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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Le 5308 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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 | E’ notte di stelle,
luce infioccata d’ancestrale scintillio
scende sul tranquillo mare,
mentre voce dell’anima offuscata dall’odio
muore nella spessa bruma del male.
Non coglie il fascino della notte!
Respiro malefico brucia essenza della vita
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 | Vorrei provare ad adeguarmi ai tempi
a ripagare il male con moneta adatta
ma un vuoto dentro mi pervade il corpo
freddo sentore m’ attraversa tutta.
Dovrei staccarmi con la mente altrove
da questo mondo fatto di dolore
di cattiveria che fa male
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Quando muore un Partigiano
il cielo smette di respirare
e piange in silenzio.
Trattiene il respiro
fino a diventare quasi violaceo.
Quando muore un Partigiano
le campane smettono di suonare
in attesa che le prime luci
dell’alba illuminino
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La malapianta alligna in ogni dove
con le sue grinfie avvelenate e scarne
ed entra dentro il petto e nella carne
dove procaccia l’orrido e si muove.
Avanti e indietro lei riprova il nove
della formula antica e sa che farne
delizia delle lotte
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 | La cattiveria
è una gabbia interiore
tappezzata d’invidie e
rancori
che emana
per
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Libera dal male
il canto così caro al dio cattivo
sul letto della vita inespressivo
nel libro della storia più venduto
dal cuore e dalla mente posseduto.
Libera dal male
con vera compassione e lo spiraglio
nasconde tra le pieghe il vecchio
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Un giorno me ne andrò da questo mondo
che non mi ha dato nulla di speciale,
è stato un viaggio misero ed immondo
che si concluderà col funerale!
Vorrei chiudere gli occhi e non vedere
le ignobili vicende quotidiane
che accadono ogni giorno, ma
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Sento l’urlo del mare
penetrare le pareti e permeare
con la sua violenza
l’aria di questa stanza.
Tento di fuggire,
ma ho i piedi
imprigionati tra le reti
che salendo,
intorno al mio corpo
si aggrovigliano.
Spingo in alto le mani
cercando
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È un inganno
colma d’invitati la sua casa diviene salone a festa quasi
fosse più semplice avanti costoro farmi tacere
ebbene si dia il via a baci, lagrime ed abbracci
già so cosa vuole la mia megera
eccola ancor lì ad elucubrar
cangiandomi
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Lo so era una cosa imperfetta
ma solo quella avevo
e tu me l’hai rubata ancora
come il vento prende le nubi al cielo
Lo so non ero mai felice
ma avevo cento piccoli passi
per arrivare al mare
e tu mi hai portato lontano
Dove il deserto cresce
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Celeste âme torturée,
Aurais- tu ressuscité parmi les morts?
Regarde dans ta conscience
la laideur de ton acte sibyllin,
odieux et inhumain.
transpercer mon frêle cœur
t’aurait- il rendu la vie?
Enfin, puisque tu es libre ...
Je me dénude de
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Catturo abbagli -piccoli semi-
di luce abbandonata nel vuoto
dove il nudo silenzio è voce
unico suono che voglio sentire
un ricamo di brina ghiacciata
ricopre i campi assonnati
e del viaggio interiore trema
poi, cade la piuma di un corvo
nero
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(ancora una volta esseri senza onore
hanno violentato il Natale)
Con le mani aggrappate alle grida
protese sui sassi straziati dalla disperazione,
mentre i fucili cantano attorno alle luci sbigottite,
di un Natale inginocchiato sulle rovine di un
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Non vedi che mi fai male?
Le tue labbra rabbiose
non mi danno più emozione
ma solo fastidio e delusione
Non sei più tu che mi abbracci,
ma una morsa dolorosa
che non mi fa respirare!
Lasciami andare, ti prego
a che serve tormentarmi
se poi tu
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Come è triste toccar la miseria
altrui con mano e vederla in faccia
in quelle vuote mani in quegli occhi
quasi spenti, oggi confesso questo
mi è successo e poco ho fatto, mi vergogno,
per render un po’ più piene quelle mani
e per portare quegli
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Io sono il male
il dolore che non passa
quando la sera brucia
io sono l’animale che soffia
Io sono il sudore
la droga che scorre nelle vene
mentre la preghiera
diventa una maledizione
Io sono la bestemmia
che apre le ferite
e sanguina ogni
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Gli occhi delle strade
ti scrutano con curiosità,
mentre ti dondoli per le vie,
le lingue sono sempre pronte
ad un nuovo giudizio;
che pensino alle loro di biancherie
e non di certo alle mie.
Se non segui il sentiero
sarai attaccato, pestato,
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Corri ragazza, corri
lontano dalle tue malinconie
Aggrappati ai rami più spessi
quelli che sorreggono il mondo
e non temono né temporali
né venti di libeccio.
Hanno radici solide
sotto la pelle ruvida
che sprofondano
nel centro esatto del
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In una oscura serata,
tra tuoni, lampi e scrosci di pioggia,
un uomo, dalla bocca serrata,
aspetta, fianco a fianco alla sua valigia.
Lento è il ticchettio del suo savonette,
arrugginito dagli anni trascorsi,
macchiato come il suo cuore che
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Non vi uccideranno le armi
e neppure le malattie,
o qualche tragedia annunciata
vi ucciderà l’assenza in voi di qualsiasi forma di bellezza
vi ucciderà la poesia, quando in voi la odiate
e la musica, anch’essa vi sta aspettando
e si farà beffa di
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Alla fine delle guerre
il peggio era passato
anche se con le Bi- Erre
il terrore era tornato
senza certo dimenticare
che la feccia del ‘21
nei Governi furon a stare
senza l’ impedimento di alcuno
con contrasti sindacali
e le bombe nelle
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Sbuffa d’amaro
più di un motore a vapore
l’aria di ” Novembre”
Scoppia bolle pesanti
nel caos di un cielo
scuro, minaccioso e tombale
Graffia il vento come la sabbia
taglia il cuore come una lama
mentre la pioggia solleva veleno
e alle
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Alzo lo sguardo lassù,
in attesa di quel tuffo
nel mio oceano blu;
inchiostro d’un sentimento,
che trabocca dal cuore,
per raggiungere l’amore,
tanto agognato,
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Grandi onde che spaventano,
son spariti anche i gabbiani
il mare è furioso, con ragione,
perché lo abbiamo rovinato
con le nostre stesse mani.
La tempesta non si calma
le palme curvate dal vento
sembrano chiedere aiuto
con paura e
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Mentre i balordi allevatori di polli
palpeggiano contesse in reggicalze
e lo spread si mangia il futuro dei figli
io non riesco a parlare d’amore.
In questo universo dove sono caduto
dove uomini ridicoli osteggiano la cultura
dove si parla di
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Voglio una poesia
che accenda il mio sangue,
una parola scavi le vene
e una rima nella carne.
Voglio un silenzio che dorma
attraverso la pioggia,
che copra il pianto.
Voglio un bacio
che mi ricordi qualcuno.
Voglio una tempesta di piume,
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quanto pensi
quanto bruci pensieri
quanto piangi t’illudi
e forse sorridi
sorridi per nascondere delusione dolore angoscia
non vedi il domani
...è una rincorsa il vivere
tra una lama e l’altra che trafigge l’anima
...e t’avvicini con
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Lui aveva la testa tra le nuvole
però non credeva più alle favole
così un giorno prese la sua chitarra
e partì per combattere la "sua" guerra
Cantava le storie smarrite nel vento
"per chi non le capisce sono un lamento"
e non denigrava nessuna
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Povero il mio paese!
Quando arriva l’inverno
tutto diventa un inferno
e il disagio è palese...
Allagamenti e frane
case distrutte, dispersi,
in questi giorni avversi
niente di buono rimane
Ogni anno è sempre peggio,
la Natura si ribella
e la
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Vi riconosco dall’incedere zoppo
lontano dagli occhi
approfittando delle distrazioni...
Agite risalendo dalla terra
leccando e ripulendo
ogni cosa immonda
pur di arrivare in cima
a baciare il sole
scavando sotto lo stelo
per indebolirlo
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 | La menzogna
è una modalità del cuore:
uno schema, una prassi
consuntiva.
L’esperto
sa far credere l’opposto,
smascherarlo è complesso,
vien più facile
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5308 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 451 al n° 480.
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