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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ Maria Manzari | |
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Le 5308 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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Riscopro un passato sgargiante
di co- carnetina e cerniere
maglioni unisex
e musicassette di Guccini copiate
Tutto di verde laccato
e il giradischi
di seconda mano le parafrasi del Bob
because the night
la Janis
le camicie a quadroni da
leggi

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| hy ju |
09/12/2014 23:17 | 1271 |
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Sgomitano e tagliano
traguardi di vergogna
per tutti poveri noi
criminali a turno
seduti su poltrone
pubbliche
Mattoni e pile di danaro
sporco e trafugato
dalle casse tricolori
sono la vera effigie
di una repubblica
affogata nella miseria
dei
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Sporchi, brutti hanno mani pulite
hanno scope di saggina come le streghe,
spazzano immondizie e non volano.
Corvi neri roteano sulle loro teste
hanno piene le tasche e le valigie di pelle, fanno le feste.
Regalano cartoni e fanno soldoni
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L'ufficiale giudiziario
bussa sempre più forte
ruba l'auto e la consegna al magistrato
lui che non ha anima
venduta al suo mercato.
Il banchiere di Lugano
ha un gran naso alla Celentano
e stringe patti con monsignore
ci mette il denaro
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Consegno con degno e sanguigno fervore
un verbo inebriato,
di fianco al simbolo che ci demmo
un tempo lontano;
segno di sincero sentimento.
Ieri come
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Quanti versi inutili, all’amore
abbandonati e stanchi
dalla melodia dei sentimenti
Parole sterili
lusinghe di se stesse
fittizie nella fretta di godersi
Occupate ad uccidere l’azione:
vaghi trionfi ridondanti
colpi a salve, di pistole ad
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Gioventù sbilenca
le frustate schioccano!
Ammansitevi poveri illusi
questo mondo non ha orecchie
ma ormoni rattrappiti
a crivellare innocenze
e calamite nevrotiche
a destabilizzare anime acerbe
che non matureranno mai
nel labirinto
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Ho bisogno di vivere
ho sopravvissuto abbastanza.
Ho bisogno di cambiamento vero.
Sono stato fermo e prigioniero
Ho bisogno di sentire
che siamo un'insieme
oppure l'accettar di essere solo.
Ho bisogno di purezza
nell'aria nei pensieri e nella
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Circondato dall’indifferenza
L’ideale viaggia
E, l’impronta resta.
Idee accese
Per future generazioni
Decise a combattere idealmente
Senza fermate
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assolo di batteria di percezioni:
le immagini piroettano tra la veste
della nebbia, il cuore scandisce
i latrati d'un Cerbero lontano
che ricorda lontani terrori,
il bimbo si rifugia, guarda i grandi
alla stazione dove vite s'incrociano
senza
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Siamo seduti a parlare
...
...
pallottole di vita
attraversano il mio corpo
trasparente ronzando il vacuo
suono del nulla, chi mai provò la vertigine
folle di avere
sentito il suono del vuoto
queste parole sfuggenti
nascoste
sono la
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Mi riprendo attimi di vita
da tempo abbandonati
più non riconosco quel lumicino
saturo d’emozioni
amico dei miei giorni
soffre di solitudine
cigolando si spezzano catene
brividi sconquassano
non facile
rimanere di ghiaccio
ribolle il
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 | Perché non
capire, le sciagurate
politiche, che sono l’ansia
dei cittadini; fiumi e torrenti,
con alberi sradicati; sereni?
Del loro vivere ne sono
impediti.
Cadono a
pezzi e la nazione si
dispera, per noi è lontana
la
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| Ho visto persone
uomini e donne
odiare altre persone
ucciderle cacciarle
guidati da altri
manovrati da microcefali.
Poi ho visto le stesse persone
raccogliere fondi
per cani di strada.
Ho visto persone
parlare dei mussulmani
con aria
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 | Tu pensi potrei mai vestirmi di piume?
- ascolta della pelle il vento
talora l’onda gli urlasse la morbidezza al gesto
Tu: credi alle parole
che di latte e sangue si lavano al mattino?
Lascia stare, non è più tempo per me d’incanto
il sangue è
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| Io sono veramente un clandestino
in questa Terra che mi accolse ignara
contro mia volontà, questo è il destino
che certo non mi dà sorte preclara.
Mi diede questa Terra pane e vino
ed accanto mi pose gente cara,
per ciò
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Proverò a dimenticare
le abbandonate notti, le poche follie
che il cuore ancora spera
e trema per una volta sola
Sarà come morire,
perdersi nel buio della sera
e temere tenebra
nel respiro di una carezza stanca
Nessuna certezza
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Ho passato anni
su balconi sempre più distratti
a gettare occhiate sempre più lontane
alla ricerca di un brandello d’orizzonte
che mi consegnasse risposte
ho passato giorni
acquattata in angoli di tempo
senza il coraggio di aprire
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 | Il tempo non segna
il suo passo.
Son io uomo
che mi arrogo
il diritto
di dover
fare
del tempo
un alleato
fedele...
Cosa mai passa
nella mente
di un uomo
come la mia,
se sia una
logica conclusione
o soltanto
un gioco di
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Vigile sull'alta rupe
gli artigli nella roccia.
Sotto la verde valle scruta
una preda pel suo fiero nido.
Un grido dal suo becco aguzzo.
Distese son le ali al volo.
Gli artigli lasciano la roccia.
Le ali piene di vento, gli artigli richiusi
un
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mi assemblavano
rimontandomi all'incontrario
mentre io li osservavo dal mio abbecedario muto
contando i giorni e poi le notti
senza corpo
solo un'anima appesa ai lampadari
imbrigliata alle porte
in attesa d'un gesto
generoso di pace
che
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Come diavolo
si inserisce nel nostro vivere
senza fare sconti
non basta quella parola gentile
che nel tempo si fa viva
situazione di emergenza
non tocca il cuore
tra quattro mura è come soccombere
punto d’arrivo per non soffrire
sperare in
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Dieci di queste stelle
e la notte resterà fuori
ad ingannare una promessa
grigia come la luna
Cento comete in sogno
e la seta stillata a lembo
sul respiro di un desiderio
nato a funebre deserto
Una di queste ombre
ed il vento
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 | Entro le mura domestiche
si compie il più aberrante dei delitti
coperto da un omertoso silenzio
che lascia traccia di sé
nella sintomatica presenza
di un illegittimo senso di una colpa.
Adesso che aperta è la porta
la
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 | Quel grido che
annunzia, l’onda è alta
e il mare è in tempesta;
chi guida ora la barca, se
il timoniere ha perso
la testa.
È alla deriva,
non gioisce la famiglia;
è difficile rimanere a galla,
se il figlio se
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 | Ahi! Come tintinnano le antiche brame
quando il tramonto non è per sempre.
Il panorama si storce e nella culla, belante,
si stropiccia un cucciolo di Satiro...
Ahi! Quali reconditi indizi banchettano
con il mio cuore? Quale oracolo
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| Cos’è: domani; cosa
racchiudono queste sillabe
do- ni, ma- ni; do- ma un suono infine
indistinto
quanto usata parola per
rimandare,
senza scontri (domani; dopo), di
indistinto sapore di polvere nella gola –domani – mani- do- do
è la
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Una lacrima cade e non trova un qualcosa
capace di fermare questa sua resa
un sorriso fatica ad uscire in mezzo ad una storia
che continua a trovare davanti
mille motivi per chiudere gli occhi
una carezza rimane su una mano tremante
e la paura
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Ora scrivo
con la traccia 07 - Hard sun
Eddie Wedder: into th wild
Chi non ha visto questo film?
Chi non ha Sentito la Sua Poesia
lucido o semibrillo
non importa
Imponiamo il rispetto comunque!
Creiamo quel tempo familiare
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Rincitrullite utopie
omicidi fantastici
clamori, ronzii
liquefar di palpebre
e borse scavate
occhi spiritati
vagiti appassiti
sguaiati guaiti
e barbe tempeste
fiaschette di vino
vorticar di bestemmie
carte briscole sette e mezzo
e figli
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Sembra avere perso il treno la giustizia
difficile rincorrere quei vagoni
ognuno portando con sé la vita
sfreccia senza sosta
cose buone
respirano in una sola direzione
curve ad “u” seguitano il percorso
ritornando sui loro passi
non vedo
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5308 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1591 al n° 1620.
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