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Le 5806 poesie in esclusiva dell'argomento "Spirituali"
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Ave, Maria, madre del silenzio,
che custodivi in cuore parole taciute,
insegnami a meditare la Parola
che nel tuo grembo prese forma umana
e fu il più bello tra i figli dell’Uomo.
Ave, Maria, vergine e sposa,
aiutami a germinare in
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 | Brillate nel cielo
anime belle
anime di bimbi
che il cuore
donano a Gesù!
Oggi è il gran giorno
un giorno di festa
di giubilo in cielo
d'angioletti felici!
Gesù il Signore
Comunione diviene
e in ogni cuore
decide
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| Arriva silente anima.
Lontano il primo passo
che giunger misurò immane
hopera da tal arte velata.
Errava pensiero sine passo,
morente in umane religio,
insorge pria del baratro
chiudendo oculos ai mendaci
occulta lux divien fides
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| Sublime flor tão pouco vivestes
Desabrochastes no orvalho matinal
Frescor primaveril a te acolher
Sob o sol do meio dia emanavas
Indescritível beleza
Altivas admiravas o rei sol
Eras rainha em estado de entrega
Inebriada, apaixonada,
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 | il giardino delle parole
è verde rame tra i capelli
addolciti dal frinir di primavere
soggiunte al chiaror di rugiada
la dove finirà lo sguardo
s'apriranno le dolci melodie
di crisalide sbocciate
all'avventura del nuovo
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Si esce dalla città di Dio
per percorrere la strada che porta ad Emmaus.
Naufraghi dei nostri sogni delusi siamo
e precipitati nella normalità del quotidiano.
Gesù ci raggiunge
perché non si arrende alle nostre
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 | Non sapevo di aver dimenticato il silenzio.
Sapevo di non ricordare il rumore delle morbide onde
infrangersi sui duri scogli
e il fruscio delicato del vento tra le verdi foglie
le sere primaverili nel bosco
del fuoco scoppiettante sotto
i sottili
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| Sulla sabbia
delle cose e del tempo
orme d’attesa,
come in tenebra agli occhi
chiara luce da un pertugio,
il passo ora interrotto
poi accompagnato,
che
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Vinte le Tenebre
il Male annientato,
il Dolore inchiodato
in Te
dissipato...
Danza leggero il cuore,
la Speranza della
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Lascia che sia così
Che la tua vita cambierà domani.
Non perdere la fede o la speranza,
Chi molto vuole presto si stanca.
Lascia che sia così
Perché piangere sul latte versato?
Non avere pietà se non hai avuto
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 | Ô, douce et petite Anthéa,
le grand jour est arrivé!
Jésus vient s’installer dans ton cœur
pour guider tes pas.
Applique- toi à le suivre.
Combien j’aurais voulu
que ta maman jouisse
de ce merveilleux
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Sacerdote del mio velo scuro,
ascolta questa nebbia densa
se il mattino fa da pioggia
sulla terra che freme rade pene
Premi le tue mani sul domani
e niente che sia vento insonne
potrà sfiorare le mie ombre.
Dirigi i sogni, le foglie del
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Signor possente e Rege, e in Ciel ustorio,
Tu che se’ ed Uno e Trino, e Cristo ‘l Santo,
divina goccia d’un sacro aspersorio,
pietà di noi, e mercè del nostro canto!
Ciel, Tu che Padre se’ de’i Santi ardenti,
e Figlio giusto, e nostro
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 | Mistero avvolgente
custodito dalla notte dei tempi
segreto profondo
non sveli
l'intrinseca natura
sostanza pura
inconoscibile all'uomo.
Del silenzio ti fai scudo
baluginio di speranza
scintilli fra le chiare stelle
e la candida luna,
astri
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Non li so sfogliare
ad uno ad uno
i giorni che Iddio, di te, c'ha fatto dono
un premio immeritato
Grazia
per noi che abbiam goduto del tuo viso
m'hai accompagnato
per metà della mia vita
padre tenero
severo nel tuo seminare la
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Passavo per un campo
di papaveri e girasoli
da lontano un uomo
mi sorrideva.
Afferrai di petto i miei pensieri
e come una farfalla sopra
un fiore mi avvicinai per ascoltare.
L'uomo con un semplice gesto
posò le sue umili mani
sulla mia
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Ogni semplice pensiero amico
ci coinvolge nel suo rosario,
perdersi nel senso d'immagine pura
riempie l'animo e sostiene la figura.
Nell'Ascensione il massimo spessore
della dottrina di fede nel suo rituale,
la sacra parola nell'esempio
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Neppure le tue ultime fellatio mi stuzzicano...
cane arcano
occhiaie da impiccato
glutei incapienti
svolazzo da palpiti a conati
ardimentoso poi non oso
stessa mutanda da pasqua
occhi senza iride
mani che si confondono con l'aria stantia di
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Io non sono
che un poveruomo
in attesa di Dio
Mi fermo
sul ciglio d’una strada
a chieder l’elemosina
di un pezzetto
di Fede
Un po’ di Verità
giusto per non morire
e sentirmi condividere
un Destino
più alto
Oh Dio
che ci
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È sceso fino agli inferi il Dio morto per noi
per liberare Adamo dalle catene antiche:
«Svegliati, tu che dormi,
sorgi dalla tua morte e Cristo ti illuminerà!»
Anche per te è quel grido!
Credi, contro ogni
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Vinto son dal passato
e risorto al domani
affido però all’oggi
tutto quel che è vita
speranze mai disilluse
e attimi di verità
carità del donarsi
e perdono del cammino
felice son del mio tempo
e confido nella
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Tutto è incanto,
i lumi della notte,
le omelie che invocano
il perdono,
le stelle che scintillano,
la luna si veste
del suo manto,
i sensi emanano l’amore
verso il creato.
Canti e incensi,
invadono i Santi Luoghi,
questa è
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 | Non conosco
la melodia
della tua voce,
perché
non mi hai mai parlato,
né l’intensità
dei tuoi occhi
perché
non mi hai mai guardato.
Ora però
sto salendo con te
sulla collina
per accompagnarti
all’appuntamento.
All’ora terza
ogni
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Silenzio.
Siano tenui i suoni delle voci
e ogni parola sussurrata,
vellutata
come petali di rosa:
dorme il mio Signore
il Sacro Sonno della Pace,
mentre zelanti vegliano
gli Angeli Santi
sul Suo Riposo.
Veglia il tempo
sugli attimi
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Attimi, gli occhi perdono sono a chiedere
tutto sta per svanire, paura... laggiù tenue luce
fugge su argentate nuvole... remissione
tra le catene avvolte, tremore... una croce l’issare.
Tra le nebbie rivoli di sangue a scorrere,
di flebile
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Un fiore
nascerà sotto quella croce,
bagnato da lacrime e sangue.
Come l’umanità intera,
sepolta e risorta dal
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Ho pianto lungo la croce
perché i peccati sono state le accanite sferzate
che hanno rivolto al mio Signore.
Ho pianto perché
consapevolmente l'uomo ha crocifisso il Salvatore
che ci ha insegnato cos'è il vero Amore.
Ho
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Rugose vene
il legno vergava,
cicatrici
di sangue e pietre
muto
offriva.
Gridava il silenzio
sull'ombra appesa,
con occhi di spine
sbavati di chiodi,
morente cielo
di vita attesa.
Lontano dall'acqua
il legno colava,
cosciente
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per tre volte rinnegasti il suo nome
nelle mani di Pilato lo lasciasti
°
a compiere il suo destino tra i ladroni
re con la corona di spine sulla testa
re di un popolo senza onore
nell'erta salita fino al calvario
la croce pesava sulle
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Non ti ho mai chiesto se ritorneremo
forse perché le rose non amano l'inverno
e quel che spero ancora non è chiaro
sull'ombra di un deserto quasi cieco
Non ho creduto a parole di serpente
perché sapevo che la libertà
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E fuori era notte... poi il gallo cantò...!
Ecco, il tuo Volto non ha più umana parvenza,
è intriso di sputi, di sangue e di sudore,
gli occhi son bracia di lacrime arse
asciutte sorgenti per il tuo gran dolore.
Sei orrendo
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5806 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2401 al n° 2430.
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