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Le 5807 poesie in esclusiva dell'argomento "Spirituali"
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Io so per certo d’essere nessuno
che solo Uno n’è ch’è qualcuno
e come me, nel mondo, li milioni
tutti eguali, erranti, tutti zucconi.
Chi, quando lo vento rabbioso spira
pote fermarne con un gesto l’ira?
Per quante scienze seminate
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D’andante ingegno m’ha provvisto Iddio,
perciò stesso pensier ritorna ‘n sogno,
ma all’apparire d’aurora già spario.
Comparso, però, stanotte fu ‘l Regno
ch’avea ‘n Sua cima porta rilucente,
che ‘n terra visto avea nemmanco
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Lava ora com'è sera di campane la tunica
dalle arie d'agosto illuminata
un solo gesto avrebbe potuto
non bastare ma almeno provare
piuttosto che accadesse
La tua fibbia rivolta nelle pietre
e al lago i sandali slacciati
La pesca di ieri
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hy ju |
15/02/2015 18:35| 1148 |
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Chi altri se non Tu, Donna casta e beata
pote dar pace all’ anima dannata?
Chi più di Madre po’ largir perdono?
Chi altri tiene ‘n core sì tanto dono?
Tu a ribaldi porgi nobile core,
Tu che ‘n croce piangi Frutto d’amore,
in
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Fumo ad empir viso e occhi e
nell'anima macchie di petrolio,
tentacoli avvelenati ad attorcigliar mani e piedi.
Grigio deserto e impronte sulla sabbia.
Piovra a stringer e far male.
Sprazzi di rosa, oasi a colorar cuore e
bianco fiore a profumar di
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Ansimando e soffrendo i’ volgo a’ cieli,
e ne’ notturni geli
della Luna n’ammiro i falbi veli,
e al Divin i’ ne preco:
«Abbi pièta, oh dell’orbe Iddio Signore!»;
ma vano è l’implorar d’un mesto core,
di Notte un occhio
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Esiste un male che è produzione umana
asservimento agli egoismi
e gusto sadico a procurare sofferenza.
Un male che priva della libertà,
che scompone progetti di pace,
che immobilizza i sentimenti sani
e agisce in nome della perfidia
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Contro la tiepidezza e il sonno...
con fortezza
vigilando lo sguardo profondo,
sacrificio di lode,
in attesa d'Ascolto
e Ascoltando rapita il Tuo Verbo,
Luce sull'Orizzonte di Speranza
diamante inebriante di Vita;
contro il Male che
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Si disallinea asse umano
da asse dell’esistenza
lungo la via del vivere
che sol baratro v’è di lato.
Un canto di fosche gole mi investe,
di lunare luce verso la porta del cielo
seguo parallela strada alla mia
fin dove torre mi sbarra la
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 | Quando il fuoco del sole si ritira
dalla metà faccia della terra
e il velo celeste del cielo si fa nero.
Quando il brillare del ghiaccio
di ogni stella lontana nel cielo si mostra agli occhi
col colore del cuore fiammato che pulsa,
e la
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 | Parlami, ti prego
ogni volta che ti sentirai solo,
mi troverai al tuo fianco,
ascoltami ...ti prego,
ti sussurrerò nell'orecchio
con un volo di voce
quanto bene ti voglio,
e ti porgerò le ali infine,
in un lungo abbraccio
ti
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 | Lentamente cade il velo ...
Tra frastagliate pieghe, scivola via.
Nudo resto ...
No ho foglia sulla coscienza.
Non guardo ancora con i veri occhi
anche se noto nuovi colori.
Non ascolto vere voci,
ma sento bisbigliare sillabe e vocali
non
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| Non facile comprendere il perché
affusolate parole
volano alte
onde raggiungere quel confine
ove sorrisi non si stancano
mensa speciale dove la serenità
instancabile vigila su di noi
particolari chicchi tra le mani vivono
uno dietro l’altro
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Vedo,
nel riflesso che
si affaccia dai miei occhi
lo stupore di uno specchio
incapace di tradurre
la Tua immagine.
Per quanto magica
possa essere la fantasia,
mai potrà eguagliare
la ricchezza d'espressione
di ció che è
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 | Oggi sono e sento,
ma domani che sarà?
Che sarà di me
anima sperduta
in quel mondo sconosciuto
agli occhi di oggi,
alla mente di oggi.
Che sia forse
volare tra nubi
di paradisi celestiali?
Che sia creare
eterni mondi
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E furono illuminati al cielo immenso
che lasciò si ammirassero le stelle
infuocate sorelle nella notte della creazione...
esplorando madre terra
nascoste le meraviglie fin'allora
palesarono loro inchini
all'alba della nuova era
e
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Come soffio sei nel mondo, oh mio Signore,
brezza che santifica e ci rianima
dalle vicissitudini della miseria umana.
Come Parola ci insegni come continuare per il cammino
ed a non abbandonarci allo sconforto,
Tu, che sei il nostro Pastore,
la
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Incanta l'anima rapita
socchiude gli occhi,
aprendoli allo Sguardo della Luce,
nelle profondità del cuore,
sangue scioglie
nelle vene d' una
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Quatto mila anni fa
sulla terra scese un Re
e nel cuore dell'uomo
il suo regno stese
smarrito già da tempo
l'uomo lo cercava
fra cento e mille dei
che si fabbricava
e Lui, di nome Dio si presentò:
a riempire dell'uomo i
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carne che presto
si dissolverà nell’aria
occhi
che rideranno al cospetto
dell’Assoluto
il tempo è breve
delle ombre
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Chicchi indorati sulle spighe mosse dal vento,
farina di bianca purezza,
acqua sorgiva immacolata,
olio che unisce e segna la pace,
Impasto i giorni uno ad uno,
pani croccanti da consumare.
Attendo il pasto frugale
quel che basta per
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Mi strappi via dal mondo
in una Goccia...
m'attiri di lacrime e sgomento
nei brividi agghiacciati delle fibre;
Parole...
soffiano
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Gridano
per non cadere nell'indifferenza,
alziano le mani per farci scorgere
preoccupati che la loro immagine sia trasparente
sono tempesta per produrre storia
e non soccombere a quella degli altri.
Noi
in silenzio preghiamo
in silenzio
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 | Oh, mio Signore
riverso sulla croce,
chi ti ha condannato
a una morte tanto atroce?
Dondola sospeso il corpo avvilito
da una punta di lancia il costato trafitto.
S'apre l'ingente piaga
cosparsa di limpido sangue
da cui fuoriesce acqua di
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| Linea sottile separa il verbo da un nero sentire,
è confusa la richiesta che riecheggia nell'aria,
crepita di opaca luce la notte smarrita.
Li guardo e mi catturano con sguardo di vetro,
hanno le mani nel fango, i piedi nel fango,
ali
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Far riemergere virtù di fede che in alito di fiamma
mai s’è spenta, che vive in cuore puro, che osanna
melodie in nuove aurore.
Come grido d’aquila, bramito di cervo l’anima
esplode nel ricercar in grigi nembi i colori dell’alba
che
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Luce lentamente sbiadisce
della stanca essenza profili ritaglia,
inarrestabile il tempo si pasce
del vivere sotto un velo di lacrime.
Allora leggera, l'anima si discosta
ad un passo d'ancestrale danza
sopra al limitare d'una linea
che vita e
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Tra aride pietre che sorridono nel nulla
io la condizione di quello scherno
perché ancora non vivo il vero Amore...
Terreno scivoloso instabile ed intenso
il Ricordo che non ho
e disturba il digerire istanti
rubati alla camera del
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 | Oh, Signore, splendore del mio cuore!
Con tutto il suo fervore ti brama l’anima mia,
perché solo Tu sei:
.
Focolare dei miei desideri,
sollievo delle mie ferite,
silenzio che dissolve
il torpore delle mie insonnie.
.
Sei luce che illumina il
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Pe’ campi di maggese, e a’ boschi e a’ pietre
e pegl’ansi ruscelli e l’erbe fresche,
e all’orizzonte, e all’incognito e all’etre
in tenzon seguitavan le guerresche
schiere, e all’empio certame e in maglie tetre
n’andavano i messeri, e alle
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e ci chiamiamo anime
nel tocco guaritore
trascendendo il suono:
- senza stupore-
Ho confrontato le nuvole
sopra tutta la terra.
Qualcuno dice che
le Linee di Nazca non son geroglifici
ma tatuaggi sul suolo della carne dell’uomo
sopra le
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5807 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2131 al n° 2160.
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