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Luglio 2025 |
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Le 1906 poesie in esclusiva dell'argomento "Satira"
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sguardo mimetizzato
dietro schermo annoiato
frecce appuntite
non colpiscono neanche di striscio
chi la mente a Caina lingua
ermeticamente chiude
rispondendo
con cuore sincero
con un garbato saluto
che vien dalla Spagna
ruotando il
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Le giornate sanno di caffè
un poco amaro.
Dobbiamo abituare il palato
all’astrusità della vita.
Ho freddato rose rampicanti
perché scivolavano su specchi
e sbracciavano s- forare
Ora i tempi morti
dispensano gas...
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Zingaro dentro e fuori una pignatta
un pentolone d’acqua assai pesante
che s’agita nel vuoto del suo niente
in cerca di avventure le più ardite
ma fermo come scoglio in un percorso
di un canto eliminato ad un concorso.
Zingaro dentro e
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Battagliero erompe il tamburo
a esorcizzare il ferreo tasto
che ribatte nauseante,
amplificato a prepotenza
rizza i capelli e induce le mani alla testa!
Cantilena giornaliera reiterata a dismisura
stomachevole e indigesta
a ribadir la solita
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Che popolo speciale, l’italiano!
Non abbiamo bisogno di studiare
per saper cose che ogni altro umano
neppure si permette di sognare!
Siamo esperti nel gioco del pallone:
vogliamo un contributo sempre dare,
ed ognuno di noi ha formazione
ideale
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Sono le perle dei tuoi grandi amori
momenti incatenati cuore a cuori
cuciti con il sangue e con gli ardori
dai versi dei poeti incantatori.
Sono baleni pieni sentimenti
capaci di affrontare mari e venti
nel gorgo dei più alti
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 | Scuro è l'inchiostro,
le gocce stressate
fanno paura.
Trattieni il fiato,
ci prendi la mano...
No, non puoi...
Nuove sagome sorelle
slittano in puttanaio
di parole già scritte.
Alla perdita di ragione
adesso osi guardare,
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 | C'è un pensiero fisso che rapisce i giorni
dove la realtà ha sbiaditi contorni,
in me muta dirompente un desiderio
che mi fa felice condottiero.
Nel mio paese non esiste falso o vero
nell'aria c'è un rispetto che timbra ogni
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| Ora vi racconto una storia
non per questo voglio la gloria
è storia da me sentita
raccontata da una guerrigliera pentita.
Pare che poi si sia persa la memoria
che fa sempre rima con storia
e i romani l'abbiano dimenticata
dopo che
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 | Al tuo cospetto
insignificante è la luce del sole,
zaffiro s'appanna nel tuo pugno
liricando quel pezzo di carta.
Sgorgano parole mai udite,
bella fulgida anima
magnifico atleta incollato
su cammini veloci.
Con l'indice disteso
ci
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La metterei a brucare sopra un prato
tra fiori millepiedi e una bertuccia
che ben sappiamo con la sua boccuccia
si presta a fare truffe da mercato.
Con questa gamba rotta che si cruccia
felice del mio essere crociato
col calibro che Gaia m'ha
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 | Sospeso sopra l’orrida geenna
rilevo il trascinar della sua penna
che or gemendo ed ora un po’ più ardita
si stringe e si arrovella tra le dita
tentando a strabiliar la meraviglia
col verso più forbito sulla griglia.
E caracolla e
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 | Note perplesse
lusingano lo specchio...
Parola d'ordine: mascherare.
Spasmo arride alla frangetta.
In debito di sorrisi
le sento impreparate.
In superficie sghignazzano le compagne
nuotano pasciute e indisponenti.
Solo per un attimo
si
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 | Scegli l'illusione come respiro.
Da lì nascerà il tarlo.
Regali l'inganno come pegno d'amore.
Al suo fianco sprofonderai.
Spargi il ricatto come semi al vento.
Codesto ti affamerà.
Vuoi il sole senza dare stelle.
Le ali ti
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Te le dipingo come più ti piace
mentre la vita nel tumulto tace
quest’onde che mi abbracciano felici
come due vecchie care cicatrici.
Te le coloro come più ti aggrada
bagnate di promesse e di rugiada
comari strafottenti del mio
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A me ne basta una e non sprecata
piuttosto piccolina
coi denti aguzzi tipo dura spina
possibilmente varia e smaliziata.
Non sbolognata
ma onesta come l’acqua diamantina
da bere la mattina
ben fresca e depurata.
Che sia di acciaio
coperta da
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 | Io spreco il tempo
che se scende in campo
poi mi scompare in fretta
come un lampo.
Tu sciupi le tue ore
e accendi il fuoco
col finto gioco
del più grande amore.
Dilapida i suoi sogni
la parata
che si dimostra
falsa e
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Credevamo con la civiltà
di aver sconfitto il sudiciume.
Lo abbiamo invece solo accatastato
e meglio seppellito
ma i miasmi, oggi più che mai
venuti fuori dal letargo
fumano.
In molti nuotavano nell’oro,
le lusinghe erano pane
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 | Lei certo, ben seduta non fatica;
a me dà estremo intralcio più d'un capo:
difficile scovar quel piolo infido
e mignoletto rannicchiato a lato.
Tranquillo e indisturbato vuol restare;
note incombenze assolver si fa duro
specie or
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| E provo a cimentarmi con la glosa,
che gira come trottola impazzita,
vorrei comporne una dignitosa,
ma non mi esce nulla dalle dita.
Provando questo verso già m'accorgo
che la faccenda è un po' difficoltosa,
ma dai grigiori delle
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Bella non credo e brutta d'ordinanza
fiorita nella pallida mestizia
sei stata la mia balda fregatura
e cerco di scordare e cancellare
le tue dannate ore da cantare.
Pessima la più ricca di arroganza
guarnita di dolore e di blandizia
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Certo non sai che siamo le comete
votate dalla vita a incatramare
le facce tinte e i cuori da inondare
il tempo perso dietro la tua sete.
Forse non sai ma vali tre monete
che sei sul serio da catalogare
col tuo destino teso a razzolare
tra queste
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Alcune poetesse per diletto,
con grande impegno scrivono d'amore,
mielate smorfie, mare stelle e cuore,
nel loro mondo che non ha un difetto.
E guardano la luna sopra il tetto,
sognando la bellezza di un dolore,
il loro uomo le adora ed é
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con guanciale e pecorino olio buono e sopraffino
pomodor purché pelato ben matur rosso abbronzato
prepariam l'amatriciana piatto made all'italiana
la padella se non erro... ma è d'obbligo di ferro
...quando è a tavola
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E sotto questa luna in tuta blu
i passi tuoi si fanno più lontani
legati mestamente a suoni arcani
per quest'amore che non canta più.
E le sue note miste al tuo candore
nascondono i miei battiti alla notte
che nel marasma tutto
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Uno sgarbo scortese
con tanto di cappello
fa lo sgambetto
quando meno te l'aspetti.
Ma poi si ritorce
l'offesa burlona
contro chi istigato dal maligno
è colto di sorpresa;
corrisposta batosta
ottiene sulla capoccia
rimprovero
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In quest’era digitale
sei il simbolo ideale
valorizzi ogni contatto
con il tuo pulsare esatto
della tastiera sei il sovrano
lei asseconda il tuo richiamo
dello smartphone sei il mito
gioisci e soffri in ritmo infinito
anche natura che nulla
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In ogni tua ricorrenza,
buon onomastico,
la mente m'impegni
anche se mai ti degni
neanche di un grazie.
Ti regalai una pianta,
non era un fiore,
e tanto t'irritasti,
ti dedicai poesie,
eran d'amor platonico
e ancor più ti
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Quando la notte canta il suo bolero
di scaricarla non mi sembra vero
così indecente sopra il letto sfatto
che insozza il cuore e lascia vuoto il piatto.
Quando la notte mi respira in faccia
io non sopporto lezzo né minaccia
e dato
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Chi con garbo e delizia
compone versi a iosa,
poesia come musica
che dolce e ridondante
alla gente appare
sì tanto appetitosa
perché assai forbita
e spesso con morale,
non si comprende
perché ripeter vada
che l'opra sua
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Ringiovanisce nell'animo
come d'infante immaturo,
ma parlano le smagliature della pancia
la pelle cadente,
quel finto sorriso smargiasso.
Eppure, incurante degli anni,
guarda in faccia il suo specchio
e sfidandolo
con fare ridicolo gli gira le
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1906 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 631 al n° 660.
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