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Le 5806 poesie in esclusiva dell'argomento "Spirituali"
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Nel segno della Croce
troverò un dì la pace
dopo lungo peregrinare, seppur fugace;
se vorrà il Buon Padre, Dio
trastullarsi con un pupazzo di pezza, io;
come un vecchio balocco, inceppato, che ripete “Mio Dio”.
Lo spirito
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Guardarsi intorno e vedere ovunque un fratello,
desiderare fermamente di far emergere l’amore universale,
dispensare bene a profusione in nome di Chi prima di noi
ci ha preceduto e ha fatto di questo la sua Missione.
Amore che sei in ogni luogo, in
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Intano noi non ci rincontreremo più.
Troppo in alto rispetto alla tua anima
ridotta a repellenza
e a nulla servirà coprirla con abiti d’oro
Sarai animale da soma
uccello del malaugurio,
sasso e grandine
sterco e terra
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India |
04/11/2014 10:12 | 1379 |
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Non sai chi sono?
Nato da una nuvola di passione
son morto nella nebbia dell’esistenza
fino a giungere a Te dianzi non per puntarti l’indice,
ma per rinunciare a quel posto sulla roccia davanti al mare.
Cosa voglio in cambio?
Aquiloni per
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 | Siamo pulviscoli di materia cosmica.
Apparteniamo al grande respiro dell’universo.
Nulla finisce, tutto si espande,
arde, si spegne e si riaccende.
Tutto si evolve e cambia forma e sostanza.
La luna sospesa nel cielo,
il mare che copre la terra,
Le
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Voi che siete
stati nei momenti
del tempo
che ora non
siete.
Arrivate
nei sogni e
suscitate il ricordo
di noi flebili
pensieri
che siamo,
come assenza
di un recipiente
che nulla
può contenere.
Dove sarete
nel conto
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Ovunque, o mio Signore, il guardo volgo
è impressa la tua immago nel mio cuore
che qual ognora infaticabil ombra
insegue i miei pur vacillanti passi.
Nello straziato volto d’una madre
ch’attende ansiosa che ritorni il figlio
nella soffusa luce di
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 | Spiritualità si eleva in questo dì
contornato dal dolore
preghiere in ricordo
si affacciano al cielo
vecchie lacrime
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 | Viandante in cammino
sul sentiero delle mie Vite
[distesa trama
ordita dall'Esistenza]
vago per luoghi
ere e corpi ospitanti
che mi ricoprono
di precarie vesti
Curvo ad ogni angolo
nella Consapevolezza
cresco
mi nutro di nuove
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Jibi |
31/10/2014 16:08 | 1123 |
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Mah ... Chissà!
Come si può fare
per sognare ancora
vivere e sperare!
Alzare gli occhi al cielo
senza a Te gridare,
con occhi confidenti
ancora cercare
negli spazi infiniti
di Tua mano il suggello
artefice sapiente
senza
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Barcollando tra un sogno
e l'altro, la coscienza appena
appena sfumava.
Come fossi un pendolo
oscillavo tra la veglia sognante
ed il sogno cosciente.
I miei occhi s'ingannavano:
il tempo si sfaldava
ora scorreva verticale
ora orizzontale.
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La notte divenne lunga e burrascosa,
ma stelle fulgenti
ai bagliori della nuova aurora
serbavano, nel rintocco
di campane, l'udire
di un nuovo vagito.
In discreta quanto angelica presenza
elargivi forza e protezione
a chi nello smarrimento
di
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Dal cuor potente si eleva la voce
per disperdere quell’ombra mortale
inanimata.
Ai marosi Tuoi, mio Signor
deleghiamo i pensieri
confidando negli aliti dei venti
e, traguardar con costanza
la luminosa via.
E, nei frangenti
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Tutto si
trasforma
nelle forme che respirano
delle persone di buona Volontà
Noi cerchiamo la Pietà
dietro l'onnipotenza
scoviamo l'ignoranza
dietro l'arroganza
mia
tua
amala
e poi distruggila
senza che
se ne
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Mai ti vidi perché non volli guardarti,
mai ti udii perché non volli ascoltarti,
mai mi parlasti perché non volli capirti,
mai m’aspettasti perché non volli seguirti.
Eppur presente eri nei miei pensieri,
rinnegato t’ebbi nei miei peccati,
non ti
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Come foglia in autunno vo vagando
che nell'aer cupo è portata dal vento,
e tra nuvole, pioggia e gelo, invoca
soltanto un raggio di sole.
Ride la luna che in ciel circondata
da stelle lucenti, beata si posa
su monti, vallate e prati
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Sei la guida
illumini il cammino
tu... Angelo del mio pensiero
tu sei l’unico... consoli.
Nei silenzi posti
armonico suono investe,
tu... Angelo del mio sorriso
nel soave canto
degli occhi... il brillio.
Sei la luce,
il fascio che
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Azzardai un
passo a ritmo col
vento,
mentre la pioggia
con le sue dita invisibili
scriveva accordi sulle foglie.
Una voce mi parlo' da dentro
in una
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Quand'odo lo scrosciar del ruscello,
il garrulo stormir d'augelli sui rami
e il ticchettio della pioggia sul tetto,
è la Tua voce, Signore.
Quando vedo il brillio del sole
lungo la strada in un cespuglio fiorito
e la luna nel mar di
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Urla il contadino con la falce
a recider grano e gramigna?
Così la gran Falce è usa
andar per omini raminga
che d'odio, Oculus,
s'è riacceso e vendetta .
Guardo, dal mare una costa,
umane presenze mute
fantasmi, forse,
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Maria n’andava al Tempio e in braccio aveva
il quieto bimbo partorito tra i fieni,
con il suo sposo al cesio fianco andava
a purificarsi e in mezzo ai sacerdoti,
e al vecchio prete in devozion diceva:
«L’anima e il cuore magnificano i
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Cuore nel Cuore
a brandelli l'amore,
spine roventi di dolore
sulla pelle delle vene,
gridano lacrime mute
agghiacciano tremore,
nel vortice folle dell'Incomprensione...
irrorata dal Tuo Sangue di Vita
rabbrividisco il corpo mio:
goccia rapita
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 | Servire campi di battaglia
alla luce radente dell'amore,
è sorte di chi ti conosce, Dio.
Arrotolo stoffe macchiate,
lascio la forza della speranza
alle sue mani immacolate.
Colma il vuoto profonda fede,
compagna e fulgida
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Io vi amo
Ehi, tu,
che ti senti produttore d’amore,
sappi che sbagli, fratello.
Siamo solo trasmettitori dell’amore divino in noi,
antenne di Dio in sintonia
e la nostra passione è il motore
che ci permette di compiere la santa
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La forza dell’amore
capace di meravigliare ogni giorno di più
lascia in noi qualcosa di sublime
trovando il suo apice
quando un domani
potremo godere di quella vista
grande il dono
onde poter alleviare dolori
detergere
quanto su questa terra
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Questo borgo antico
Ci diè i natali,
di questa terra portasti con te
le speranze, le paure, i sogni di giovinetta;
le dolci colline, purtroppo avare
ti ricordavano l’Amore del Creatore,
fosti costretta ad abbandonare la Pregiagna,
scuola
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un'illusione smembrata dalla falsità
divorata nelle zone d'ombra dalla rabbia giusta, ma
purtroppo cieca
disconosco ed apprendo
apprendo e mi chiedo
mi fermo
vado avanti
innanzi all'animale feroce
che divora la zavorra
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O volto mio
purissimo,
mio Salvatore,
a Te, io,
umile ancella, offro tutti
i pensieri miei...
Sii tu
Meta,
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Mantra televisivi
inebetiscono chi ascolta,
ma la mia penna è sorda
e incide i ghirigori del Mandala
tra le cui increspature si scorge
ciò che a parole sfugge.
Inutile eclissare il punto focale:
il bimbo gioca con l'aria, le
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Preghiera
O Signore,
fammi strumento della tua volontà
e conducimi alla contemplazione del tuo creato
con animo puro e delicatezza d'intelligenza.
Fammi essere il custode della tua manifestazione
ed offrimi la tua
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A volte mi par Tu sia lontano, ma non mi arrendo,
non batto ciglio prima o poi capirai quanto ti amo
A modo mio cerco d’ attirar l’attenzione passando più
volte sotto la croce, Ti chiedo di scendere da quel calvario,
di sederti accanto a me,
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5806 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2221 al n° 2250.
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