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Le 1915 poesie in esclusiva dell'argomento "Satira"
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Certo non sai che siamo le comete
votate dalla vita a incatramare
le facce tinte e i cuori da inondare
il tempo perso dietro la tua sete.
Forse non sai ma vali tre monete
che sei sul serio da catalogare
col tuo destino teso a razzolare
tra queste
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Alcune poetesse per diletto,
con grande impegno scrivono d'amore,
mielate smorfie, mare stelle e cuore,
nel loro mondo che non ha un difetto.
E guardano la luna sopra il tetto,
sognando la bellezza di un dolore,
il loro uomo le adora ed é
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con guanciale e pecorino olio buono e sopraffino
pomodor purché pelato ben matur rosso abbronzato
prepariam l'amatriciana piatto made all'italiana
la padella se non erro... ma è d'obbligo di ferro
...quando è a tavola
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E sotto questa luna in tuta blu
i passi tuoi si fanno più lontani
legati mestamente a suoni arcani
per quest'amore che non canta più.
E le sue note miste al tuo candore
nascondono i miei battiti alla notte
che nel marasma tutto
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Uno sgarbo scortese
con tanto di cappello
fa lo sgambetto
quando meno te l'aspetti.
Ma poi si ritorce
l'offesa burlona
contro chi istigato dal maligno
è colto di sorpresa;
corrisposta batosta
ottiene sulla capoccia
rimprovero
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In quest’era digitale
sei il simbolo ideale
valorizzi ogni contatto
con il tuo pulsare esatto
della tastiera sei il sovrano
lei asseconda il tuo richiamo
dello smartphone sei il mito
gioisci e soffri in ritmo infinito
anche natura che nulla
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In ogni tua ricorrenza,
buon onomastico,
la mente m'impegni
anche se mai ti degni
neanche di un grazie.
Ti regalai una pianta,
non era un fiore,
e tanto t'irritasti,
ti dedicai poesie,
eran d'amor platonico
e ancor più ti
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Quando la notte canta il suo bolero
di scaricarla non mi sembra vero
così indecente sopra il letto sfatto
che insozza il cuore e lascia vuoto il piatto.
Quando la notte mi respira in faccia
io non sopporto lezzo né minaccia
e dato
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Chi con garbo e delizia
compone versi a iosa,
poesia come musica
che dolce e ridondante
alla gente appare
sì tanto appetitosa
perché assai forbita
e spesso con morale,
non si comprende
perché ripeter vada
che l'opra sua
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Ringiovanisce nell'animo
come d'infante immaturo,
ma parlano le smagliature della pancia
la pelle cadente,
quel finto sorriso smargiasso.
Eppure, incurante degli anni,
guarda in faccia il suo specchio
e sfidandolo
con fare ridicolo gli gira le
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In mezzo a gran poeti di valore
che sanno dire sola in una frase
l'espressione più viva del lor cuore
io mi sento fra loro fuori fase.
Tutto questo l'affermo per davvero
e, credetemi proprio, son sincero.
Se io devo parlare qui del
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E tagli gole teste
e squarci i petti
nel nome di quel Dio
che ti ha creato
e gridi come ossesso
tra l’incenso
nella certezza vana
di sedere
nella sua enorme stanza
ai quattro venti
con tutti i giusti
e i grandi della terra
per vivere nel
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S'io dovessi ripeter l'avventura
erotica con te dell'altro ieri,
signora mia sarebbe una iattura
per me con conseguenti guai seri.
Pensavo che tu mi graffiassi l'anima
virtualmente con l'arte tua d'amare,
se faccio invece adesso una
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Vedrai il tuo credo al bivio barattato
coi soldi verde oro del togato
col solito politico di stato.
Vedrai le facce degli amici spente
il mare ripulito al finestrino
il cielo chiuso dentro un camerino
il vento tra i capelli indisponente.
Vedrai
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Sotto il velo delle apparenze
tutto sembra esser perfetto
malgrado alcune incongruenze.
Del resto, la gente dimentica presto
tutto quello che succede
e confonde spesso
ciò ch’è vero con ciò che appare
Solo viene, e con ruvida arroganza
nel
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 | Cantastorie poeta o menestrello?
A volte sembro questo oppure quello
un musico del tempo andato perso
legato per la pancia al cuore inverso.
Poeta menestrello o cantastorie?
Io scavo dentro malcelate scorie
col solito richiamo
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| Possiamo dormire sonni tranquilli
e aspettare serenamente la Brexit
e il crollo conseguente della sterlina
con questa rima rinchiusi in cantina
senza né shopping né urli né strilli,
versi rassicuranti e multiuso
privi delle
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| Che colpa hanno i due marò se nell'ingaggio
le regole prescrivean di colpire
tutti i pirati che vanno all'arrembaggio?
Ma quali pirati qualcun potrebbe dire?
Semplice: tutti color che per l'avverso fato
hanno perso una gamba o son con
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 | Faccendoso e capriccioso,
dopo impetuosi, vani volteggi,
t’ho visto emergere, figura altera.
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Vano e arrogante ipocrita,
nell’abisso dell’egoismo immerso,
calpestando l’altrui dignità,
umiliando il più fragile essere.
.
Ed io resto a guardare,
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| Com'è bello viaggiare su un sito
di poeti così variegati,
nella mente mia stramba è un gran mito
il vedere i lor versi fatati.
C'è chi scrive ogni giorno un poema
su ogni fatto che sia della vita,
di nessun argomento
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 | Io sono il re dei sogni genuini
cullati e ricamati per magia
con limpido sorriso e una bugia
nascosti sotto il sole dei cuscini.
Io sono il re dei fuochi sbarazzini
vergati con calore e fantasia
sul libro azzurro della birberia
per allietare
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Poi che ci ride in faccia il mondo intero
e che la cassa dello stato l’han svuotata,
conven creare un novo ministero
ch’esporti in tutto il globo la
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 | Le belle bionde,
che toccano il cuore,
mi fanno agitar
come solo le more.
Nico con Tina
a cercar di capirli,
si sforza e ripiomba
dentro a una tomba.
L'atto del fare
e del respirare,
mi piace talmente
che vengo demente.
Son troppo
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| In tua dolce compagnia
è bello naufragare
ma lassù per l'universo
siam giunti alla deriva
di un pianeta, ahimè, deserto e,
senza cinguettio di uccelli
né sibilo di vento
manca pure la natura
col profumo e i suoi
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 | In sé sudicia azion, sciocca e volgare,
bestiale e di natura primordiale;
ridicola postura, sforzo immane,
sudori, umori, odor particolari ...
Più è vivo l’atto, più si torna bestia:
s'odon grugniti, suoni
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| Le città sono belle di notte
senz’anima (nel senso umano)
piazze libere e i lampioni
ardono, bisbigliando.
Molte case a luci spente,
con le lune sulle finestre,
non si svegliano mai,
nonostante l’orchestra.
Il riflesso delle vetrine
prova
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E riconosco i panni tersi usati
appesi dai tuoi gesti sconsolati
con quella reiterata imprecazione
che va per l’aria come una canzone
con vecchie note sporche da mondare
offerte al caldo sole ad asciugare
in questo cielo avaro ed incolore
sospese
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Hai detto che non m'ami e mi sta bene,
sul cuore mio con foga t'accanisci,
mi lasci solo, qui, con le mie pene,
tormenti veri proprio non capisci.
Però non devi fare la gelosa,
se parlo con qualcuna per diletto,
viziata prepotente e
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Cupido è un amoretto
che scocca per diletto.
Lo strale il centro coglie
e il cuore tuo si scioglie
nel vivido splendore
del mal nomato amore.
E tu che sei costì
non dormi notte e dì
e il dubbio t'appaura
con tale
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Il professor Norberto della Vieta
il massimo dietologo vi sia,
tenuto ha conferenza sulla dieta
"onorato" dalla presenza mia.
Assieme agli altri astanti cinquemila
io l'ascoltavo proprio in prima fila.
Ha consigliato, specie per la
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L'ombra del vicino,
persecutoria
molesta,
si erige al vanto,
altera dimena
la figura baldanzosa
piena d'onta.
Elefantoide,
appesantisce il passo
pari al modo spropositato d'inveire
mostra l'esagerato
suo informe lato,
fa intuire
di
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1915 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 661 al n° 690.
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