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Le 5820 poesie in esclusiva dell'argomento "Spirituali"
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Serena mi è la festa
guardando lassù
i miei prati di stelle
e godo in cuor mio
e mi sento di essere
a spasso con Dio,
rasento una siepe
e cerco una pietra
per sedermi un po’
e che sia per due
che desiderano tanto
parlare da amici,
sì, aspetto
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lui figlio di poveri leggeva davanti ai sacerdoti la legge
il silenzio dei suoi occhi fissava l’anima caduca degli altri
filo di un corpo che spezzava il pane e beveva il vino nella notte dei poveri
Gesù vestito degli stracci dell’amore prendeva il
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Ho voglia di scrivere,
no, ho bisogno di scrivere,
ho disperato bisogno di scrivere
e ho un disperato bisogno di te, Gesù.
In questo momento non mi basta
sapere che ci sei, ho bisogno,
di sentire il tuo abbraccio
su tutto il corpo, ho bisogno,
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Un canto di gloria s’elevi
a te, Madonna del natio mio paese,
m’inchino e mi prostro
davanti a te,
fonte di benessere e saggezza
A te rivolgano ogni prece
i fidi fedeli astanti
fra le tue benedette mani
che han sostenuto il figlio di Dio
nel
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Un suono spirituale
tra mare e colline
solca gli orizzonti
retto da meccaniche
divine
laggiù c’è il porto
fonte di speranza
chi parte chi arriva
la fede in un’unica danza
mercantili traffici
sorvegliati da lanterna
mediterranei
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Io non lo so se tutti sono santi
se il bene si accatena ad ogni cuore
se il male fa a cazzotti con l’amore
e il tempo si dipana con i canti.
Io non lo so se i nani son giganti
se il rosso si combina con l’ardore
se il fuoco brucia intatto col
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Si, questa sera Dio mi ha parlato
nel momento che meno mi aspettavo.
Stavo male, a LUI non ho pensato,
nel mio dolore e la mia pena mi cullavo
Ma LUI mi parla in molti modi,
si vale di persone che io amo ...
la loro voce stringo forte e faccio
leggi

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Ogni uomo è all’altro fratello,
qualsiasi melodia ciascun cuore canti.
Prossimi o distanti,
vive nella Fratellanza l’umano incanto
del ritmo del gran Ritornello.
Ogn’or uniti seppur lontani,
nel contingente, nell’infinito e nel
leggi

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Quando il mondo
avrà per me esaurito il suo canto
guarderò verso il cielo
immenso e stupendo,
allora io vedrò Te mio Signore.
L’aria ambirò sfiorare
e sfidare il vento,
vorrò impormi sul tempo
per rendere fulmineo il mio moto
e
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 | O Signore,
tu hai donato a questo poeta
la leggerezza di giocare con le parole,
e la profondità di piangere con esse,
poiché il tuo volto trasfigurato
giace silenzioso di fronte a me,
nella quiete della tua presenza.
Nella tua casa umile, mi
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Risorgerai la vita
dalla morte,
come quando punge la pelle
al dolore dei nervi...
e arrivi repentino
a riversare
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Oltre i silenzi, là oltre
riposano stanchi oggi
i miei arditi pensieri
e non sogno, né parlo
ascolto quel nulla
che era prima del tutto,
e mi sento un re,
il
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Cercami,
non ti fermare, cercami.
Setaccia ogni angolo
-vicolo- pertugio,
non ti stancare, cercami.
Fino all’ultima traccia, cercami.
Se
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Quando in alto non vi erano ancora cieli,
e in basso la terra non portava nome,
quando le acque erano una sola corrente
e il silenzio regnava,
allora nacque il Tessitore.
Egli non aveva trono, né tempio,
solo mani di fuoco e di tenebra,
da cui
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Mi prende per mano
la bellezza di un sorriso,
deciso lo voglio far mio
e mi sento una forza
che viene da Dio.
Mentre parla la guerra
con tuoni, fuochi
e orrende devastazioni,
Lui, il Dio passa e ripassa
nel sorriso dei bambini
che vanno a
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Nel mio spirito
abita lo splendore del sole,
perché il Signore
i bigi nembi dirada,
rendendo radiosi
il mio cielo
e la mia strada.
E se bizzarra
e funesta la notte
scioglie le briglie
ai tempestosi cavalli,
spingendoli in corsa folle
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Ti verrò a cercare, ovunque Tu sia,
giammai a lesinar salvezza.
M’accoderò a coloro i quali, in Te,
cercheranno risposte,
per quanti il male auspicano.
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Nella calura io mi tuffo
in un mare dell’oceano
che mi dà dell’Eterno,
alzo gli occhi bagnati
e sono nell’azzuuo blu,
trovo Dio, ancora Lui,
mi lascio ancorare fra i fasci
della sua luce, ubriaco
di tanta grandezza
cerco una nuova preghiera
e le
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La morte e sconfitta la vita vince sotto la speranza di marria
La mia malattia si piega alla gioia feconda del creato
Siamo tutti insieme sotto la sua croce
Si. Emmanuel speranza di Dio per noi
...Vola il bianco gabbiano sulle onde del mare
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Accompagnami passo dopo passo metti la
tua mano sulla mia spalla, accompagnami
lungo la via non sarò sola, ma in Tua
compagnia.
Ti stringerò forte toccherò con cura le tue
piaghe Signore. ti chiederò perdono per
avertele procurate e la tua
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Quando il ciel si pone in contrasto,
allora in prece ci si raccoglie,
onde evitar il nefasto
e’l mal che coglie
Che sì divien tutto smorto
e’l peggio s’attende,
che par sovvenga il morto,
che’l destino stende
Ma di pia luce
or si traveste
il
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Nelle notti d’estate, il cielo antico
si tingeva di zaffiro profondo,
e le stelle, come umili frutti d’ambra,
pendevano dal vuoto dell’eterno.
Una fenice appariva nel silenzio,
con ali simili a specchi d’aurora,
e un’armonia che odorava
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crea il silenzio linguaggio incensato di Dio
tu che nella povera traduzione delle parole confidi nel mio io
si compia in me il disegno miracoloso della tua pietà
nudo vestito della tua sobrietà
nell’ombra della sera ho scelto di essere servo dei
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Finisce la festa
quella del corpo,
mentre alta lassù
vestita di luce
si abbassa fino a me
quella dello spirito,
è accompagnata
da mille stelle
che profumano di infinito.
Sento vicino a me
i miei avi, i miei maestri,
mi lascio andare
su
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La luna ha i suoi sentieri
sul colle dei miei giochi, là
di tanto in tanto, lei
si fermava un po’
poi, riprendeva
lentamente
il suo cammino.
In me cresceva un pensiero
figlio dell’infinito,
mi sentivo in un mare
con alte onde
che
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Tramontano i miei fiori
nei calici d’orati,
sono stati i miei pensieri,
per pochi giorni
mi hanno dato
l’ardito amore mio per Dio,
ora, che povero mi sento
cerco di farmi bocciolo,
come mi hanno insegnato
loro, a farmi bellezza
pure io, per
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La terra mi schiaccia
e mi solleva, mi sembra
mia madre, quando
impastava il pane,
gli alberi tutti
mi cantano la serenata,
anche di giorno,
le sorgenti dell’acqua
le amo tutte, le vivo,
i miei amici, sono i colli
uniti alle molte
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Rasento con i miei passi
quelli del Redentore,
rivivo quel tempo
di una tarda primavera
che mi accoglieva là,
dove il Gesù insegnava
a l’omo la retta via.
Una gioia immensa
mi accompagnava
e vedevo su quei colli
un domani luminoso.
Ora, rasento
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La fede
non è un gioco di parole
distese tra panni al sole
e’ nell’anima e’ nel cuore
solida essenza d’amore
ti abbraccia col suo calore
la preghiera e’ suo motore
spirituale il suo sapore
nell’evento consolatore
nella lealtà e con coscienza
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Coglie il mio accorto udito
un soave suon di campana
con tocco alquanto ardito,
a me sempre più vicina
e lentamente più lontana.
È qui, che la mia fronte s’inchina
al pensier del mio Signore.
Più che fuoco ardente nel camino
s’accende questo
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Oltre la pace del cuore
c’è quella dello spirito,
che gioca con gli astri
del cielo, dell’infinito,
ha la sua sede nel
Creatore che cerca,
cercatori del Dio
dello Spirito e della verità.
Nulla, su questa amata terra
ha un regalo per l’uomo,
più
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5820 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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