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Le 5308 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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Canto per non morire
in giorni senza speranza
e vivo in notti senza giorni.
Canto per non restare
senza gocce di rugiada
sui petali dell’avvenire
quando il sole s’innamora del mare
e i gabbiani assonnati e affamati
tentano i primi voli
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Gnomi non allungate
le unte e lunghe mani
sui prorompenti seni del sole.
Nell'afa piove.
Rientra la bavosa lumaca.
Ai fianchi striscia il serpente
e spruzza il letale veleno.
Gnomi non allungate
le mani di gelo
sui grandi fianchi del
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deduco m'illudo immagino
siamo così uguali da risultare
noiosi gli stessi gusti gli stessi
pensieri e dentro il cassetto
gli stessi sogni uguali desideri
eppure ieri era ieri e tu
naufragavi nei miei occhi
oggi a conti fatti sei solo
una
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Ed in assenza di peccato
Ho acclamato
I giorni miei
Come se più non ne avessi
Consegnando
Al mio spirito
Il Rosicchiare di
Foglie spinose
Rifinendo e
Ritoccando
Il sembiante di uomo
Ma ritorno
Un altra volta
Riattacco
Rifaccio
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 | Scrivo rime
ogni santo giorno
cerco parole
ormai unte e bisunte.
Per dire cosa?
Scavare in questa buca
e dire ciò che sento.
A chi importa?
Sono nata
col cuore ribelle
e m'impongo
un'omologazione
per apparir
ciò che non
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| Sento il frastuono rancido di un’ambulanza
ma sotto sotto mi accontento di respirare ancora
mi vorrei risvegliare nel tremila dc.
o anche nel 700 ac.
Non parlatemi di reincarnazione
non ne voglio sapere
non voglio rincontrare nessuno
tra quelli
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| India |
23/08/2012 11:26 | 2040 |
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Matite pastello sul tavolo
mentre c'è una pausa dalla solita vita.
Scritte sui muri
contro le violenze.
Il pianto dei neonati
si confonde con le voci tremanti degli adulti.
Pastelli sporcano il presente
per dimostrare che non c'è
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| Jimmi |
22/08/2012 10:21 | 7089 |
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Quanto costa il controcorrente
tra venti impetuosi, freddi,
burrasche e maree,
tra dedali oscuri...
nel mondo,
dei giochi
delle spade e dei cuori.
Dolgono le bruciature
d'orizzonte e d'ali, tarpate
da linee laser infuocate,
da Lucifero
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Sarò soldato senza patria
nelle battaglie della mia mente
per uccidere ogni debolezza
Senza bandiera, senza divisa
per innalzare la mia libertà
e combattere per le speranze
Sarò soldato senza obbedienza
nelle trincee fatte
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Radici affondano
Metamorfosi kafkiane
Spirali d'inferno
insensatezza
soffocante l'ingombro
dell'inautenticità del mondo
Schiere di "salauds"
gridano la propria esistenza
Come Ciparisso
piange la morte del cervo
Apollo
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Cercava gocce di rugiada
per combattere il caldo.
Insicura
e barcollando ha camminato
per le strade di notte
tra civette e barbagianni.
Ti ha incontrato...
Dottor Jekyll nei suoi sogni
e mister Hyde nella strada buia.
Ferita,
lacera e
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 | aiuto desiderato
chiesto
non dato
affetto insperato
bramato, allontanato
indifferenza irreale
amore, nessun rumore
solo il
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| Minotauro esausto di rovinosi timbri
perché sbandieri vessilli funesti
di sentenze rapaci ed affamate?
In faccia a calche bramose del vero
di libertà sussurrate e squillanti
di giustizie e espressioni senza tempo
in faccia a chi
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| inesorabile clessidra
dolore insanabile
fuoco indomito
che brucia all'imbrunire...
toccando il fondo
marcendo lentamente...
come un imbuto da cui sgorga veleno
come un'esecuzione di salme inamidate.
mi muovo tra le nebbie penose di
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| Jimbo |
19/08/2012 16:00| 860 |
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 | Ai lati dell’orizzonte
affamati e scalzi
pesci avidi
virano esche profumate
attratti dal confezionamento
abboccano
mentre da lontano
pescatrice solitaria e senza canna
d’anoressica noia, muoio
emarginata
dal branco della fame
predatrice-
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 | Nascondersi, non farsi vedere
volgere le spalle al mare, al cielo
non serve, lei è ovunque,
come teschio spiaccicato sul viso.
"La morte interiore"
E' gelida neve, soffitto che oscura il sole,
è un pescatore dalla faccia
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 | Labbra...
Guardavo il cielo e sognavo
due labbra che si socchiudevano
tenere e dolci
come una rosa che sboccia!
Silenziosa la mano segue il contorno
le labbra calde e rosse
desiderose di baci
si serrano come un forziere...
Il mondo silenzioso
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*
scomposto il pomeriggio
succhia via il tempo
tra angosce e granite
snervate foglie d'abeti
minute dita
sfibrante attesa d’ammaraggi
sospende albe
-deglutite liquide scialbe-
soffoca silenzi
impietoso il tempo
affonda nelle mie
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E poi la pioggia
mirabile, indifferente ad ogni pena
...e non parlano d’amore i prati
quando nei fossi giace l’acqua
intanto
il mondo dorme
perdendo la completezza data in dono
nell’incantesimo malefico
che nell’aria ristagna e
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*
Dello stesso compianto d’inganno
è piena la lingua
che nell’altrui ragione pronunzia
ciarpame di vita ordinaria
prendendo dalla sillaba
la dolce sofferenza
di una risposta.
*
Si dona infine
il passato
al riguardo accettato
della
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i desideri
sono morti nel cielo
fra stelle nere
Ora queste stelle le potete spegnere,
non ho desideri da esalare ed il cielo
è solo una traccia nera, un vento
che del suo colore ha fatto veleno.
Ora questa luna la potete prendere
e
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Nel diario
della mia vita
ho strappato
le pagine del dolore ...
le ho ridotte
in piccoli pezzettini
e le ho gettate
al vento.
*
E il vento
le ha portate via,
le ha disperse in paesi lontani,
tra linguaggi sconosciuti,
dove nessuno
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Estrose perse scintille
deturpano
a mio danno
le rose che ho lasciato...
sono i rumori
delle campane a festa
nei giorni dell'enigma
dove batte il cuore...
ora parla
l'impetuoso vento
solleva sabbia mista
scuote alberi
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Se vincessero i sogni
quelli che stanno per aria
ma forti nelle teste migliori
puliti come ali in corsa sul mare
con profonde radici nel suolo del vento
allora si che questa realtà
di atroci violenze
di stupri assoluti
di volti confusi e
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perso nei meandri
della rabbia
tiro il freno a mano blocco gli impulsi,
nudo e crudo
riflette lo specchio dei ricordi,
picchio duro
ma il muro tace
e non risponde ai miei pugni
giunta al suo tempo
l’anima gravida ha generato
l’odio e
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| Nel veder uccidere le folle con furore
l’impallidita anima che il dolore svapora
fluttua or su l’onda e, pace mai non trova.
Ma, nel terreno pigro
rifugio di insidie immani
piangono i sfortunati.
Mentre nel vento vile
della luce del
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M'avvicino a te mia poesia,
con animo semplice
d'occhio chiaro, schietto nel getto,
per contagiarti d'un sentimento.
Magari strano, incompreso, contestato
dal saggio, buongustaio dal fin palato.
Non ti consegno al tempo, per
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Quante volte
ho osservato il cielo
cercando risposte
ma era inutile
cercarle li,
sono custodite
dentro la propria essenza,
e se ancora ci sarà tristezza
la trasformerò in serenità,
perché la felicità
è
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Della tenebra
farò vezzo
incauto e sospirato
veleno d'anima,
intrappolato
fra i danzatori
che attorcigliano
vaghi brusii
con sembianze scalmanate...
Fiammeggi vago"Signor Purpureo"
e i tuoi sonanti sibili, vaneggiano
nelle
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 | Dagli schieramenti
e dalle squadre
mio Dio salvami
Lasciami ancora
una testa
e se considerando
il mio facile entusiasmo
nel vuoto
mi gettassi
anche pur sempre
la possibilità di sbagliare
lasciami
Dall'irreprensibilità
e
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| hy ju |
05/08/2012 18:05 | 1741 |
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Hai detto così?...
Si... hai detto così!
Ed io lezzosa e sporca pustola
ho già vomitato le chiappe ed il mondo.
Sul viso dei molluschi orfani d'ossa.
Ho volato senz'ali
fino a schiantarmi sulla Terra Nuda.
Di me e di
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5308 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2821 al n° 2850.
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