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Le 5308 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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Angeli senza ali camminano sparsi
senza più certezze nel domani
arrancano su per la salita
come fosse vita da percorrere di un fiato
ogni tanto alzandosi sulle punte mimano un volo
cercando di non pensare più a quel dolo
ch’è
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Un vento con immonda forza
spezza le ali di anime
sospese nel tempo e nella
speranza del sogno -
angeli in terra indifesi.
Nella loro fine ingiusta
acquistano sì tanta forza
vegliando su chi li ha amati
protetti e in vita
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 | Ribelle è l'angelo in me
riesce a fingersi alla vita
in un antro cela la luce
occhi che sanno dire
un inverno dai toni duri
e si vede il vento sfiorar la parola
canto di leggera brezza vola
un grido spezza la voce,
e paura abbraccia la
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 | Adesso solo le stelle le sono compagne
e fanno più bella la mamma che dorme
le stringeva la mano poco fa
quando il tetto e i muri sono andati via
<<c’era caldo a casa mia>> .
E gli occhi vagano nel buio della notte
tra geli di
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Camminar vorrebbe
sull'erba del giardino in fiore,
difeso dalla forza dell’amore,
scolpir sul manto di rugiada,
immagine beata dal ciel tanto amata.
Sulle piume d’aquila
angelo vola,
basito ammira girotondo
del mondo,
cade nel vuoto cupo e
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 | E' stato, un dì
quel tempo più remoto delle stelle
che t'ha scaldato i palmi delle mani come lucciole di tarda primavera
fra cielo e prati
i sogni andavano veloci come il vento di buriana,
credevi alle promesse
anima vergine
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| Io vengo con te,
con te
e la speranza
a termine ancora
dopo una notte
infinita
consumata
fra dubbi e paure.
Mi dici io vado,
il cielo non sarà
grigio per sempre.
E tieni stretto
il tuo pranzo
che porti orgoglioso
il primo giorno
al
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Profonde onde s’aggirano
lungo il sentiero coperto di rose.
L’azzurro mare s’annebbia d’ombre
che varcano le focose onde.
Carezze di gioie scomparse,
qual ora mirabile vita racchiude
avvenire, la speranza ultima a morire,
in un mondo in
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Aveva il vestitino nuovo
e l’orlo ricamato sulla gonna
era bella, una gemma
che stava sbocciando
viveva l’amore nei racconti
delle piccole donne
Confezionava bouquet di roselline
e borse di raso con cordoncini di seta
perline, strass e
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Tra due ore di tempesta
arrivano gli schiavi di un germoglio senza luce
Nel sentiero del campo
anche le mie mani scavano la
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Ribelle per natura e vocazione
io sono la bufera e l'attrazione.
m’attacco forte a te se mi incoraggi
e non so usare lagne e falsi ingaggi.
Ribelle per bisogno e per difesa
io valgo poco o niente e senza offesa
ti dono la mia avita
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 | Messo in disparte dietro il tuo sipario
che mi propina giorni in bianco e nero
lasciandomi nel gioco di un mistero
io non mi adatto a questo calendario.
Io che conosco appena il sillabario
di questa vita tinta di straniero
mi sento il più
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 | Io mi ribello inutilmente a te
e inutilmente grido il mio peccato
volendo cancellare chi sei stato
in questo inferno vivo chiuso in me.
Io che combatto invano i vecchi se
e invano mi misuro col già dato
cercando per la lotta un cuore
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| Angeli indifesi
vaganti nella notte
avvinti, sospesi
sotto un cielo inclemente
che sputa lingue di fuoco
sulla pelle devastata
Bambini calpestati,
da tutti abbandonati
ad un lento, inesorabile destino.
Sul viso lacrime amare
come rivoli di
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| Quando l'apparenza
ha rotto i colori
i Tori ed i Cervi
hanno le corna
ma non uccidono come gli uomini
loro amano solo l'Erba
poniti dei leciti dubbi,
quanti Animali
vuoi ancora uccidere
per supportare l'atavico predatore in te
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| Vermi striscianti
corrodono
la terra infausta,
avvelenata da tossici parassiti
che sguazzano
nel lurido
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Accartocciati nei residui occidentali
stanno i filosofi dei viali
sottili come fili
ad asciugare ricordi mai esistiti
tra rifiuti di noia e esistenze di ragno;
eccelsi maestri escatologici in cartone
dissertano pensieri alcolici e barbuti
stesi
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 | Oh creatura priva di stelle!
Brami la realtà che ti sfugge.
Navigante annegato
in un mare di nuvole!
Hai perso la rotta,
non sai cosa sia.
DE - SIDERA
Uomo in carne
di carne
solo carne.
Dimentico del potere
dello spirito che fu
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Continua il tuo via vai
affonda il passo.
Poiché sai, noi siamo come le orme
l’impronta, il buon motivo
il serpente sull’asfalto, l’autostrada il guard rail.
Riprenditi il tuo cielo, su tra quelle regole
con gli scatti " offline "
mentre premi
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Genitori che ingannano
portando doni costosi,
nascosti dietro a un fiocco,
dietro a un biglietto d'auguri.
Genitori che danno ogni sera
buone pietanze e bevande calde,
sembra quasi impossibile piangere,
e poco corretto lamentarsi.
Non
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Non è motivo di rabbia.
La lotta al niente non può compromettere
la tranquillità dell'uomo libero.
La coscienza di chi sa di praticare bene
vince l'umana inerzia dello stolto saccente.
Come il cuore nobile di un povero
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Ecco vedi?
C’è un raggio di sole nella piegatura dell’ombra
l’unica certezza in questa collina solitaria
no, non piangere sui solchi dei miei occhi
essi sono miei, soltanto miei.
Ero sola nella notte, sempre!
quando tu c’eri ma non
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Un logoro, lercio vestito,
bruciato dal cattivo odore, liso
quel vecchio giovine corpo
racchiuso trattiene
-similmente-
quel cuore clochard imbrutito
consumato e prigioniero
in quel busto,
gabbia le sue costole,
si dimena, s’avvinghia
a quelle
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 | un ennesimo sguardo allo specchio
cerchi imperfezioni in un trucco perfetto,
il respiro calmo della certezza,
troppi strati di polvere sul passato
per poter rianimare un dolore,
un sogno inedito da dedicare
la tua vanità gusta l’attesa,
un altro
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 | Qualche volta
il mare sovrasta
e piangono le stelle...
fronte che cedere
non dovrebbe
falso il ricordo
o imprevedibile risvolto
lascio il tempo
al giudizio di altri...
in fondo inutile
ricordo come il sonno
precede l'incanto
nel dominio
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Trascino passi lenti...
Profuma l'ombra
di felci e ciclamini
tra scalpitii di foglie sparse,
sole, perse,
rassegnate come me.
Urla un vento vagabondo
mentre m'accarezza,
cerca applausi tra rami spezzati
contorti e abbracciati
su alberi
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 | Paese che ti
sei allargato a macchia d’olio,
tutti in te abbiamo trovato ristoro;
è curioso ora vederti nei problemi,
come se fosse finito quello che
tu avevi.
Sei integro e
nessuno ti capisce, non parliamo
degli ambientalisti; in
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 | Nel regredir inverso
di questo angusto tempo
ha voce la disperazione
l'uomo giosce sporcandosi le mani
con il suo stesso sangue
e l'odio ad alimentar impavido
rabbia e delusione.
In un giorno non lontano
che disconoscerà gli oracoli
mi
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| Quel sorriso regalato
d’amore per vita un pegno
troppo presto... riscattato.
Tempo non desti
per custodire l’impegno
generosa proprio tu non fosti.
Oh vita ingrata
che palesar ti piace
mesta o agghindata
falsa e beffarda
non accogliesti
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 | Su un carro vide, frale bimba inerme
un traboccar d'agnelli e di lamenti.
Al babbo chiese: “Dove portan quelli?
Ei dritto, senza orpelli, fé: “Al macello" ...
Per sé aver carne rifiutò per anni.
finché amnesia
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| Più non ditta la contadina musa
lontan lontano s'è da dì nascosta
arida la mente il calamo che verga
fermo si riposa abbandonate forse
l'arse ortaglie secche sue dimora
verso campi fioriti profumati vaga
onde doman l’usual
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5308 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1231 al n° 1260.
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