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Le 5309 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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O amata nostra patria!
queste fredde steli,
queste croci marmoree,
queste gelide sepolture
nelle campagne russe,
senza nomi, senza origini.
La Tridentina avanza,
la Julia è indomita,
la Cuneense leone ruggente.
Italia, i tuoi figli ore
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Accolgo in silenzio
l'inappellabile sentenza
non vedo scampo
a tale silenzio
eppur mi ribolle
l'interiore sconcerto
non versa lacrime
l'obliato io
è solo l'idea
che incredula piange
si arrampica sugli specchi
di un'inutile
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 | A te caro angelo impaurito,
che ti trovi sul ciglio della strada senza senso,
che già messo al mondo
hai solo lacrime e paura intorno.
Quella coperta che avvolge il tuo dolce corpicino,
riscalda te caro bambino,
mentre strilli dentro a quel
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 | C'è qualcosa di mio
a tingere il cielo
una lancia in volo
senza bersaglio
accelera rallenta
insegue quel lampo
Sostenuta reagisce
giostra dell'abbandono
Parte per l'esilio
rocce dubbiose morde
ballerina inciampa
attratta
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| Si rompe il vento sotto il peso
delle dure sofferenze umane
ormai sempre più pane dell'andare
quell'andare oltre, che l'uomo cerca
in quell'intrigo che or sempre regna
che s'alimenta costante, s'impregna
mentre silenzi diventano
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Un mondo così in alto
avere paura a guardarlo
un mondo così non è reale
la vita mostra aspetti indefiniti
vuole il cuore vicino .
Donna quanta pazienza
aspetta e forse qualcosa vedrai
l'Amore s'è nascosto
cerca e
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male cosi' male
da rigurgitarmi
addosso
il vuoto
lo spettro
del silenzio
una luce
senza filo
negli occhi
in avaria
perduti
in un'attimo
senza piu' presenza
cosi' delicatamente
ingannati
dalla voce
dell'abbandono
dalle lacrime
sotto
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Sola,
sulla riva del mare,
ascolto
la sua voce,
Suadente.
Raggiante,
il sole illumina,
le sue chiare acque,
bagliori di luce,
fioriscono in mare.
Triste il mio cuore
lacrima tacito,
sola, cammino,
sull'anima spoglia,
sento i miei
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 | Circondato da lampade
ricoperte di nuvole,
nega l'evidenza
prosperando i suoi artigli.
Persuaso rivelatore
rimorchiato dal vento,
interpreta e traduce libri
dal carattere astigmatico.
Ruggisce al tramonto
ingozzandosi di carogne,
privo di
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 | E' arrivato il tuo tempo
uomo
i fiumi scorrono da soli
il mare pasce le sue onde
il sole spunta ogni mattino
la luna illumina tutte le notti.
E' arrivata la tua decadenza
senti la follia come striscia sulla pelle
una serpe che morde
sibilando
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| Percorro viali di affanni e stoltezza,
scolpisco il cuore nel marmo
e i lividi nascondo al mondo...
ma morirò domani...
ancora un giorno sotto il cielo che guardi.
Ancora il tramonto
ha riverberi di sangue sull'anima.
Ancora essa
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| - Odi madre o dir si voglia d'essa
seppur ciò che ne resta
è una porzion di lei;
ascoltati,
ascolta il tuo cuor dettar battito al mio,
imbeviti a fonte sorgiva di vita,
del tenue piacere che nutre la mia.
- Nel mentre
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| Argo |
26/03/2011 21:24| 1353|  |
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| Erano i giorni, per sempre andati ormai,
che la mia altezza non superava i fiori
e la mia casa era senza colori;
come un mela sotto le fronde folte
sentivo il sole, calor di madre terra.
Beato, appeso ad un picciol di carne
smisi ben presto,
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| Figlji' pover' figlji'
'a ggent' dice e chiagn'
-s'è accis'-
Addò stiv'!
Quann' c''o dulor'
dint' 'o cor'
s'è sentut' abbandunat'
e t'a lassat'
Na lacrima
nun serv' a 'ffà turnà
'o
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 | Di chi dimenticar
vecchie promesse e cieli dorati,
se non di chi, in assidue speranze,
volea far di quest'uomo
un uomo novello.
Però in cuor mio
l'abbandono fui io,
con eroiche gesta forte desio
fu il tramontar reconditi vizi,
ma
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| Chiusa la porta
improvvisa.
Tumulto del cuore,
crollo
del bel certo nostro.
Molte spalle viste
dai miei occhi
quella notte
ad ora
quando malamente
sono sopravvisuto
al nostro funerale
che profuma
ancora
d' incenso di fiori
raccolti- noi.
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Mi abbandonasti
come il vento disperde
fragili foglie
tra i refoli dei suoi silenzi
Pioggia di pensieri
gocce di ricordi
consunti nei giorni dell'assenza
tatuati come cicatrici indelebili
sui fogli di un cuore instabile
questo eri
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in una spiaggia lontana,
sotto un cielo
di fiammelle imperlato,
in un torpore vellutato,
un uomo innamorato
guarda e canta
alla luna.
altri mondi intravede:
incantati mari,
innevati deserti,
aride pianure,
felici città,
donne
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Anima abbandonata
in assurdi vortici
di una psiche complessa
occhi emanano vuoto
non comprendono il pieno
intorno a loro solo incomprensione
il cuore legato da catene
antiche con maglie forti
non le si vuol spezzare
mani fanno
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Se non avessi un bimbo
Volerei da te
Che sei rimasto solo
Perché amavi me
Così dicesti un tempo
Colomba mia del mare
Buttasti dentro al cesso
Lacrime ed ospedale
Tanto poi le passioni
Passano con il loro tempo
Sono delle
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 | E mentre tu mi ascolti,
parla il cuore,
bocca non riesce a proferir parola;
frasi taciute,
sguardi nel profondo,
d'animo pago,
nel silenzio, intorno.
Alto, il tuo cuore,
nel lontano cielo,
tende la mano,
mentre cala il sole;
rosso
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| Abbandonato da figli e nipotini
troppo indaffarati a perder il loro tempo,
rivivo nel silenzio della mente
le pagine della mia lunga vita.
Il primo bacio che detti a Margherita
che sigillò il mio amore fino alla sua fine,
rendendomi ancor
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Non posso lasciarti andare.
Non voglio che tu mi lasci andare.
Altrimenti saremmo cumuli
di rifiuti,
scarti di egoismi altrui,
macerie non rimosse,
briciole di amianto,
se pur diluite nella lotta
per vivere.
Ma per vivere,
il mio oggi
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 | Mi hai soffiato sul viso
come il vento caldo
in un giorno di gelo.
Mi sono inebriata
di quel soffio che
dava nuova linfa
alla mia vita.
Mi sono arrampicata
dentro un sogno, che
colmava il mio essere
d'amore.
Ma da quel soffio
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Il ricordo,
del grido freddo
senza lacrima.
Mentre qualcuno decideva
ciò che accadeva.
trasformata in marionetta
senza espressione,
non il tempo
di capire.
Come se avessi potuto decidere,
dando una colpa quasi
al tuo
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 | Si vede per le strade
l'abbandono,
rimane per anni
come un'onta,
ormai inerte,
tra il verde s'inframmezza
disorienta.
Avanzo d'uomo
che s'alza stanco,
si dimena
ma non costruisce.
Le rovine
s'ergono a bandiera,
vessillo dei
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Restano
nuvole di nostalgia,
le inaccessibili dilatazioni della mente
nei fremiti dispersi.
Resta
impietoso il passo del tempo
negli angoli frantumati dei silenzi
tra luci ed ombre diguazzanti.
Altre notti
si sommano tra letti sfatti
e gli
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 | Mi sono lasciato cullare
dagli occhi ammaliatori
della sola persona al mondo
che riusciva ad accarezzare
i miei sogni più reconditi.
Mi sono lasciato riscaldare
dal suo respiro rigenerante.
Ho guardato estasiato
l'arcobaleno
che
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Petali di sole scaldano
la mia anima sospesa
nel silenzio
di una valle buia
dove il mio cuore
dai confini di cielo
langue in eterno.
Tentando di ricucire
invano ferite acute
una lacrima scivola
alleviando la mia pena,
Morirò
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E poi, arrivò il momento
di un taglio netto, inferto.
Le mie non furono parole
ma fatti, a restituire colpi subìti
precisi e diretti i miei
per designarti,
Altro da me!
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| Fanny |
26/03/2011 08:06 | 1584|  |
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 | Ogni adagio cammino
mi è lacerazione amarissima
Che mi desta
Come oceano in tempesta dentro
Vorrei rasserenare
queste mura sommerse di me
E riandare al riso con morbida
delicata acidula afflizione d'abbandono
Lasciando scendere il
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5309 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3811 al n° 3840.
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