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Le 7982 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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 | Permeante
l’anima mia
percorre le desolate pertinenze
dell’esposto nulla
fagocitandone l’intime sofferenze
asperse lungo quei lastricati di buone intenzioni
ove non s’ode passo e non palesa orma
Mutacico
lo sguardo mio riflette in addolorati
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| Veloce corre il treno sui binari
della mente da fretta attanagliata
per andare non so dove né perchè
in un andirivieni di domande.
Ma se m'affaccio per guardare il mare
vedo di migranti un fluttuar di barche
e le vite che annaspano
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| Spergiura la risacca
un riflesso prigioniero
d'abisso.
Estrema è l'intesa
del limitare in catene
vastità.
Di dighe ed ormeggi
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Lascia cadere il velo,
ragazza di Kabul,
e la tua freschezza
mostra a chi passa.
Le morbide linee,
l'alba della pelle,
il fiore purpureo delle labbra.
Lascialo cadere
insieme con le altre,
senza timori,
ché una rosa non
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| Mavec |
11/10/2013 18:24| 787 |
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Appena prima di dissetarmi d'aria
avrò posato il mio viso sereno
sul dorso della tua mano scura.
Circondato di giorno,
lieve il passo sull'erta vita
perché vita non tronchi.
D'esser passato lieto ricorderò
nei miei
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attendo solo
in questo fango nero
è sempre notte (D)
Io vi attendo ancora, intatto nella terra
malato di vergogna senza una risposta,
è febbre di deserto spazzato via dal male
col gelo che mi assale quando viene sera
Qui non ci
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 | Petali di margherita
soffiati via dal vento
si consumano i giorni
nella ricerca smaniosa
d’un ago in un pagliaio.
Come oro prezioso
il suo possesso è ambito da tutti
ma più si cerca più sfugge.
Inaspettatamente sfiora la
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| Barba stabilita, taci:
volto avido di alibi e sonno
con orecchie sapute e occhi
in pienezza di nebbia. Taci
e ascolta il voltarsi
di agili capelli e di paroleluce
che in svelta eco a dire:
" io c'entro e di là pane e
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Lia |
09/10/2013 21:13| 2996 |
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 | Urlava forte quella sera
di primavera
la furia del vento
tra frondosi e giovani rami, strapazzandoli.
S’udiva un sordo lamento,
come vagiti di uccellini,
al nido strappati.
Via erano volati
senz’ali.
Urla in silenzio
al vento
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| Ama e ridi,
Gioisci, la grazia scende dal cielo,
Una tonalità di colori sfuocati
Si arrende all'evidenza
Dei tuoi sospiri.
Le loro parole, sagge
Ti avvolgono in bozzoli filamentosi
Scolpendoti un mondo rosa necessario
Scolpendoti un
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Nate non sempre tra la considerazione
ignare anime giunte a popolar
un continuo caos...
Petali neri di iniquità spacciati
da tutori dal sorriso persuaso.
Pensieri leali sull'ellisse della vita,
osteggiati da spinose siepi
dove l'alba
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Ecco. Ci enunciamo. Siamo liberi.
Induciamo scompiglio al cuore.
Per questa sete.
Tra gli spiragli delle intese.
Verso quel luogo. Dove. Non si nasconde il sentimento.
E, il clandestino patriota.
Fedele. All'umana risorsa.
Del libero
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Sarò colui che ha lasciato nuotare
solo forse un semplice vetro
avente fattezze di bottiglia
impuro sale di ferro
seccato dall'abbondanza
sparso negli elementi
libero di vagare soffiando
e della lenta assidua corsa
tra gloriose
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La domenica melassa
ammassa per la massa,
storia intensa e densa
che lo schermo incensa.
Annunciata gran voce
è oggi l'icona che piace
penetrante costume
assomiglia al pattume.
L'incantesimo in atto
allarmante dato di fatto
se questo
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Ero pronto a tenderti la mano
qui, davanti al molo scrutavo l’orizzonte
con lo sguardo perso, lontano...
Poi mi han detto che non saresti più arrivato
troppo era il mare, e il tempo oramai è passato
Chissà se hai
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Letto di fiume fanciullo,
di costituzione esile,
scarna.
Danza leggiadra di linee di biro,
scrive,
su puzzle di carta d'uomo arlecchino,
parole di mare che strappan confini costrutti.
Setose radici d'ulivo,
aghi insonni in incubi di
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 | Lampedusa, nobel per la pace
meta del sogno americano,
in Italia, per molti Africani
che chiedono a te politico asilo
come un uomo
che giunge da inferno lontano
per tornar bimbo gentile.
Lampedusa,
isola nel profondo blu
per i tanti
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Tradito ogni attimo
celò il dolore
in un ipocrita e acre sorriso
affogando nella solitudine
vestito di niente.
Con forza il piovasco
gli sferzò la pelle
e pur se cosi breve
fu tormentò per il cuore e l'anima
già
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Uomini
subiscon l'andare
di stereotipi e modelli
che importa se falsi sporchi o corrotti
se della vita
dal nascere al morire
del lor tempo son padroni
del rispetto dell'amore della pietà
dell'umiltà della povertà
sui
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 | Noi siamo il popolo
che crede ciecamente
e a volte anche chi mente
noi siamo anime sincere
che sperano in un domani
sereno e civile
fatto di verità e impegno
Noi siamo adesso...
un popolo confuso e anche stanco
vogliamo credere
ma
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 | E non c’è consolazione
per il pianto dei mortali,
speranze affogate
in un oceano di lacrime.
Tante anime invisibili
nel buio della notte
bruciano nel fuoco dell’indifferenza.
Eppure il miraggio
era a poca distanza
dall’illusione di
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Sogni custoditi in un cassetto
sin dalla più tenera età
si ritrovano a scontrar
con le ingiustizie
di un’insana società
che impedendone
la realizzazione,
viola il diritto al raggiungimento
della anelata felicità.
Catene, corde, lacci
barriere
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Esala il vento
nel diritto sacro del respiro
verso agitate nebbie
speranze cucite coi miraggi
solcando a braccia gorghi disperati
Chi pagherà per primo
essere sordi
e ciechi
del tempo che si sciupa spigolando molliche
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Schiusi le braccia a quel corpo
che pian piano ritrovò la sua forza
nei giorni che passò
a frantumare ricordi di dolore
sfogliò con cura
le sue dimenticanze
e come per incanto
la vita non fu più un peso
ma un
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Non c'è confine nel cielo,
nella terra, nell'acqua,
nell'aria, non vedo barriera.
Siamo tutti padroni del mondo
e nulla ci appartiene, solo i numeri
distesi sulla battigia, uno, due, tre,
e via via, così ordinati, così
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In quest'autunno che prende corpo
lacerati pensieri sotto il sole
riportano in auge il solito inciampo,
grave la soma del dubbio sale:
tu umile viandante senza tempo
lasciato a subire gli umori del vezzo irreale.
Ti laceri le vesti in atti
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Libero volavo
nei miei infantili sogni
tra immacolate cime
spazi immensi
e nell'azzurro cielo
alla ricerca di te
ultima mia Dea.
T'ho cercata
tra le dune
di deserti infuocati
dove il sole
bruciava la mia pelle.
E tu
torre d'avorio
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S'annuncia l'interesse del paese
ritornello senza sorprese,
l'esorcismo della catastrofe
che ispira polemiche strofe.
La macchina tritura risorse
e vuote restano le casse
la soluzione è sempre quella
moneta dalle tasche spilla.
Ai soliti
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 | Non toccavano suolo
i piedi di un cuore gonfio di speranze
Con l'incedere deciso
varcavi soglie
di sogni senza ostacoli
Sui banchi di scuola
lasciavi incertezze fanciulle
spiegando vele
al vento di progetti adulti
Furono le tempeste della
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Se di nord e sud parli
e di destra e sinistra;
se l'Est all'Ovest raffronti
ed al Corano il Vangelo opponi;
se dividi le zone in rosse e nere
e se al nero il bianco contrapponi;
se uno giudichi cattivo
e l'altro buono
e superiore alla donna
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| Mavec |
02/10/2013 18:24| 700 |
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Volto smarrito
scavato tra due occhi luccicanti e vivi
fieri nel mostrare ciò che eri.
Vestiti stropicciati, capelli arruffati
barba incolta a rappresentare la tua scelta
figura trasandata in un angolo di strada.
Invisibile lamento senza
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7982 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3391 al n° 3420.
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