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Le 7989 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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 | Il giorno è morto,
la folla si accalca,
il vento caldo soffia
sugli esili corpi dei soldati,
gendarmi di un tempo minaccioso.
Sulla terra rossa
il fuoco brucia la vita,
mentre la misericordia
esala l'ultimo respiro
sul rogo del delirio.
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 | Colori aggrovigliati
al ritmo di flauti e tamburi
canti di uomini, donne
bambini.
Danzano veloci
lì sotto il sole
delle verdi Ande.
Frenesia intrisa
d' antiche leggende
impresse nei templi millenari.
E' la febbre
delle antiche
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 | I suoni del mondo
vibrano
su corde d'orchestra,
breve scenario
d'ultracorpi
lanciano un appello,
di polvere
il suolo
che li accoglie.
E i suoni
infrangono una promessa,
s'appiattiscono
a terra
senza eco.
Il silenzio copre il
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del muto vociare
si ode nel vento
un desiderio di libertà
negli occhi e nella gola
polvere fitta
figlia di speranza di salvezza
s'avventa lo stormo
su un cielo terzo
disegnando brandelli di pace
un boato assordante,
un'aria
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 | ''Dio è morto sui campi di sterminio''
cantava una canzone di qualche tempo fa.
Gli uomini non cambiano
dalla lettiga d'oro alle limousin
le due eterne fazioni
straricchi e poveri.
Ha inventato le classi sociali
per avere per sé
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Confusa la mente,
in subbuglio l'anima,
troppo forte
pulsa il cuore
Siamo in guerra
Agitato mediterraneo
spettatore di guerre
e sangue
mare nostrum,
ove anime del passato
gridan il loro canto
di morte
Il perigeo lunare
ho
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Le colline tacciono...
La nebbia copre il silenzio
di questa terra che bagnata dal pianto
e sudore, lotta a mani nude...
Figli... o figli di queste vite
nate nella pioggia...
Tornate ancora a respirare
i giorni, nelle stanze illuminate
dai
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Ricami profumati di lavanda
per il kimono della festa nuziale.
Sogni profumati di neonato
chiusi in un cassetto
infecondo.
Soltanto assi di legno
in balia del mare.
Sogno infranto
in quel cassetto,
onde orlate di chicchi di riso.
In quel
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In mezzo una storia finita
e nel tempo impiccato al campanile
due opzioni che la primavera tentenna,
riparare la doccia e lavarmi
d'ogni tua carezza di ieri
e subire frode d'un idraulico
o rapina concordata in clinica privata
controparte a
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tu guerra ...
che della morte viscerale
sei l'asfittica compagna
dell'odio la purulenta ragione
desueto l'amore tra le vesti sgualcite
dell'uomo insita malattia mentale
demoniaco mendace antidoto
croste sanguinolenti
della sua eterna
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 | Silente silenzio
e d'improvviso
fugge il mare.
Scappa via,
sempre più lontano,
sempre più deciso, ma
adesso vuol tornare
in patria,
sempre più vicino,
sempre più furioso.
Spazza via ogni cosa,
spezza mille vite,
ma
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 | L 'umanità piange l'ennesimo misfatto
la natura non perdona
la sua mano crudele
un'isola martoriata da terremoti e dal mare
nel silenzio di un popolo
che guarda la sua gente morire.
Esplosioni nucleari inquinamenti radioattivi
zone
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 | Tra bollicine di reazioni atomiche
che respiriamo nostro malgrado.
Tra monnezza e amianto che ingoiamo in particole nel sud del paese,
con le tasche vuote per quadrare il cerchio della botte dello stato,
andiamo avanti trascinandoci nella tiri tera
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Nessun solo ama restare
che sia uomo oppure cane
ma con chi un po' gli somiglia
s'accompagna e si consiglia.
E coi mezzi che oggi abbiamo
è davvero molto raro
che si manchi un buon rapporto
in un modo oppur un altro.
Venne un giorno
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Volpi, lupi, iene, sciacalli
felici vanno promiscui a nozze
con vacche, pecore, galline, conigli
-sgomenti i macellai
fanno harakiri
Dal cielo
San Francesco sconcertato dice
mah! di buono c'è un giorno di riposo
e sollievo ai martoriati
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 | Occhi tristi
testa bassa
la coda tra le gambe
ed un guaito malinconico.
I morsi della fame
le malattie mangiano la pelle
le lacrime bruciano
ferite aperte.
A volte si mettono volutamente
al centro della strada
seduti sull'asfalto
ad aspettare
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 | Dentro scatole dipinte
coi colori del mare
un mondo che spinge
sul vento in tempesta
segnando un tramonto
che piange la riva
e un gabbiano volare
dal nido lontano.
Fiammeggia l'inverno
tra deserti di folla
cercando un abbraccio
che si
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Noi arenati
come sassi
all'uranio
noi resti,
dal mare
assegnati alla terra
identità limate
malate di solitudine
in un mondo al crepuscolo
atomi scissi
in scorie radioattive.
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Bicchieri di carta
mascherina
guanti
Così ti umiliarono
Quando i tuoi occhi si spensero
tolsero dignità alla tua morte,
buttarono materasso
e cuscino
te ne andasti
con una mela cotta sul comodino
una flebo al braccio
e con
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Abbraccerò il tuo destino
plasmando il mio,
imparerò leggi che ignoro
per poterti amare,
comprendere quel tuo
silenzioso mondo
i cui colori
solo tu li puoi ammirare
Non resterò a guardare,
penetrerò in
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Sol levante
hai piegato il capo
sotto metri d'acqua
il tuo cuore spezzato,
tu che fosti ciliegio,
samurai d'onore,
popolo dignitoso
in creativo ardore,
cosa vedesti
nel fremito della terra
mani nude inermi
che furono stella?!
Cosa senti
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Notte sveglia
Preda, curiosità
Non è che sia una veglia
Né una necessità
Solo s'è fatto tardi
Nel ritornar bambino
Spillare nuovi tarli
Cercare del buon vino
Godo di nuovi amori
Spenti nella giornata
Gusto le
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Dove siete carezze di madre?
Calano sozzure dal cielo,
pigolano i camini
e ribolle
la vergine infreddolita.
Un'eremitaggio...
fa il fumo con le nuvole
- idolo del cielo stesso
perché tutto viaggi in sintonia:
ciò che hai
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invidio
l'arroganza sfacciata
averla
sarebbe tutto una passeggiata
la faccia
come un sedere da poggiare
qui e là
sulle poltrone che piu convengono
invidio
quell'audacia di dirsi onesti
con abiti neri e pensieri funesti
quella
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Asini griffati agli ippodromi
e Signore coi binocoli
estasiate segano
labbra con lingue,
spazzole dialettali
Muli da parate
addobbati cronologici,
cianfrusaglie vidimate
in piazze da week and
carnevalate Cinesi
tarocchi d'impiegati
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 | Una voragine
di dolore
lacera la terra violentata
dall'uomo
Siamo su un filo
Fragile
si tende
nell'arco del tempo
L'abisso sta dominando
Madre Natura
Le tue braccia accoglienti
ci stanno lasciando
al nostro cieco
destino
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Perché stupido stupendo stupore
si avvale delle mia mani e
ride!
Innocente e severo,
con tono leggero,
...sussurra parole d'amore,
silenti e pungenti,
beffeggiano un Sole,
mentre legge il mare al tramonto
mostrando un bisogno
di
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Continuo a ingoiar polvere
che infida
s'insinua in me
senza chiedere permesso.
M'uccide.
In silenzio paga
la Città
il prezzo del progresso.
Nebbie di veleni
Fiamme danzanti
sputano fuochi
nel cielo
nero!
Nessun
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Il fascino delle Streghe,
la Luce dell'Intelligenza,
il seme della Ribellione.
Quale impareggiabile Dono
l'Avvenenza delle Donne!
Amore, Sensualità
e Lussuria
non sanno di peccato
Ma la diabolica
Attrazione
sottile ed
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 | In un'ora che non sapevo
dono di Dio al mondo
della terra nel grembo
apro gli occhi alla vita
Non ne gusto i colori
confusi
m' appaiono dietro il velo
scuro
che mi fu imposto
Mani m' afferrano
e lasciano segni
ma non di carezze
Aghi
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| Gridiamo, supplichiamo.
Gemiamo, noi viaggiatori erranti,
semidei esuli, rilegati tra nubi
e abiti di stoffa.
Illusi, imbracciammo
bottiglie, siringhe e rosari
lordi di terra e sangue,
per inoltrarci nell'inesprimibile.
Ma perdemmo solo il
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7989 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5701 al n° 5730.
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