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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 7890 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Oggi nel dì festoso della Pasqua
Santa di Resurrezione cinque
figure vorrei oggi ricordare
che di Cristo Signore nel doloroso
viaggio durante il supplizio e dopo
morte ebbero gesti di pietas d’amore
e compassione: Simone il Cireneo,
Veronica
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i
Tanti secoli passati
tra lotte di religioni
Pasque trascorse
d’atti cristiani
Un rammarico pandemico
genera e trasforma
la radicalità del vangelo.
Culti a distanza
chiese spogli di fedeli,
propulsori del vangelo
allontanano i bambini
e
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Quando tutto era come sognato
libero dai lacci mi son trovato.
Ora m’accorgo ch’altri han preso
il posto di quanto atteso
e scrivo per sentirmi libero,
ma lo spirito non è più sincero;
nella natura nel suo rimirare
cerco la voglia di sognare e
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Cominciamo sino da oggi
ad avere consapevolezza di quello
che la vita può elargire
non chiediamo la luna
impariamo ad essere parchi
il superfluo lasciamolo a chi
ne ha veramente bisogno
non esageriamo con il tutto dovuto
facciamo in modo che
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Siamo naufraghi alla deriva
spinti dalle onde di uno tzunami
ci aggrappiamo ai rottami delle barche
ormai in frantumi.
Siamo naufraghi alla deriva
spinti dalla forza della natura
arranchiamo per le strade deserte
ci nascondiamo dietro una
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La mia terra è lontana,
il mio canto evapora
col respiro del vento.
Son partito di notte
dietro di me ho lasciato
la paura e il tormento
ho camminato tanto
fino a fermare il tempo.
Terrore dentro gli occhi
per chi non sa nuotare
siamo in
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Sono passati già settecent’anni
da quando è con le stelle il sommo Dante,
ed assiso com’è sopra alti scranni,
è vivo in noi il suo cuore in ogni istante.
Col suo talento innato e senza inganni
di nostra lingua è padre sì elegante,
che vive e
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Ahi, piaga di daga d’odio impregnata;
balsamo alcuno a lenire
i lembi sfibrati della promessa
di una vita libera svanita.
Libertà dalla catena materiale
quasi
dell’assenso sciolto da senso,
nodo stretto al sopravvivere.
Implicare nel riscatto
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Facciamo degli incontri, per le strade,
con persone abbastanza conosciute,
e parliamo di cose risapute,
dando di noi notizie alquanto rade.
Però, se alcune rare volte accade
di citar delle frasi contenute
dentro qualche buon libro,
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 | Sono qui all’ospedale
nel reparto del virus letale.
Molti vengon chiusi nelle bare
con gli stessi abiti,
senza carezze e abbracci
delle persone care.
Son solo nel mio letto e penso
a questo virus che ci fa
morire senza abbracci,
ma guardiamoci
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Dove la memoria finisce
nulla la si può aggiustare.
E’ la vita che inciampa.
Ora il tempo è un filo
non più una traccia,
solo una luce esangue,
un pretesto distratto dal tempo
resta chiuso nel pugno della mano.
Si svestono i ricordi,
si scansano
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 | Qualcuno verrà fuori - e presto mi auguro -
che vada in Africa
ad impegnarsi con Masai e Mursi...
uno che vada lì per aiutarli
(a vaccinarli e non a derubarli)
un tizio refrattario
che sopporti i non pochi sputi e insulti.
Se dovesse morirci
poi
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| Difficoltà in un mondo
che progredisce sempre di più
lasciando a piedi chi nell’età avanza
figli nipoti s’ingegnano affinché
possano alleviare problemi
supporto diventato indispensabile
piccole beghe sono insormontabili
quando il non riuscire
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L’esperienza,
è fatta di lacrime e sangue .
Ci sarà sempre
chi pensa
che abbia il potere
di cambiar le cose.
Il mondo, eterno bambino,
per egoismo non diventa adulto,
tutto procede,
l’unico evoluto è il ladro
che ti rende povero .
Da
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Ad anni amorfi il tempo professò l’inganno,
un via vai ad intonar futili parole,
essenza a svanir anni di gloria,
e fu notte ad avanzar sul giorno,
oasi verdi a divenir sterpaglia rinsecchita.
Vecchiaia!
Foresta a disboscar di clorofilla,
anime ad
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Sembra proprio che anche quest’anno
debba passare come ponte sospeso
essendo in bilico
costretti a guardare il futuro
con un occhio di riguardo
senza lasciarsi intimorire
speranza una parola insignificante
non riesce ad approdare
tutto
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Incrocio di persone.
Incrocio di colori.
Incrocio di storie.
Ognuna da raccontare.
Non abbiamo tempo per ascoltare.
Eppure sono storie
meritevoli di ascolto
Storie belle.
Storie tristi.
Scritte sul viso di chi passa.
Sono lì da leggere.
Storie
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Strappati alla vita, all’amore alla gloria,
anime cosparse di polvere da sparo,
due gocce d’acqua cadute nel vuoto,
drappo Italiano a coprir le bare.
Uomo, marito e padre,
cuore umano d’amor esemplare,
avvinto dalla vita fin divenir eroe di
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Non fu solo quel peccato
del "raccolto della mela"
in quell’albero dannato
Eva vide quel che c’era:
un serpente preparato
più potente del Signore...
ma quel dì fu castigato
ogn’umano al dolore.
Anche l’era più moderna
si propone
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Sorge l’antica Lupiae tra due mari
con chiese e con palazzi senza pari,
nel bel Salento orgoglio e patrimonio
tra l’adriatico mare e quello ionio.
Magnifico vestito ha il suo barocco
di fregi variopinti inghirlandato,
con merletti dal
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Dentro bagni chimici
l’hanno violentata
tenerissima età
a terra martoriata!
Nei cimiteri dormito
sentendosi più al sicuro
bimbi d’un campo incenerito
profughi dal cielo oscuro.
Senz’acqua e igiene
"Moria" campo infernale
liberi schiavi scevre
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La giovinezza dentro vecchie foto
i passi che si perdono lontani
io scompagnato vago nella stanza
col cielo che controlla la mattanza.
Il bricco dal caffè a far la dieta
il letto sempre pronto e ben disteso
la voglia di fuggire e di
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Anche oggi
È uguale a ieri
Nessuna novità
Nessun incontro
Nessun gioco
Nessuna vita
Anche oggi
Vive la regola delle manette
L’obbligo al mutismo e rassegnazione
Nessuna vita
Perderemo anche il sorriso
Senza accorgerci
Che ci sarà
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Da poco nata
sei mesi appena
t’hanno violentata
scevra pena!
Arma di guerra
brutal perpetrata
violenza maligna
ancor più usata.
Forze governative
mostruose atrocità
strategie afflittive
vergogna d’umanità!
Grida Save The Children
strazio
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Ha Napoli pesante palla al piede:
è la presenza di quei discendenti
dei Lazzaroni, di chi un tempo diede
problemi alla città molto frequenti.
Fiera e ordinata era la città
nel Duecento, e pur sotto Federico,
quando era essa piccola
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Sospesi nel vuoto, incredulità vivente
scoprire cos’è la guerra della solitudine
osservando le mute stanze al cor colpente
con lacrime a scendere copiose e udire
il suono rimbombante d’un pendolo
nell’oblio più assoluto a volte avvilente.
Come un
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Esanime fino a non respirar
la vita terrena stai per lasciar.
Ceruleo il tuo color,
non basta più solo l’amor,
a salvarti occor il vermiglio tesor.
Rosse le gocce,
veloci i rivoli,
entro le vene
lo senti penetrar,
lentamente ti senti
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Un acre sapore metallico,
aspro, un vero disastro
che incastro col rossastro
colore del sangue.
Un lembo tra le pareti rinsecchisce.
Il suo profilo affilato. Attendevo.
Si attizzano i miei pensieri in fiamma
mi ristringo e la forma del mio
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Esistono ancora posti solitari
dove la montagna a strapiombo
si tuffa dentro il mare?
Dove si sta in silenzio a contemplare
la vita sulle ali dei gabbiani
a sfiorare le onde e la nostra fantasia
l’attimo che dura eterno
la commozione per un alito
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Siamo in balia dei pregiudizi
il cuore è accecato dall’ira
ballando tra le onde dell’odio
potrà restare solo polvere.
La mente coltiva dissenso
sono sparite le emozioni
il cielo è diventato plumbeo
il sorriso del sole è pallido.
Son venti
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I loro corpi sono avvitati
alle braccia,
con terrore osservano
quel poco che gli rimane
e, la fine si avvicina.
Bagnati di lacrime
senza fiato chiedono:
perché
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7890 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 271 al n° 300.
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