Incanto serafico del mio cuor
l’anima ha sete del novello sole,
all’’alba d’ una luce nuova
odo rintocchi
di giulivi bronzi.
M’attrae l’antico tempio,
devoto e penitente
avanzo con l’anima sommessa
il perdono anelo purificar.
Oriento il
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Splende la luna
si riflette
nell’azzurro mare.
Il cielo si copre
di mille colori
come incanto
appare circondata
di stelle
“La Signora.”
dall’Azzurro manto.
Cullata dagli Angeli
ascende tra le nubi,
mani protese
verso il mondo,
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In "Svevia", tra milizie sante e brave,
Il Re del Cielo porge la corona;
da Lui, nel Reame avìto, il flauto suona
mistico, quale il Verbo grazia have;
luce diafana mare è; la nave
porta i premiati all'infinita Zona;
il
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Nel mosaico della fraternità
indescrivibile cielo
incantato coro
in armonia i cavalli del mondo
aprono
la porta della misericordia
in respiri d'arcobaleno
e il cuor celeste di Cracovia esaltare
prima che tramonti il sole.
Sui
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Ave, oh Maria, regina delle vette
tempestose tu se’ e di questi valichi.
Maria... oh Maria, più dolce donna in tra’
le altre donne, fugace sguardo immòbile e
eterno di un
occhio di fiori di montagna etèrea,
cerulèa rosa
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Amor di purezza vive il cuore,
mantice a mantecar bramosia di bene,
violino ad intonar nenia d'amore...
Perle ad adornar bianco pudore.
Amor al cuor canti e incanti...
anime ad adornar veli di seta,
mondo in serenità e pace...
Odo sospirar
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Prego,
in mistica adorazione
ascolto la voce spirituale
che accompagna i passi silenziosi
dell'anima,
distesa all'ombra della vita soleggiata.
Arriverà la notte
e non sentirò freddo,
coperta dal calore delle
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Sentirsi in un borgo,
un pezzo di città
incompleto, manco quartiere,
un limbo, situazione oziosa,
senza identità.
Una stradella lercia lì,
sperduta in elegante contorno
che ... t’ignora,
sei bituminoso
come quel posto in ogni posto
assente
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Sono seduto
sopra un tronco caduto,
vedendone i rami appassiti
come i nervi di un letto di fiume,
dove riposano giacendo
le ossa di un giovane passato
reclamando il suo destino rubato,
scritto nelle foglie cadute
schiave ormai del vento,
ricavato
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Cencioso il pantalone
lì dove troppe volte ginocchia si son piegate;
e il ticchettio abulico di un orologio senza tempo
ha generato mani prive di volontà.
Intrecciate a fatica
si son innalzate ad un cielo brumoso
generando preghiere
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È tempo del grande
perdono,
Misericordia libra sulle ali
del vento,
pace trasborda arcobaleno
di luce,
riscopre peccatore presenza
d’amore.
Giustizia e tenerezza del Padre Divino
accendono le stelle al morir
del giorno,
s’incanta la
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Quando il Pastore buono, con i greggi
sull'alpe va, da esordio di giornata,
ovunque Ei passò, all'alba, è zona amata
e, Rimembranze, Ne èn principi e leggi.
Le mandrie, pure, salgono agli alpeggi
con Lui, e ivi è gente
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Scorre, il gran corso di una processione:
il carro a bovi il santo, sopra, trae;
solenne il tono, antiche le alte icone;
lagrime, incenso, e il corso umano va e
fondi nel Reame donde noi siam scesi,
nostalgia immerse ciascun vir che sae.
Da
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Nel vento e nella sera
nell’anima che sogna
la terra che colora
di morte questa ombra
Le nuvole che danzano
la polvere e il deserto
la gioia del ritorno
e tutto sarà inverno
Io non dimenticherò
l’alba nuova sul
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Là
dove lo spirito degli uomini
si riunisce,
là, pianta radici fonde
la vita di Dio,
ed una sconosciuta forza
fa
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Solo verseggiando con Te o Dio
sui Tuoi limpidi sentieri
l'anima mia respira.
Le doglie di un nuovo vivere
già, in me, iniziano,
vago in infiniti diversi dal Tuo.
Non la tua mano voglio
ma il Tuo essere desidero.
Luci nel buio mi porta
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Ecco i giardini, d'aria della fede:
fina, latrice d'elisìr di Lui,
il Re del Cielo, Sua eccellente Sede;
io, come voi, un dì di già ivi fui,
e scorsi come è amato, il Sir celeste;
l'estasi, il gaudio, da Lu' a noi, a
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Del Re dei cuori, ella, no esser degna
pensa, e, umilmente, le altre manda avanti;
invia ée a Lui, timida anzi ai santi,
nel manto sacro, in cui a onorar s'ingegna;
la Pace del Signor dei segni insegna
madonna mite, in interiori
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 | Sorge l'acqua,
è terra fertile
ove la tua voce si fa carne;
spogliami di finte sembianze,
del tuo olio rendimi grazia
ché a nuova vita io risorga;
tu, fonte d'acqua pura,
i pesci danzan al tuo canto
ed io vibro
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 | Piango e non so perchè.
Forse son le ferite tue
che colpiscono il cuor mio
fino a farlo sanguinare
anch'esso
e di dolore
farlo frantumare.
Fratelli, sorelle,
con voi soffro ogni secondo
che il tempo
mi dona
e come mare
riverso le
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| Nelle luci dorate
del primo mattino
Gerusalemme risplende.
Dignità di un popolo
sulle vestigia
degli antichi Padri.
Enigma eterno
dell'umano esistere,
testimoni di odi
vegliano gli ideali
in lotte fratricide;
affranto,
l'uomo
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Mirabile pensiero,
canto, soffusa fantasia.
Estasi a sublimar placidi sospiri,
voci ad intonar gaie parole.
Sfarzosa poesia a divenir estesa mente.
Pensier Mirabile,
diverbio, rara beatitudine,
enfasi e magistrale eloquenza.
Poesia, percezioni
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 | Al tempio salirono a pregare
un fariseo ed un pubblicano.
Il primo, pien di sè nel meditare,
si confrontava all'altro e con la mano
puntava il dito per l'ingiusto fare.
"Di lui son ben diverso, grazie Dio"
seguiva egli fiero
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| Triste |
15/11/2007 17:46 | 1318 |
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L'unica strada è l'oblio.
Dimenticando, perdoni.
Il tempo e il silenzio
aprono la porta a sentieri incerti
e mai percorsi.
I sassi calpestati feriscono,
destando il ricordo.
Se il dubbio ti assale,
ricorda.
Ricorda e
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Ad oriente dell’Acquario
c’è una stella fredda
nera come il cielo di Febbraio
e conosce il dolore
Se il vento soffia
e governa sopra venti lune
gelide e taglienti
affilate sull’aria di Venere
Antico il fiato dei morti
che attendono
il
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Memoria,
il nostro essere pensante
che ferma il tempo
e lo stupisce
con la sua impronta tenace,
resistente al flusso della vita.
E pur diviene...
Si trasforma in nuovi soli
che spaziano il presente.
Languisce nella rugiada
delle sue
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Si specchiò, il Sire, in vasca di fontana
della Sua reggia, e vide Sé fulgente
di gioventù, eterna, ivi, diafana;
la decima ora, fu, si ché... imminente
la luce prima dell'aurora, poi;
infine, l'alba, indi, Egli,
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Madre mia
che sei nella terra
liberami dal male
e da ogni dolore
Vienimi a prendere
prima che sia sera
e indossa l’argento
dei tuoi vestiti
Lievi alle nuvole
ed ai respiri
della tarda estate
quando il sole
Brucia ancora
ma è
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Intenerisce
il rugato adolescente
lo star come di sasso
al cospetto della schietta passione
il suo piglio trascinante
ha l’ eloquenza astuta
l’abilità di un prestigiatore
la duttilità di un ventilatore
La sua traccia
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Quando per la vita
occorre dedizione:
Quando della vita
si deve essere ascolto.
Quando la vita vuole
il gran sacrificio,
allora Camillo
si fa presente.
Lascia il gioco,
pure la carriera lascia
e alla maniera di Dio
Camillo è per
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Gloria, gloria eterna accompagna il tuo ricordo
dolore lancinante, silenzioso, un rumore sordo,
quasi volesse assomigliarti per renderti giustizia,
eppure pungola il cuore, una perenne sevizia.
Gloria, gloria paterna ti rende onnipresente
dei tuoi
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