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Le 7982 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Vola leggero
cuore di bimba,
osanna l’amore del padre,
sogno di bianca colomba,
vive tra nubi
colme di gai pensieri.
Pupilla gemma d’amore eterno,
viaggia nella galassia lontana
pensiero s’adagia sul manto stellato
come farfalla sui petali
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 | Grosso fiocco, tenero musino,
hanno trovato un gattino...
Su un muro sporco,
macchiato di rosso,
l’ultimo rimasto
dopo lo scoppio,
strillava il gatto
a più non posso.
Alle grida gli accaniti
dell’amore animale,
"picciosamente" fremono:
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Sventolan manine,
come bandiere mosse dal vento,
calda vocina oltrepassa bianche nubi,
Papà! è il grido d’amore,
occhi sfavillanti, cercano stella del cuore.
Lega all’anima immagine invisibile,
baci, moine planano nel cielo
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 | Strade bagnate
riluccicano
minuscole stelline
sul lungomare dell’isola,
laggiù
il vagito della vita
sulle impetuose onde
si confonde
con il dolore,
foglie morte
cadono leggere
sfiorando il bagniasciuga
sulla spiaggia
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| Fuori dal gregge,
prenderai la strada,
dove non conta,
vestire alla moda.
Fuori dal gregge,
sarai controcorrente,
verrai sempre osservato,
da nemico latitante.
Fuori dal gregge,
la società è quel muro,
che puoi sfondar da
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| Cerco rumori in questo spento silenzio di fine inverno.
Nella fredda stagione non si trovano bacche.
Mi nutro di semi che trovo per strada.
Sono passero in questo tempo senza colore.
Sotto la coperta grigia del cielo cerco molliche di parole
che
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Quel giorno alzarono un tendone
di strisce bianche e strisce rosse
Ho visto
un giocoliere che tutto gettava e riprendeva per aria,
nell’aria un acrobata leggero poggiava il corpo,
un trapezzista che libero volava nell’aria,
un pagliaccio dal viso
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Accendi programma. Premi.
Controllato dalla routine giornaliera.
Bloccato da un lavoro che mi sfrutta.
Cerca. Esegui. Premi.
Senza poter esprimere un proprio pensiero.
Focalizzato solo all’esecuzione come un robot.
Scrivi. Linka.
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Dove sono le armate e le trincee
tutto si è perso, travolto dalle maree
Dove sono gli ideali e gli sguardi fieri
si è ormai spenta la luce dei loro cuori battaglieri
Rimane solo un grido soffocato e poi un ombra
lì dove tutto
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Una strana casa parlante
ho incontrato sui miei passi
stamattina...
Nell'aria d'improvviso
s'alzano polifoniche
voci senza volto
all'infinito ripetute,
obliate da muri eleganti
incatenate da ferrosi legacci,
voci che non preludiano certo
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Ti trascineranno sulle note
non cancellarne il tempo
già quasi si è fermato
sassi usati scheggiati
echeggiano richiami in
confini oltre le mani spoglie
Cenere sei è cenere ritornerai
un raccontar di te
un ombra una
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Un formicaio di persone al mercato
davanti al banco dei cenci colorati,
mille voci che hanno catturato,
calze mimetiche, e olive condite.
C’è anche l’uomo che legge le carte
ma il suo tavolo viene disertato:
per conoscere il domani non
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Tante ferite adornano il mio volto
Dal tempo che passando mi ha lasciato
A te, oh cielo, affido la mia voce
E le mie urla stanche e inascoltate
Il mio cuore ramingo senza pace
Semina passi che non lascian orme
Scrivi sulle tue nuvole il mio
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Lamento di dolore s’innalza dal mare,
onda di pensieri affoga,
nel turbinio di vento e tempesta,
si dilegua nel silenzio l’azzurro infinito,
le acque lambiscono caduche ombre.
Fiume d’anime fanno anse,
inarcate,
per attraversare tranquillamente
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Un grido dalle profondità
sommerso dalle verità
lascia il riposo all'anima
lascia il tormento
nell'ossigeno dell'acqua.
Risale in una bolla
racchiudendo speranze
di un mondo sommerso
dalla paura
di essere emerso.
Silenzi e
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 | Sono il pezzente
ricco del suo cuore
la voce che non grida
ma sbravazza
il volo contenuto
all’improvviso
il bimbo appena nato
e già diviso.
Io sono il verso perso
per la strada
il sogno castigato
della mente
il sole della notte
in
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 | Stracciata come carta
da buttare
bruciato con violenza
il seme dentro
il fiore della vita
è un sole spento.
Abbandonata lì
come una pezza
consunto nell’orgoglio
l’intelletto
hanno affidato il pacco
a un lercio letto.
Ed
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Immondo dolore
Là dove l’acqua
tutto inghiottisce,
il dolore nascosto
nella furia del vento,
scompare la gioia,
l’immagine consuma
l’occulto sacrificio.
Splende l’aurora
nella terra bruciata dal petrolio,
si specchia in
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No no non è il mondo sommerso
che implora che di dolore grida
la felicità la gioia l’amore paion
sol sotto la terrestre crosta
lì esser e con timor lì albergare
guerre violenze stupri cattiverie
palesemente ove guardi
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Solo, immobile,
innanzi alla tua maestà,
bieco mare,
raduno le poche amiche onde
rimaste al mio servigio:
l’ultima sfida dei remi
fu vinta dal prodigio.
Il musicare di onde lente
si frana nell’ aria del mattino,
e ti osservo, deserto
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Dalle viscere della terra
pianto di torpore s’erge,
respiro arranca scrutando
un ultimo raggio
davanti ai suoi occhi
là dove sotto un arido campo
di una natura rigogliosa un tempo,
Un mare sommerso di scorie penetra la vita.
Giace
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 | Arrivano i giorni di tempesta
per te vecchio prestatore d'opra,
ti han messo ignudo nel tritacarne
e tutto il tuo sudore finito nella polvere,
i bamboccioni del vapore son di mente corta
solo il tweet oggi per loro impegna la memoria.
Non si
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| Salgo la scala dell'indifferenza
dove sdraiati a terra
si rotolano uomini abbandonati,
non rientrano nei conti dei grandi,
impossibile tenerli per mano.
Fuori,
suonano le campane del Cristo,
l'aria si riempie di festa,
pure il colle è
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Sto qui
con il mio amico
votato a farmi festa
alla stazione appeso
a questa vita pesta.
E’ lui
che mi governa
adesso va di moda
donandomi la forza
con la sua calda coda.
E vivo
e affido al cielo
i giorni miei spezzati
i danni e le
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D'improvviso compare
un velo di solitudine
che tutto ottenebra
nella notte,
nei pensieri.
Sono grida di tristezza.
Grida,
grida i miei sogni,
tienili stretti,
ora che nessuno ascolta,
ora che risuonano,
irrefrenabili,
i lamenti.
Che mi
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Dov'è?
Quella luce e la terra promessa?
Dov'è?
Smarrita negli occhi
di fragili parole
perse
in aquiloni senza vento
fra ombre senza volto
alla deriva
dell'incoscienza
dove un grido coraggioso
soffocato
fra insenature
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Sempre austera
si desta le mia angoscia
essa tra le ombre
analizza... corrode
portandomi sull'orlo dell’instabilità
dove la mia realtà
viene sbriciolata e coperta dalla nebbia
dove tutti i verbi diventano muti
mentre le
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Cieche e mute urla d'anime perse in baratri
bruciano le ferite di corpi contusi stuprati
dall'ira dell'uomo avida di poteri
occulti dall'insensatezza
tacita coscienza
si macchiano di vile contegno
come fuggire al tal sopruso?
annaspano tra
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 | Nel cuore ho un bruco
no pare un buco.
Di chi la colpa
se mi riduco
a fare un passo
uno alla volta
per quella svolta
che gioca a dadi
con il destino
di un moscerino?
Il cuore è strano
no forse ariano
rabbioso aborto
figlio di un
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| Vedo persone in fila per mangiare
fuori le mense delle chiese aperte
occhi svuotati e braccia conserte
elemosinare anche la dignità
Vedo persone dormire sui cartoni
agli angoli delle periferie deserte
scialli di stelle fare da
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Nel ritmo lento che
l’alba fonde, dentro
un accordo di ombre
vibra la vita nel suo
tono minore.
Si nascondono le stelle
avverse che richiamano
dolore, tra quelle voci
sommesse di umanità
inaridita.
Nei silenzi cantano
i ruscelli una
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7982 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2491 al n° 2520.
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