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Le 7983 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Spesso analfabeti, scrittori
scrivevano ogni anno il loro libro
con l’aratro su pagine di terra
racconti sempre uguali
di pane amaro e famiglia
ogni riga sudore e stenti
tutto in bella copia asciugata al sole
Tra sinfonie d’allodole
lenti i
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Negli sguardi riarsi di false illusioni
flebili scie di passaggi d’acqua
a colmare i vuoti a perdere
di deserti esistenziali
moltitudini di corpi accatastati
sotto rigide coperte di cartone
torce umane a rischiarare
i buchi neri del potere
nuove
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Nessuno percepiva nell’ aria
una macabra danza nelle strade passare
L’espansione totalitaria del nulla
era la causa nelle mani del solo potere
Ci fu il tempo in cui credevo possibile
migliorare questo mondo
Ora non saprei dire
se era
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e. provo immensa pietà,
per la sconvolgente verità,
di uomini costretti all'ultimo passo,
per leggi costruite da poveri inetti,
per costrizioni fatte da grandi imbroglioni
per ogni cosa buona fatta solo per loro, e
irrefrenabile
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Vaghi
per lunghi corridoi azzurri
quasi a rimpiazzare
il chiarore di un cielo
che gli occhi spenti e lontani
dalla logora tua vita
non vedranno più.
Cupa e confusa la tua mente
rincorre
tra le vie di un mondo immaginario
il suo soffio
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Raramente un tempo i contadini
andavano dal fotografo
a chiedere una -tale e quale-
ovvero una foto
e quando costretti da legalità
si mettevano in posa
stravolti a tal punto
che non parevano se stessi,
stiracchiavano le ossa
rastrellavano
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occhi spalancati sui pixel
fanno lo spelling del dolore
nutrendo lingue
pungenti come spilli
umane miserie
avidamente deglutite
lentamente digerite
- voyeurismo... -
alienante spettacolo
per orgasmiche menti
vuote di qualunque
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Solitudini globali
vuoti esistenziali
che s'inseguono
da un continente all'altro
voci- non voci
segni neri nello spazio bianco
d’uno schermo che ti restituisce
il cibernetico vuoto d'uno specchio
dentro una cornice.
Sempre la stessa.
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 | Il tempo ignora d’umani prodighi al dono,
ma forse, ancora, la Fonte l’attende.
Per gorghi, il perdono, s’affaccia,
a costoro, c’avulsi, s’accingono.
Stormi di baluardi s’arrendono all’are,
ove, ad attenderli, antichi ricordi.
Profusi
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| Foreste diradate
cervi allo sbando,
farfalle cercano
nuove orchidee
Territori lunari
insetti astronave
trappole a schiaffi
Laghi essiccati
riflessi segnaletici
deserti rastrellati
Pascoli bruciati
sotto serre di stoffa
in
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 | Sei ormai tra le tue viole e le tue rose
dentro il sogno di esser sposa tra le spose,
non più imperante è il nero e la malinconia
nel fumo che dal fuoco sale in alto in questa via.
Fu in una notte fredda in cui tornò
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 | Gli operai esistono ancora
li vedi la mattina
sul ciglio della strada
incolonnati
vanno
dopo il caffè al bar
della stazione che aspetta il suo treno
vanno
da qualche parte
senza tuta blu
vestiti casual
non ci sono più le
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Non manca la pazienza
siamo diventati bravi
omini in colonna
senza riporto
allineati a testa bassa
come birilli senza base
le braccia allargate
ad aspettare d'essere
sbattuti fuori
per gioco scorretto
senza aver mai bluffato
tutti ormai
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 | Contavo i passi
verso quei muri accesi
di finestre piene
oltre i divieti.
Armato e incredulo
ad ogni ritorno soffrivo di spalle
guardando me stesso
giovane spreco.
Verde alzabandiera
fantasma dell’esercito
un prigioniero
catturato dalla
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 | Nell’immenso cielo
stelle piangono
lacrime amare
per la terra che suda
sangue
Uomo
tu fai la guerra
per un pezzo di terra.
Noi siamo della terra,
e allora...
a che serve la guerra?
Gesù lo ha predicato
"Amatevi l’un l’altro,
andate tutti
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Sempre più represso
in derive di miseria
il popolo trafelato,
mentre il condottiero di retorica
in sermoni arringa la folla,
latita
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Sul libro delle vite altrui
ognuno ha un capitolo,
forse un verso,
almeno una parola.
Le pagine più lise,
le prime e le più lette
per forza del tempo scolorano.
Sbiadiscono le gioie
flebili si fanno le lotte
gli intrecci si
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Possibil’è
che non vediate
questo nero rivolo di sangue
lungo cento passi?
Scorso e mai rimosso.
Scorso e mai unito al mare.
Ancor meno
i metri che passano
fra coraggio
e convenienza.
Solo una lenta lumaca
decora umida
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 | E vedo il tuo volto felice,
mentre col sole giocavi a prendere
le stringe delle scarpe. D'altronde
cosa può pensare un gatto in un appartamento
chiuso? Non sa cosa c'è là sopra,
e non gli importa. Non sa se c'è
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 | Piano mi muovo nel nulla che regna
creato ad arte per gli uomini in cammino.
Tra istinti bassi e disperazione mi faccio strada
stringendo forte il pugno...
Abbraccio il dolore dei caduti in guerra,
mi raccolgo e prego sforzandomi di comprendere
il
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Fugaci sguardi dal mondo,
su occhi smarriti
di bambini, come d'antilopi,
intensi
quanto l'atavica fame,
d'un mondo ciarlatano
ignari,
inconsapevoli fiori,
tra miseria sbocciati,
costretti in un'attesa
che pochi cambiamenti
arreca,
mentre,
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Tutta la notte sentii
cani cinguettare
canarini muggire
asini abbaiare
pecore ululare
gatti belare
capre nitrire
mia moglie starnazzare
mia suocera ringhiare
Al mattino la testa pesava un quintale
ma lucido inforcai gli occhiali e lessi
sulla
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Fu l'eccezione
che permise all'uomo
d'avere la ragione in quel d'essenza
tra la diversa natura degli animali.
Ma non per tutti fu cosi
vedi il comportamento
di alcuni esseri malvagi
privi d'ogni sentimento
senza poesia nell'anima
senza
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Cercami
nelle astuzie di una volpe
tra la furbizia della gente
Plasmami e plagiami
guardando d'idiota il volto
Stringimi in un qualunque
d'intercalare il verbo
e d'impettito slancio abbracciami
dove "buono" è sapore
in
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| Veitla |
08/05/2012 21:45 | 1751 |
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 | Gesù prese una scorciatoia
[ come Dio s'è moltiplicato
e glorificato qui da noi ]
ma vide inariditi i cuori
dopo le gentili moine,
e decise strade diverse
con l'amico Ganesh beveva birra al bar
senza osservare più la
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| EnzoL |
08/05/2012 20:35 | 2493 |
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| Cielo grigio
come polvere da sparo.
Occhi vacui strisciano
lungo i muri.
Fermare il tempo che non si arresta
e resta il fremito
d'un giorno che già muore.
Schianta la rabbia
il cuore
che non frena,
pur se cerca mani
occupate a
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| Voglio credere
che questo mondo impazzito
ch’io lascio disperato
si prenda cura delle persone
che in fondo io ho amato
non giudicate
Signori che rimarcate
La mia fuga
Come mia debolezza
Per quello che sembra
solo un gesto
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 | Se salirà alla gola
il rimpianto,
ti toglierà il respiro
la solitudine,
se la nostalgia
vincerà
e sarai lontano,
se avrai paura
e tremeranno i polsi,
se tutto ti escluderà
e nemica sarà la vita,
chiudi gli
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 | Perché Giovanni c'era nato,
perché Giovanni ci giocava,
perché Giovanni ci viveva,
perché Giovanni ci credeva,
perché Giovanni l'amava...
e... l'amava, davvero.
Questa terra verde,
questa terra sole,
questa
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| sputo d'uomo
riverso di occhi
feriti d'una spina
infetta di memoria
succhiata d'albe
uccise di domani
tu
morto che cammina
colato d'una pietà
innamorata d'uomo
tu
rantolo d'un istante
impazzito di sospiri
inalati d'una
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| Qui giace Don Santo Lo Piombo
-mentre passeggiavo
distratto a taliare una bella figliola
incautamente finii contro un proiettile
sparato da un picciotto fetuso
-nello scontro il proiettile ebbe la peggio
s’ammaccò e m’ammaccai pure io
e si
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7983 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4321 al n° 4350.
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