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Le 7811 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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senti...
.la primavera sboccia
tra i vasi spigola felice
il passerotto
un volo di farfalla sui gerani
il canto d'usignolo
fra i rami il vento di ponente
ammutolisce
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 | Di corpo umano sagomato
è questo mare
animo nobile
che immemore non perdona
chi le sue sponde raminga
a sfidar la sorte.
Segue il passaggio
delle navi cullate dal vento
esplodendo nel ruglio sfingeo
senza traccia alcuna lasciare.
E mi
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 | Assenza di fiato
s'immerge in questo
protratto D'inverno
Per questo ginocchio
che mancino
Mi marchia mi timbra mi bolla
Crocchiare di rami di fronde
S'inerpica in vento d'angolo
A rimuove spostare
uno scalino del mondo
La
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| Prairies de délicatesses,
bourgeons de gentillesses,
pétales de noblesses,
pistils de finesses,
parfum d'ivresse
chant de caresses...
caresses de l'âme,
car aujourd'hui c'est le printemps,
et qu'il faut vivre de l'air
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 | Era color melange, mi stava d'incanto,
esaltava il mio corpo,
come una fascia modellante.
Lo tenevo riservato,
lo curavo con affetto,
lo proteggevo dalla polvere del giorno.
E dentro di me,
attendevo impaziente,
d'indossarlo.
Era il mio
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 | Palpitano i cuori teneri delle fanciulle
e i fiori disegnano con i colori l'atmosfera.
Pronte a donarsi agli occhi increduli
le rondine nel cielo,
mentre l'aria tiepida e soave
attraversa i cuori.
E' primavera,
sorridono le bocche
e i
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Nel cuore della notte
in lontananza suonano
sulla playa i tamburi
al ritmo incalzante
della batucada
Tutto sa di eterno
Vento rosso danza con me
Mi lascio andare
morbida e arrendevole
a questa tua danza lenta
E ti fai strada
tra i miei
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Di fumo s'alza la nebbia
s'attenua lucente l'acquitrino
allo sfiorire d'alba,
soffio di neve
trascinato
dal gelido vento
riga l'avita corteccia,
lingue di fuoco accalorano
a spegnere la rugiada,
e brillano in terra
acquose perle
di
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E' fiorito il mandorlo!
Un moscone si posa,
è frenesia d'amore,
in lontananza il suono
di un valzer lento
prende le mie gambe
e le trascina,
vertigine,
crollo sul prato
...e dell'albero immagino
il duro lavoro delle radici,
il
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Veitla |
22/03/2010 08:59 | 1875 |
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Andavi, tra le spire dei pensieri
così come si va quando si è spenti,
e non c'è voglia di capire,
perché tu sai, ma non l'ammetti,
che punge quella spina
e ti fa male.
All'improvviso
quel raggio che ferisce,
e lo
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Pigramente
scompare il sole
all'orizzonte.
Ora,
all'ombra
di un'acacia
riposerà
la vita.
Echeggiano
nella Savana
i canti
di antiche culture
che rompono
un momentaneo
suggestivo
silenzio.
Presto
si risveglierà
la grande
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Quando sarò lontana
raccontami del mio mare...
Tu parlami della sera
che scende sulla scogliera
delle placide onde
dal frangersi soave.
Raccontami del pescatore
che al buio va a totanare.
O delle cento lampare
che sembrano luminarie
e
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Vivì |
21/03/2010 03:45 | 4447 |
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Sei Nuvole cariche di pioggia
Cinque Vele sospinte dal vento
Quattro Scogli sommersi dalle onde
Tre Meduse disciolte dal sole
Due Parole sulla sabbia con scritto ti amo
Uno Stercorario sul dorso abbracciato al suo bottino
Cento Uomini al bar che
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S'allieta foresta
di plumbea rugiada
e nel trasparire s'ammanta,
folte frondose fronde
ancora di pioggia grondante
sono di peso grevi
e scivolano diafane gocce
a ristorare l'arida secca terra,
l'insignificante virgulto
sale di potere
a
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Pietre levigate dal tempo,
contornate da ciuffi d'erba selvaggia
che crescono su facce
angolari di chiese
di rara bellezza romanica.
Le guardo ammirato
e l'atmosfera che
respiro girandoci intorno,
mi parla e mi porta a vedere immagini
di
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E' sera
al chiarore dell'ultimo sole
in cima alla betulla bianco e nera
troneggia cinguettante
l'uccello nero piumato
messaggero della lieta stagione
che col suo novello tepore
s'avvicina a riscaldar ogni sofferente cuore
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Seduto su questa roccia
osservo il tempo e la sua colorata faccia
fischia il vento sopra la testa
Mentre mi porta la voce della persona amata
Il canto ritorna
dalla terra risale
l'odore del sottobosco
del muschio
Degli aghi di pino
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Un raggio spunta sotto la finestra
un passero saltella a cercar cibo
si ascolta il suono di campane
dolce il risveglio con i suoi rintocchi
invadono nell'aria del mattino
si ascolta un pianto di un bambino
la mamma canta una ninna nanna
si
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Viuzza
tra
l'erbetta
adatta
a contenere,
a piedi
alterni,
mirati
passi
senza
fretta.
Sottili
falli
in andatura
e sarann
calpestii
di pratoline
e i teneri
germogli
farann
triste
capolino.
Un ardito
filo
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 | Se ne vanno le stagioni
del tempo,
se ne vanno come i sassi
che cocenti al sole
della tua anticha fiumara,
quando l'acqua rigogliosa
ti cingeva i fianchi,
ora son fermi
come guardiani
della storia,
che dal mare
si è affacciata
al
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 | Palla di magma raffreddato,
coperta per lo più,
da lacrime di un cielo terso.
Contesa per metà dalla palla d'arancio
è l'altra metà dalla mela bianca.
Mille stelle strizzano gli occhi a vederti,
ma tu stanca, continui
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 | Io, vorrei avere un animale,
da non rincorrer troppo nel cortile.
Ne vorrei uno speciale,
dal tratto inusitato che cattura.
Farei qualsiasi cosa per natura:
ch'io son sensibile
alla bellezza alta di statura.
Però c'è un
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| In un giorno col sorriso
sorgeranno i fiori
ed io seduto lì
sulla pietra di quel sentiero
ad ammirar le foglie
nella mia primavera...
Assordante passo
del cieco che cerca
sfiorando la terra
ed io seduto lì
impotente uomo
nella
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| Un festante cinguettio infervora
il fiorente mattutino
d'umida lucentezza pervaso,
e par davvero tutto brilli
E gli uccelli già ridesti
che di suoni han invaso
il placido intenso aere
che avranno mai da dire
inframmezzo a cotanto
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 | Gelide mattine invernali
riflettono pezzetti di cielo grigio
sui vetri di vecchie finestre
reduci da stagioni passate
gocciolano d'acqua piovana
specchio di ricordi risvegliano
emozioni infantili,
trovano la stessa terra spoglia
che arde
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Una rondine che non ritorna
dopo un viaggio di settimane
letargo di orientali terre
orli di cieli osservando
cercarla all'orizzonte
per dare al passato l'inverno perduto.
Una rondine che non ritorna,
verso altrui nidi planare
ma non al mio
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Mesce la terra,
arida e gemente nei solchi,
profumi antichi
al gocciolar d'agognate stille
e, all'irrorar di pietre e arbusti,
lo spirito si rinfranca.
Il cielo,
destato da un sonno pacato,
si tinge d'un demone livido e furioso
a tempestar
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 | fai silenzio... mezzo uomo tartaglione
che che che hai è, che hai, zitto
muto devi stare
abbassi gli occhi è, ti ingobbisci
il cuore ti vien trafitto dallo sterno è...
ti ritiri, vorresti dissolverti ah ah
ti nascondi, rosso in
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Nel cielo stellato
mi guardi, mi segui
tu sempre accanto
mi porti una luce,
mi dai coraggio.
A te o mia luna
vorrei sussurrarti
i dolci segreti,
a te raccontarti,
oggi e domani
un dolce sospiro.
Di me infelice,
a te che mi segui
e mi fai
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In te
mi rifugio
rinascono
immagini
pensieri
ricordi gioiosi
Ti parlo
mio unico compagno
tra le tue onde
mi accogli
mi culli
mi carezzi
In te
nasce
un fremito di vita
a te vorrei
per sempre unirmi
in un abbraccio
eterno
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Lungo gli ansimi dell’abbandono
sulla la strada di frettolose genti
carezza mancante
incessantemente
assolo ripudiato
da un’insensibile presenza.
sadicamente assente.
Lungo gli ansimi dell’abbandono
in sur la strada di frettolose genti
un
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7811 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6631 al n° 6660.
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