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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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 | Terror patii oltre il lampo
terribile, inquietante
presagio del dì fatale,
auspicio ultimo della nostra
caudica vita.
Sgomento provai di
fronte a quella luce
improvvisa, fulminea
visione efferata
della vita mortale.
Angoscia sentii al
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| Un volo di gabbiani
è bianco ricamo
delicato arabesco...
inizia nel cielo
si ferma
a mezz'aria
con ali sospese
finisce...
improvviso...
nell'azzurro del mare
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| Sarai con me
nel dì venire,
nel veloce mutare del tempo
e serberò nel cuore
quel viscerale affetto
che esplode dentro
allor quando ti penso,
ridente cara,
preziosa,
così bella!
Nell'infinito canto d'amor per la mia terra.
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io conosco dell'alba
il momento in cui nasce un bambino
il suo primo sorriso
un varco che diventerà per noi luce
un urlo e dopo un lungo silenzio.
io conosco dell'alba
il viaggio dei sogni
l'immensa solitudine che ci accompagna ai
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Già la braccia della montagna
Ti regalano alla terra
Sotto il sole di un aprile
Incomincia la tua corsa.
Tra le creste del tuo corpo
Vedo l'ombra di un sorriso
Sei lo specchio dell'infinito
Nel tuo corso senza fine.
La tua vita
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 | Con le mani
sotto il rubinetto
il pensiero insegue il getto
chiamandoti sulla pelle
gocce di un antico sentire.
Eri mamma, sei carezza
bolla di placenta
d'immemore sapienza
cerchi nell'acqua
tempo senza spazio-
Universo immerso
silenzio
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 | Tradita dal gelo
orfana di sorelle
miri il nulla.
Rosa carnicina
dimentica di vita
solitaria e dolorosa.
Appena sfiorata
ti dissolvi.
Ti avviluppa l'abbraccio del vento
e danzano, uccelli colorati,
i tuoi petali
intrisi di brina
in un
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Foglie nostalgiche d'inverno
danzano al vento felici
e nel fruscio dei loro passi
si distrae lo sguardo.
Un foglio cobalto
ad imbrattar la mente
mi porta in un tempo lontano
e mentre tutto tace
mi perdo nel boato d'un deltaplano
filtrato sul
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 | Mulinelli stamane!
Vento teso le scuote,
confonde i colori .
Rosso vino e giallo zafferano,
una verde indietro rimane.
Vago profumo di mare,
l'aria sembra perfino pulita.
Milano stupita.
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luna a mezzo spicchio
un sorriso richiama
un sorriso di un bambino
un'amaca che culla la vita
quando tonda diventa
assomiglia ad un viso pallido ma felice di vivere.
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| soffia |
09/12/2010 22:03 | 1045 |
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Scivola sui vetri
con lacrime incontrollabili,
che si staccano e si riuniscono,
come amanti inseparabili.
Colora l'arcobaleno,
perfora le nuvole,
persino le pietre
con lei brillano frivole.
Penetra la terra
rinnovando cosi la vita,
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Languida notte dagli astri lucenti,
immagine cupa della nostra presenza
in questa sterminata immensità,
ove tanta beltà il ciel seren
rivela ai miseri occhi mortali,
mostra ad ogni creatura il senso
della tua infinita esistenza
e di
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 | Ha bussato impaziente
alle porte del cuore
portando il fruscio
degli aridi rami.
Si sono aperte a coppa le
foglie morte e hanno raccolto
la polvere di stelle volata
lontano, ai margini del sogno.
E' entrata nell'universo
dei fiori di
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| Si levaron
dai campi fradici
d'inizio dicembre.
Un ventaglio d'ali
s'aprì contro
il cielo grigio.
Erano bianchi
ed io non li vidi
posarsi.
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Nella volontà dei venti
ascolto il librarsi
di foglie emaciate,
Il singulto dei rami
spogli di prole
e l'canto del verno
in virgulti glaciali.
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 | Immense colline,
culla di sogni,
color della speranza
padroneggiano le mie emozioni.
I miei pensieri volano,
all'alitar del vento
cambio di rotta improvviso,
meta ignota,
raggiungo vagando.
La vista aiuta,
i miei occhi corrono
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 | Avvolto nella nebbia
il borgo
s'alza lento
incespicando,
chiuso da mura
lattiginose,
evanescenti.
Le case tremule
come barche in porto,
coperte
da un mare insolente
s'appiattiscono.
Indugian le luci
dei lampioni
a sera;
spettri
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| Nero d'asfalto, a chiazze bigio,
ostile, minaccioso,
a tratti grigio, domini oscuro,
copri rovinoso il sole,
prendi il posto del cielo.
E fulmini, scarichi, saetti,
ignaro del giorno e della sera
copri ogni suono e di boati echeggi,
alzi del
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| oh Langhe, mie verdi Langhe antiche,
viste, da codesta altura,
da questa siepe scura, date agl'occhi un fascinoso verde, alla di voi lettura
Voi, gran figlie del mare, amiche di lampare,
un poco somigliate all'onde, nel mosso verdeggiare
Da
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Essere o sembrare,
eppur sono stato.
Maestoso e possente,
nel mio luogo.
Intorno a me,
tutti gli esseri son venuti,
si son seduti o sdraiati,
chi a dormire chi a riposare,
alcuni i frutti han mangiato,
altri solo le mie foglie.
C'è
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Specchio sconfinato
grande stagno lucente grazie a un soave Sole
Saline che contrastano l'immensità del mare
Forze della natura in perenne scambio amorevole
come tra amanti sinceri
in fusione totale.
Catturato dai contrasti osservo
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Emergevano silenti
in ordinate schiere
dalla neve
che si miscelava
al cielo bianco
tra i loro fusti neri.
Guardiani del tempo grande
e del nulla infinito,
non mi rispettavano
che muto passeggero
tra la lor solenne
ed eterea evanescenza.
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Beato te che cinguetti,
che prendi un ramo col becco.
Che nel tuo nido lo metti
e il tuo piccolo nel letto secco
porta con te il tuo patrimonio
il tuo essere istintivo
il corvo nero è per te demonio
in cerca del tuo cibo estivo.
Ma tu
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 | Cambi maschera
a cadenza regolare
indossando costumi
a volte variopinti
altri freddi e spenti
e tutto cambia con te
le genti
dalle sottili e volatili vesti
alle pesanti stoffe scozzesi
le corolle più resistenti
esplodono in colori
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 | sollevano le gambe i raggi assopiti
in punta di piedi promettono un nuovo giorno
dovrei ringraziare Dio per questo
c'è chi muore di tumore e chi davanti a scuola
mentre passeggia e ride con gli amici
la sabbia sembra rossiccia ora
e il mare
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 | Stai gridando tutto il tuo dolore
rivoltandoti contro colui
che ti calpesta
ti modifica
a suo piacimento
ad ogni sua azione
una tua rivolta
con le sue mani
modella
abbatte
sradica
erge valanghe di cemento
tu
per millenni hai
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| Il gatto zampetta
ha una tigre sul manto,
si tuffa sul cuscino
che è color amaranto,
la sua savana è il salotto
lo conosce in ogni parte
ma non è il cacciar
la sua vera arte.
Sa gustarsi il divano
su cui regna sovrano,
sa
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Fantastica sensazione respirare lu mare
sentire nelle narici l'odore delle alghe
sentirsi fremere come un'onda languida
lu mare, l'eterno amante della mia vita.
Mi perdo nelle acque salmastre
mi avvolgo nelle sue dita
lu sole guarda e
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Modello di straordinari ricami
non li vedi guardandoli i rami?
E' la Natura che s'è impegnata
scegliendo il filo bianco di neve
e trapuntandolo sopra gli acheni
dei bruni carpini dai nudi steli.
Il bel quadretto dà da
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 | Mulinella la neve bella
Balla nella luce e sfarfalla.
La neve bianca sotto la panca
Non ci sono capre se apre
La porta del cielo il velo
La stoffa sai ti fa goffa
Rossa hai la gota e la carota
sul naso passavo per caso
perdo il mazzo per il
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| Oggi la mia gabbia duole,
come se le loro spine avessero invaso il mio sterno.
L'uscio è così vicino e così distante
piccolo tanto da divenire invisibile.
Vorrei poterti guardare
filtrare da sotto l'imposta
fredda e
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| Crima |
30/11/2010 17:12| 1592 |
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6061 al n° 6090.
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