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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Maggio 2025 |
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Le 1889 poesie in esclusiva dell'argomento "Satira"
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Questo è momento assai speciale
musica danza da assaporare
cantano per strada nel camminare
è nella festa di un carnevale
ma ci son altri che nell’occasione
vestono maschere per tradizione
e da quel pulpito fanno notare
l’arte politica da
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Non t’amo protervo bove e bilioso è il sentimento
che nell’osservarti mi rode didentro
invidiandoti la bucolica e spartana mente
che nulla ravvisa oltre al rebbio del tridente
D’altro canto cosa mai aspettarsi
da chi il petto ha ad
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E ti assicuro vento di gennaio
che spazio non ne ho per farti posto
ed anche se riduci netto il costo
continuo a ricordarti che sei un guaio.
E dillo forte a quello di febbraio
che alito con alito ho risposto
con tutte le ragioni e mi
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T’amo e te lo voglio dir
e tu puoi anche capir
che’l mio cuor s’avvampa ognor
se risente quell’odor
della pelle e del profum
che hai comprato, io presum,
con i soldi del lavor
tuo, che svolgi con decor,
ch’ io non sono proprio fess,
mai lo fui e
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Torna a casa all’improvviso,
il marito trepidante,
ma la moglie è con l’amante
e al fattaccio fa buon viso.
Ma mi chiedo- Come mai
con l’amore che t’ ho dato
questo scherzo tu mi fai?
Ti ho da sempre regalato
caramelle e cioccolato,
mai ho
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A te che in tasca pronta hai la sentenza
per dare spazio al tuo vedere acuto
rivolgo questo dire riccioluto
che è fatto di passione e indipendenza.
A te che d’ogni verbo sai l’essenza
per colorire ad arte il contenuto
affido questo canto
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Quanta poesia nel cuore della gente
pur se la tiene dentro del suo cuore
e non la scrive e non le importa niente
di udire dell’applauso il fragore.
Invece c’è chi scrive e non le sente
le sue poesie che sembrano un furore
di sentimento e pare
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Là sul Parnaso c’è una folla immensa
di bardi cantastorie e di sirene
col sangue delle muse nelle vene
volendo presenziare a quella mensa.
Là sopra il monte Apollo a tutto pensa
ben conoscendo il vanto dell’imene
che cela avverbialmente lai e
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Magari finirai per ridere
anche tu come gli altri
per una battuta sul governo
detta da un amico
di fresco al bar
E forse, ti dirai
ogni Stato ogni governo
pone le tasse e le gabelle
ma t’indignerai nello scoprire
di quali danni e ruberie
sono
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Nessuno più di niente ed anche meno
mi reputo per dirtelo davvero
votato ingordamente per intero
al gioco della vita e non mi freno.
Nessuno può iniettarmi il suo veleno
per defraudarmi infido il pensiero
coi passi preparati sul sentiero
dei
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 | Non vorrei con la mia rima,
indurre alcuno nell’errore,
o mio carissimo lettore
è amicizia e non amor!
Amo satira e cabaret,
ho una prosa clamorosa,
in questo caso pruriginosa,
che farà un gran clamor!
L’ amore mio " di letto",
è sicuro
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Orlando lo san tutti
si innamorò di botto
della pulzella vergine
con il suo terno a lotto
che il prode Carlo Magno
signore di Firenze
giocava a tarda sera
con varie flatulenze
appena che mangiava
fagioli in quantità
facendo aria sfatta
in
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Or si sa che le promesse vanno in paradiso
fatte da gente proba che non ruba
nemmeno in una alcova.
Si che giovani virgulti
arrafar non possono
e il tesoro è al sicuro.
Tanto onesto è lo sindaco mio
che a sospirar fa fatica
d’amor egli è
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 | Con unghie agli incisivi
finito il desinare ...
poi sua man ti porge in far normale
prima nel fango nel cortil del cane.
Volonteroso
tanto sapone su stoviglie e piatti ...
fulmineo col risciacquo e in alto pone:
io non pignolo dico, e son
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| Provocatori senza scrupoli
si scagliano feroci,
lupi bavosi pronti ad azzannare.
Complici di male azioni
si tendono la mano
con sotterfugi.
Stretto il patto,
sorridono compiaciuti
di lor bravate messe in atto
con maniacale
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| "Cosa faremmo noi", dissero i critici,
"se più non si scrivesse poesia ermetica,
se nessuno imitasse più quei mitici
poeti d’una ormai lontana epoca?
Se tutte le poesie fossero chiare,
se pure dei bambini le capissero,
che cosa mai andremmo noi a
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| Resilienza all'urto,
in discrepanza diverge la punta.
Sfianca la mossa sin troppo audace,
ma perde l'eleganza in rimostranza esibita.
Cade a tappeto chi della forza si avvale,
ma ha poco cervello.
Mal si destreggia millantando prodezze
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| Non è vero quel che qualcuno ha detto
chi fa satira guarda in uno specchio
e gli altri vede tranne il proprio aspetto
con un concetto sorpassato e vecchio.
La base del sarcasmo è l'ironia
e alcuno vi è divieto per
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In questa notte
che non so dividere
con nessuno
fisso lo specchio,
mi dà la sensazione
di non essere sola.
Forse siamo in due
in un mondo animato
dal sogno...
Una festa di sensi
in un invisibile prato fiorito
o nel bosco
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Julie |
27/08/2017 22:02 | 1112|  |
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E dentro te ritrovo l’altro io
ambito amato spento e immacolato
che naviga nel cuore incautamente
e segue il mio clamore attentamente.
E dentro me simillimo al vissuto
io scopro la coscienza del rimorso
che aspetta inutilmente sulla soglia
e
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C’è chi t’irride
con lo specchio negli occhi
osservando il tuo fare e il
tuo
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Si finge l'immagine allo specchio
distorce il sorriso
cela lo sguardo triste
Mi accarezzo i capelli
apolvero la mente da vecchi pensieri
fiera guardo i miei turgidi seni
Mi sposto,
un'ombra indefinita scruta
quello che è
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Uguali o meno
dimmi tu perché
lo specchio mio
riflette solo te
e la tua faccia
sembra sai la mia
nel vano
della buia sacrestia
dove un pagliaccio
ride a più non posso
e certo del suo essere
un molosso
si finge l’altro
e
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 | Discinta, nuda, però non volgare
la vera satira riflette molto,
molto riflette prima di parlare
finché nel suo bello specchio ha colto
propri vizi, difetti e perplessità.
Poi si rivolge candida al bersaglio
ed è la
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Copro lo specchio
come farei
con le mie spalle nude
d'un lenzuolo di seta
per far sparire la mia immagine
come l'onda
dentro il fondo del mare.
Nel vuoto del colore
molli sono i pensieri
Graffi rossi
gonfiano gli occhi
e le labbra
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 | E’ la mia impronta viva nello specchio
coi passi delle zampe variegate
dalle tue fughe in alto pilotate
con l’acqua che ricopre il mondo vecchio.
E’ la tua impronta a mille nel mio secchio
divisa in tante forme architettate
dall’essere le vite
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 | Ti dice peste e corna
con arte
e la magia
di un verso indovinato
ti accende
e tuo cognato
che gioca ai dadi neri
sorride alla tua mossa
nel provocar la scossa
che dolcemente amara
a volte costa cara.
Ti dice corna e peste
con spirito
e
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 | Ci sei tu in questo specchio
malcostume di maniera
e se il canto nasce vecchio
resto io sulla barriera.
C’è il mio volto a farsi bello
dentro il lago della vita
che trasformi in gran bordello
sulla tavola imbandita.
E se ti guardi e
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Mi pizzica ti mozzica
la satira prolifica
non trova requie e pace
e come un dio rapace
assale il malcostume
si immerge nel marciume
a sud a nord ad est
volendo scorticare
il volo del non fare
ma stranamente osserva
fingendosi tua serva
la mela
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Il pelo dell'uovo
è scoppiato
e ha colpito
monti e continenti
e non ha neppur
di certo salvato
né papere e né
pulcini intelligenti.
E a macchia d'olio
ha coperto il mare
inebriando
umani e viventi,
e con la
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M'illusi d'aver scritto una poesia
bene impostata in vera fantasia
con infiorettamenti affascinanti
per cui dicevo: avrò commenti tanti!
Con frasi dolci di malinconia
e un andamento in grande nostalgia
pensavo suscitare molti
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1889 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 451 al n° 480.
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