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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Le 7983 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Li ho visti, strisciare furtivi a fianco di zoccole unte
sotto umide arcate, inanimati imballi di carne prendere forma,
senza radici, senza origini e senza mete, dentro cartoni
desueti del consumismo vestire la notte cellophanata.
Nel denso vapore
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è africa bianca
questa giungla...
una borsa griffata
una porta senza entrata
e un vecchio che sbilenca
sulle tettoie di un palazzo,
...accorda se stesso
accoltellandosi con una ciabatta
-manifesto e sgomento-
la strada si
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Son gli eterni bambini
conficcati dalla sorte in un corpo qualunque,
gettati nel tempo senza un disegno, né un destino.
Sono i figli di un dio minore,
quelli che nessuno vuole, quelli che fanno
ma che fanno male,
quelli che sanno di non
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Tra loro si difendono, i peggiori:
sono contrari ad ogni cambiamento
che porti a migliorare quei lavori
andando certe volte controvento.
Difendono ciò che fu conquistato
tanti anni prima con ben poco sforzo,
pensando che per sempre sia
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Siamo uomini
con maschere di cera
adagiate sul viso
che cadono via
ogni notte
spaccandosi
in mille mute verità.
Siamo uomini
che si rivelano
al mondo
sotto bandiere arcobaleno,
che si nascondono
tra le bugie e anonimato
sotto
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Calli sul pensiero amorfo
dei luridi inani gladiatori
dal sol levante
all'iniquo tramonto confino.
Perdenti di turno
sulle falde brutali di pugni ignoti
adornano il salvabile,
collaborano in strazi
sulle panchine del riverbero
attenti al
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tre miliardi
di ore spezzate
di ore perdute
di ore angosciate,
dipinte,
su volti smunti,
riflesse su malinconici occhi,
e mani callose,
queste intrepide mani
bramose di fare,
tormentati orpelli e
inerti e
vuote
serrano in
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Anni
pietre al collo
a pensieri incerti
tra approdi pirati
e abissi d’anima
Palline sventrate
da catene
rosario del tempo
Spiedi di stagioni
cotti su pensieri
arroventati
da dolori
Lenze di parole
spezzate
all’amo dei sogni
Monete
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Travolti e sommersi
da natura liquida,
primigenia vita maltrattata,
da scarti di vita pur liquidi
infamata.
Verbi
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Disastro
Sei ancora quello dello smog e dell'inquinamento,
guerriero contro la Natura
e nulla ti convince che l'egoismo umano
è il nemico dell'ambiente che ti allieta.
Naufragi di nafta
oli galleggianti sulla cresta, un tempo
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E' nel progresso che avanza
il germe d'una progressiva disumanizzazione
o è solo il regredire del rispetto
verso il creato che ci accoglie?
Senza memoria del tempo
nè premura e rigurdo per l'avvenire
rimaniamo assorti nel
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Va sempre più veloce
il treno che corre
solo fulminei lampi
agli attoniti sguardi
giorno dopo giorno
tutto si trasforma
la spinta globale
tutto deforma
ogni ragione soccombe
all'infinita salita
fili sempre più tesi
per marionette
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Colmo di pensieri funesti
scatena il cielo
le sue lacrime di sangue
sulla terra che rispettata
più non è
Il fiume si gonfia
stanco e rabbioso
dona orgoglioso
acqua e fango alla città
Desolante quel fiume di auto
di putrido
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Fuoco di vento
passa sul passo di Gradiva
che il suo marmo non brucia
che la sua veste non scopra
la cenere degli innamorati
Vento d’acqua
quando la favola s’avvera
chi dirà al bambino
che sarà il tuo soffio di lupo
a far volare
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| Masai |
13/11/2011 19:43| 1327|  |
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Cemento,
lastre pesanti
creano sgomento.
E' grigio il suo colore
sopprime ogni candore.
E nel solletico
dell'acqua piovana
tutto il cordoglio
di una speranza ormai vana.
A rosicchiar radici,
cinica,
corrode la morsa
e nel diluvio
accellera
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Ti lascio un’eredità difficile
figlio mio
Una terra arida
rivestita di pattume
dove un tempo lontano
fiori e prati
giacevano inconsapevoli
Monti rivestiti di bianco
incapaci di trattenere
la natura
perché l’uomo
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Non morirai questa notte
Lei inquietante e bella
ha altro da fare
non affogherà la Sua solitudine
tra un drink e l'altro
no, non morirai questa notte
l'orologio della tua vita
funzionerà ancora
Lei inquietante e bella
Ti
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 | Sulla nostra pelle
son passati anni tremendi.
Dai primi giuramenti
del fare cambiamenti,
ai giorni tristi e bui
dei veri fallimenti.
L’uomo non s’arrende
e scuote i sentimenti,
di un popolo sconfitto
dal proprio intendimento.
Affari
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| Il ticchettìo della pioggia
accerezza le pietre di mattino,
via via s'intensifica,
e rode l'asfalto di ogni cammino.
Le onde del mare
regalano conchiglie di perle
che si riprendono con uno tsunami,
mandando il mondo in crisi.
Il vento
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Una volta
nelle anse di quel fiume
c'era l'erba
che rigogliosa cresceva
nella luce del sole
e gli uccelli
che saltellavano sulla riva
animavano la campagna
coi loro canti
ma ora c'è fango
solitudine e morte:
è lo spirito
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Un giorno
il sole si spegnerà
lentamente all’orizzonte,
sotto lo sguardo attonito
di un bambino appena nato
che non vedrà mai più
gli occhi ridenti della madre.
Un giorno
il sole si spegnerà
lentamente anche nei
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 | Nell’annichilito sguardo della terra
l’Adamo di fango cerca il suo ritorno
marca il territorio, con schizzi radioattivi
su alberi di cemento.
All’orizzonte deserti nuovi, e agonia di ali.
Così brucia il verde.
Nebbia taciturna,
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| Tira coca il ministro
delle urla
tira cocaina
e guarda le ragazze
che ballano sul tavolo
del re delle menzogne.
Il re sdraiato e nudo
ha perso
il sorriso
ed è cadente la sua pelle
di sangue umano
alimentato.
Ragazzine in
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 | Impetuosa è la corrente
di questo fiume
che spinge verso il mare dell'oblio
anime
volate via, senza scampo
inghiottite dall'umana incoscienza.
Piove e tira vento
imperversa la bufera
semina morte e pianto
si ribella la natura
a
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Sforano
di quel squarciar
di scudo con l'abuso
e trapassano ferendo
i letali ardori...
Precipitano cospicue
le acque
dall'acido sentore
ad arricchir
torrenti di timore...
tracimano quegli argini
di fango e di terrore...
Naufraga
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| Vivì |
13/11/2011 07:10 | 3774|  |
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In parlamento
sacrestia numismatica
mistici pastori
salvano agnelli dal lupo
e scortati
da politici religiosi
li preparano
sacrificali
a Pasquali abbacchi
Nuovo governo ambientalista
vara ferree regole
su cromate graticole
e fossile
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Quando girando diatonico
.
dissuono
-
riverberando vibrazioni febbrili,
-
eruzioni sensoriali
-
recitano
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Akim |
13/11/2011 01:30| 2425|  |
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E' un rotolare d'umori storti
e di perplessità in sobbalzo
mentre la storia si rifugia
in volontà di scambi
tra tasche e sogni scalzi:
estendere soglie di basse porte
scandire passi così prossimi
al deserto d'angoli e
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Lia |
12/11/2011 20:19 | 2367 |
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 | Dentro un’esauribile sete
di progresso
implacabile l’acqua
si gonfia, s’agita
tocca la terra
ferma il tempo,
sotto un cielo
che brilla nero
un mondo a tutto tondo
piano piano
va a fondo.
Nell’aria
la furia ha fretta
è
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| C'era la strada
che al campo saliva,
aveva le pendenze
e nel piccolo stagno
l'acqua si fermava
e lì si abbeveravano
animali ed alberi.
L'uomo teneva l'ordine.
Ora passano su quella strada,
che non sembra più quella,
il
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Appallottolo carta
la cestino nel tempo
oscuro
d’un cappello straniero
recalcitrante
sfida l’innocenza
si solleva
gesticolando
affabulo agonie represse
di stazioni mendicanti
sotto l’ombrello della castità
carità a
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7983 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4831 al n° 4860.
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