volo
creano gioia
in un cielo terso
mentre un vento tiepido
soffia
e s'appresta
ad asciugar la terra.
E' l'annuncio dell'arrivo
della primavera
e la fine dell'inverno
e una lacrima dagli occhi
sfugge
bagnando il volto.
E colgo
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| Dicono che sia tenero guardarla
mentre giriamo verso il sole
lentamente
lei segue il desiderio delle stelle
credo avvenga piano
un po' come l'amore
suona di gocce d'ovatta
e ha il cielo fresco di saponetta
una stella può
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| Mela |
21/03/2011 19:05 | 970 |
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Velluto di sogni,
soffice manto
sulle spalle del tempo.
Ostaggio del buio,
nel pianto del cielo,
è la luna
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Gli animali
destandosi dal letargo
sbadiglian guardandosi
in lungo e in largo.
Gli alberi
striminziti dall'inverno
inizian a germogliar
nel loro interno.
Una leggera brezza
a stormir le fronde
con musical brusìo
a risvegliar il
leggi

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Cade dal cielo in lacrime
e quando il pianto è dirotto
si formano numerosi i rivoli,
limpida nella quiete immobile pare.
Dalla terra sgorga trasparente e fredda
ricca di sostanze rigeneranti,
al suo passaggio diffonde la vita.
Ovunque
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7850 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5821 al n° 5850.
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