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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 1889 poesie in esclusiva dell'argomento "Satira"
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Cavaliere della tavola imbandita
grande reale della pasta asciutta
col primo col secondo e con la frutta
questa è una fiaba in salsa saporita.
Senza cavallo gioca la partita
nella cucina dove il fuoco erutta
sotto i tegami e la potenza
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Nel sole e nel vento mi basta un accento
per fare da alfiere a un verso stonato
e sillaba o meno mi sento placcato
del tuo bofonchiare che vedo e non sento.
Coi tuoni e la pioggia la mente si posa
sul talamo vuoto che triste e dimesso
si invola
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Questa è la storia di una sfinge bionda
finta o reale non si è mai appurato
ma dato che somiglia a un cielo ingrato
la immagino che naviga su un’onda.
Viene dal mare antico tra le terre
mi sembra una regina ma sicuro
con falsa affermazione ve lo
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Vuota il coraggio
spara il destino
ogni viaggio
ha un volto bambino.
Stringi la mano
segui l’inizio
se ricominci
unisciti al vizio.
Sbatti la fine
c’era una volta
quello che fai
la voglia si è sciolta.
Corri più lesto
senza
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Ridere non guasta
anzi fa bene al cuore
tu fanne una catasta
dillo al tuo confessore
prepara la ricetta
e fallo senza fretta.
Ridere ti conviene
anche durante i pasti
purifica le vene
elimina i contrasti
benefico ed ilare
in tutto è
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Sa ballare (sotto le stelle)
Sa cantare (a San Remo)
Se impara il
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Il nonno è quel comò
che trovi sempre aperto.
Del mondo assai esperto
non dice mai di no.
La nonna è la regina
dei cuori e delle feste.
Combatte affanni e peste
e allegra ti benzina.
Il nonno è il sole matto
che scalda intensamente
il giorno
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Dicesti che Lampedusa è un "passaggio
a livello": di qua benessere e di là miseria,
di qua libertà e
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Se dico rosa mi vedrai col vento
portare a spasso le tue mille spine
che penetranti come discipline
son pronte ad ogni falso giuramento.
Se dico vento ecco la tua vita
spogliarsi in mezzo a un prato immacolato
mostrando cosa mai ha programmato
il
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Centomila parole un caldo amore
centomila pensieri a un freddo cuore
coi tuoi discorsi tutti fiori e baci
e i messaggini rosa col “Mi piaci!”.
Centomila promesse al folle vento
centomila scommesse al sentimento
speranze rivendute a un letto
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Eccomi qui, appena arrivato.
Sai, mi aspettavo il tuo benvenuto
ma non mi hai proprio calcolato,
mi hai totalmente ignorato.
Per un attimo ho pensato
di essermi sbagliato,
ma poi ti ho subito riconosciuto.
Hey, mi hai sentito?
Mi sembra di
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Pedante mormorio
nel vezzeggiativo di convenienza
amplifica l’eco dell’elogio.
Ripasso di maniera,
evocando l’entourage di contorno.
Un inchino declassato e soverchiante motto d’eleganza
favoriscono altisonanti epiteti
e sguaiato il suono evocante
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My name is my nick
e un altro ancora
e mille ancora
e poi chissà!
Son fringuello e con balzelli
scrivo, leggo e mi commento,
son maestoso e son contento
con la penna di esser portento.
Sempre d’amor io amo parlar
che del resto non sono
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Violenza con il pane e con il vino
si adegua al canto nero della vita
brucando in mezzo ai rovi del destino
sul prato delle pecore in uscita.
Senza violenza freddo è il tuo rubino
rossastro come sporca margherita
felice di giocare a
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Si dice che l’abito non fa il monaco,
infatti la maschera è un identità ingannevole
che guarda caso la s’indossa non solo a carnevale.
No, la mia non è falsa testimonianza,
è solo un opinione senza malizia
che va oltre la falsa apparenza.
E non
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Fra sette miliardi certo il solo
più bischero di un gatto salottiero
di un cane assai sbadato ma sincero
amico dei tuoi giorni ancora in volo.
Fra sette miliardi io il figliuolo
del melo indisponente e prigioniero
della mia smania e certo
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 | Quell’unica di certo è mamma mia
di poi tutte le madri e le sorelle
con forse mille e cento più zitelle
e questa non mi sembra un’eresia.
E inoltre chi si veste da faria
regine cortigiane e damigelle
dei fatti della storia pavoncelle
unite da
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Con te o senza te non è lo stesso
il cielo ricolora i turbamenti
le nuvole si perdono coi venti
il corpo che mi dai sottende il nesso.
Con te o senza te il giorno appresso
mi adagio sul tuo letto tra i lamenti
mi adeguo di riflesso ai
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Giro tondo bello è il mondo
l’uomo nero è il gran nemico
ecco arriva il salvatore
quello dalla faccia da primo attore.
Cacceremo gli invasori
i tristi malfattori
e per questa volta salveremo
quelli del sud che stan sotto un treno.
Ha ragione
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O mia bella e gentile ragazza
che ogni giorno io vedo passare,
sei davvero di classe, altra razza
e regina tu sembri all’andare.
Nel mio cuore per te ho ogni elogio
e mi appari miraggio fatato
quando entri nel bar “L’orologio”
ordinando un
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Kappa Kappa scrive a ufo
sarà vergine e demente
coi suoi voli nerogufo
si accapiglia divergente.
Lui stiletta e velleità
ha un carattere da spago
lancia in rima lazzi e ma
e sentenzia “Non ti pago!”
Il presente è presto detto
col futuro lo
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 | Mani rapaci
il totem egiziano
ed il metafisico stregone,
futuri nemici;
tra rulli di tamburo
e recitata nobiltà
sventolano bandiere solidali
ma razzolano ineffabili,
a sangue freddo
senza mai levar il capo
dal fiero pasto,
contendendo il
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"Solo e pensoso" me ne sto un po’ zitto
ché cerco di comprendere l’odore
putrido e raro misto al buon rancore
di casa nella mente tua in affitto.
Pensoso e solo certo son trafitto
da questo saper cogliere il sapore
e misto con l’istinto è il mio
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 | Al Ciel non contestar la sua giustizia:
quell’uomo, per avere ha tribolato,
sei volte nei governi s’è imbarcato
con cambi di casacca a non finire!
Colleghi assai pacchiani ha contrastato
a sgomitar con lui nel farsi avanti,
pretese debellate in
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Ho voglia del sicomero
maturo al punto giusto
di quelli che sul talamo
si adopera con gusto
per allappare il cielo
della tua fantasia
senza invitare gelida
la saccarimetria
con i fermenti lattici
il bifidus compreso
che penetra con garbo
e vi
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Gratis uno ne parte
di tanto in tanto
costante direzione
sempre quella
della brava gente
che ama essere
regolare. Ma oggi
la gente allineata
dev’essere solo avvocata
e d’ottima pasta
appunto ... alieni.
Per bocche avvinate
parole di
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 | Solo carezze e baci:
altro non mi rimane ...
e tu per consolarmi dici ...
che tocca rassegnare!
Dicesti abbozza se non riesci a fare
or più come una volta:
sei vecchio, e sai che al mondo
tutto finisce e muore;
D’intese, restan sguardi
e i
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Del dolce niente sono il gran profeta
sicuro di non essere un poeta
intento a coltivare la passione
che coniuga la capra col leone.
Sono la pietra nuda irrequieta
il meteorite fuso analfabeta
tuffato nella luce e l’accezione
che dorme sulla
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Nel sogno una poesia io sto facendo
fatta sol di tre versi senza lima
quando una botta in testa dietro prendo
ed uno che mi dice: “Fai la rima!”.
Di tal sistema tosto mi sorprendo
ma quello d’improperi mi concima
e solo allora conto ben mi
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Finché tocchi i novant’anni
pochi guai, pochi malanni;
poi saranno ancor migliori
rammentandoti i peggiori.
Quando conterai cent’ anni,
ripensando i tuoi verd’anni
capirai la fregatura
della vita: quant’è dura!
Ritornar vorresti indietro,
ma
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Questo è momento assai speciale
musica danza da assaporare
cantano per strada nel camminare
è nella festa di un carnevale
ma ci son altri che nell’occasione
vestono maschere per tradizione
e da quel pulpito fanno notare
l’arte politica da
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1889 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 421 al n° 450.
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