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Responsabilità sociale
Le 1888 poesie in esclusiva dell'argomento "Satira"
Cammino avanti indietro nella stanza
col viso ricoperto di acedia
sperando di inventare una bugia
che possa rinnovare la magia
del tempo consegnato all’assonanza.
Rivedo nella mente la visione
del giorno programmato per studiare
il petto leggi
Monocorde
come il fuoco di un vulcano
che sospinge la sua lava in un sol verso
e il suo canto detto fatto va disperso
mentre il cuore si dibatte in sé uniforme
e contempla mestamente usate orme...
Karnevale carne e balle
con la testa turafalle
dove salta Pulcinella
inseguito con la jella
da inservienti e da dottori
per scansar tutti i dolori
che ti fanno i fagiolari
grandi esperti palombari
pretermessi sotto il fondo
del tuo cuore più leggi
Poeti e poetastri
più neri che grigiastri
col merlo che ciabatta sopra il ramo
col ritornello a sbafo del ti amo
coi passi addizionati per maniera
nei sogni arrotolati in braccio al vento
e come uccelli senza una bandiera
innalzano l’astato leggi
E dimmi se sei tu il mio verso incolto
per cementare il giorno e le bugie
nascosto tra le pagine e riavvolto
slegato dalle pallide manie
di chi si attarda a dare vita al nulla
giurando che col niente si trastulla.
E c’è soltanto un letto nudo e sfatto
lenzuola spoglie ed un cuscino vecchio
a fare da cornice al triste quadro
appeso al muro giallo un po’ sudato.
Passioni e grida volti da imbiancare
con la promessa antica ormai venduta
con le parole: “Non mi leggi
Mi spingo fino all’intimo cancello
col perno che farà da piedistallo
a questo mio tormento con l’assillo
capace di mutarsi in un fanciullo
che s’alza al cielo altero come un pollo
mostrandosi salace e rompicollo...
E pure questo volo te lo leggi
La Befana è arcobaleno
transgenica e salace
ama stare sempre in pace
e non usa mai il nemmeno.
Quando il tempo ha il senso giusto
lei prepara dolci e doni
per i vispi e per i buoni
bene immersa nel trambusto.
A te che esalti il bene universale
ed hai le contumelie ai piè del letto
nascoste con destrezza dentro il petto
consegno questo canto artigianale
sperando che ti faccia da scopino
e sgravi il tuo sapere elefantino.
Artista pittorucolo scompenso
il tratto della mano non ha senso
e cala sulla carta sgorbi e affini
diavoli con corna e con puttini
che sporchi più di un cielo avvelenato
si adattano a crepare sul sacrato
col segno manomesso e sozzo in leggi
Col sonetto mi diverto ed è papale
dentro l’aia dei pensieri addizionati
dove il tempo fa a cazzotti con i dadi
ben deciso intorno al desco a rinnovare
la bellezza del potere universale
che coltivo caro amico coi conati
della voglia che ti innesca leggi
Il buco senza il tarlo
la mosca cieca insegue guardie e ladri
non puoi guardare in bocca al tuo cavallo
col lupo che col pelo è surrettizio
sopra la capra se la panca campa
nel rosso della sera che dispera
cercando nella nebbia primavera.
Bussa bussa
a quel portone
apre l’uomo col pancione.
Ha in mano
straccio e vino
lui ti accoglie con un inchino.
Presto al tavolo
ti vai a sedere
ogni piatto è un piacere.
Profumi e sapori estasianti
è il banchetto
che accomuna tutti leggi
La prima sembra al bacio
diretta frontalmente al vecchio cuore
poi arriva la seconda
che gioca a rimpiattino col dolore
mentre la terza vegeta
e canta delle spine la corona
all’altra che si affanna e si tormenta
e fattasi polenta
la lancia con la leggi
Onirica sconnessa alquanto avara
campicchia col suo essere ancestrale
nei campi con il grano in abbondanza
unita alla zizzania e al suo potere
osando scardassare il dio silente
che gracida all’albore marcescente.
Troppo piena, quel giorno la chiesa
seduto da solo non firmavo la resa
le note, l’attesa e la meraviglia
io intanto già cercavo una bottiglia.
Confuso in giro lo sguardo si perde
chissà se l’abito, era bianco o verde
non so se all’altare lei sia mai leggi
Se pensi che mi sbaglio
tu ti sbagli...
a parte gli urli e i ragli
errori ne avrò fatti a tonnellate
ma tu coltivi solo le minchiate
e se fallisco
con un dolce maglio
ti ficco in testa i chiodi del sapere
cercando di capire e possedere
i leggi