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♦ Annamaria Gennaioli | |
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Le 5805 poesie in esclusiva dell'argomento "Spirituali"
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 | Quanto silenzio nell'anima,
cerca una fonte
che disseta;
dove il peccato
non lascia macchia
galleggiano gigli
in superficie.
Vergine Madre
un velo di stelle
la notte è dura
son lunghe le ore;
sfiorando preghiere d'incenso
e
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| Di illimitato potere senti presenza
chiede solo uno scambio
del tuo cuore la sua assenza
è soddisfazioni in cambio
parlo di orgoglio
nato dal germoglio
di un seme maligno
come edera stritola e avanza
crescendo bello verdigno
cuore tuo
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 | Dove sei mio Angelo?
mi perdo un po'
senza te
tra meandri della notte
che piccoli bagliori serra
nello scrigno del cielo.
Dove sei?
Mio angelo
dal manto alato
custode di un'inquieta anima.
Mi aggrappo
alla roccia di pareti
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| Occhi mille occhi incrociano i miei occhi.
Specchi d'anime in cui si specchia la mia anima
una vita di sguardi di contatti d'anime,
spesso passati nell'indifferenza
con il loro carico di dolore e gioie.
Maestro rendimi più attento a
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 | Piogge...
e il buio s'inchina
tra dipinti d'ombre
mutabili grovigli
tra le mani e nodi
di bimbo straniero
dall'iride blu,
nel gergo di zingaro
a chinarsi su strada
con mani a conca
nel cogliersi dall'esilio
di orfano in silenzio,
un dolore
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Sal |
04/10/2010 14:01| 1035 |
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| Facevi già parte del suo respiro.
Una luce radiante che t'avvolse
da quando in vita ti pose.
Seguisti la voce soave, suprema.
Dio che parlava alla tua originale innocenza.
Ti sentisti chiamare:
"Francesco!"
Attratto da quella
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 | Camminando
strade di dolore
sulle rive del Gange
fuochi accesi
ceneri sparse al vento.
Kali siede
sulla scala del tempo,
mentre Shiva
danza ancora
nell'universo.
Grandi stelle negli occhi,
la povertà della vita semplice
corre sui
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 | Nel tuo abbraccio, Padre,
chiudo gli occhi e sogno
profonde verità
riemergere senza colpa,
oltre il destino
e la consegna dei suoi mali,
quanto amore
nel tuo sguardo
stringente come edera,
mi osservi finger di morire,
per cessare,
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| Nacqui dalla nuda roccia
e da germoglio divenni fiore,
che ogni mattina finora sboccia
fra meraviglia e stupore.
"Egli" della vita mi fece dono,
poiché in sembianze come suo figlio
mi disse che ora sono,
seppur ancora mi manca,
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| Quel che possiedo è nel cuore
il mondo è di tutti,
io viaggio senza sacca e senza denari
ed il verde della speranza
è il colore della mia pelle,
ho solo il mio cuore,
in tutta la sua potenza
ricco di voglia di donare
e di
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| Apparve a me,
quel volto sanguinante
fra quel lenzuolo
bianco
di lino puro,
dalle grandi ferite
lacerato e agonizzante.
La testa ricoperta
era di spine,
il suo bel volto
più non si vedeva,
così solo così
tu mi apparivi.
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 | un cuore d'oro
nascosto laggiù da qualche parte
custode del bene e del male
protettore delle stagioni
le stagioni del cuore
la semina
la crescita
la raccolta
la quiete
il tutto ed il niente
il caldo ed il freddo
oltremodo
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 | Stavasi l'energia segreta
alla base della vita
rombante senza suono
Al ritrarsi del pensiero sussultò
fluida gravitica massa inerziale
vorticosa risalì lungo il canale
ogni plesso alla vista destando
Mondi infiniti aliene
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Con serenità, di te vivo
rimirando il volto giulivo
fede mai ingiallita
nella speranza ferita, tradita
Parole magnanime
sollevano le mie lacrime
sempreverde presenza
immagine di sofferenza
Padre
Figlio
Spirito Santo
in te confido,
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eravamo gocce d'acqua purissima
piovute in questa terra dal cielo
ora siamo gocce d'acqua fangosa
ma aspettiamo il caldo sole infinito
che ci stacchi dal fango
riportandoci al cielo puri,
non lo scordiamo mai
non crediamo che questa
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 | Stanco,
mi appoggio al cuscino,
pensando ad un giorno trascorso
nella mia solitudine.
Tra dolci colline,
rurali vie
e antichi sentieri,
centinaia di chilometri lontano,
una lunga processione di fedeli.
Il dolce viso
della Madonna
ritorna
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Sette volte ti amai
splendido numero
sette giorni e fu creato
il paradiso
sette vizi capitali
e la mia colpa innocente
sette note di dolore
la musica
dentro e fuori di mè
sette solo sette
colori
arcobaleno di nostalgia
romantica
con
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mi hanno detto che sei partita
e che per un po' non ritorni più
chissà forse ho pensato...
avrà trovato di meglio da fare
si sarà stancata di questo sole
ritenendo opportuno provare
anche lei alla ricerca...
di un
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 | Arresta il fiato il tuo dormire
Sopra un letto di frescura
E quando la neve a dismisura
Supera il capo splendida ti vesti
Di candida seta e la preghiera che sale
Dal fedele afflato non trova via
Si colorano di giorno
Giacigli di fortuna nella
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| E il gelo
risucchiava coprendo campi di grano
sul cuore e ogni volto,
ormai... cosa ero
se non mano atrofica
a cercar sorrisi?
Il tuo viso
è stato come sole ad accecar pupille
e il sordo mio sentimento
che scappa al rumore degli aerei
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| Riaccendere vorresti
le spente stelle,
con una lunga scala
e poi salire,
raggiungere l'immenso
e verso Dio
poterti avvicinare.
Scruti e guardi
per vederlo in viso,
anche se lo conosci già
nel tuo pensiero.
Tu non lo vedi, è
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 | Cosa ne è stato di quei giorni
delle passeggiate notturne
fino alle tre del mattino
alla ricerca di un senso
da dare alla vita
Colmi di speranza eravamo
amico mio vicini a Dio
Nulla sapevamo del mondo
se non la bellezza
dei
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| Brandelli di carne riemergono
un tempo vibranti passioni
oggi a brandelli ricoprono ossa nella fossa
tua ultima dimora.
Il vestito per l'ultimo viaggio ancora intatto
sopravissuto alla tua debole carne
il tuo spirito dove sarà?
Come la
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 | Luce e tenebra
sospesi ad un filo,
comincia a scendere
nell'oscuro antro;
la consapevolezza s'inoltra
negli spazi dell'interiorità,
ciò che si è seminato
si raccoglierà.
Si spargono le foglie,
al risuonar delle
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| Tu che solenne mi miri dal Cielo,
infra gli stuoli pii de' Cherubini
i quali alati e coperti d'un velo
cantano a Iddio carmi ligi e divini,
Santa Giovanna, madre di Speranza,
or stendi pietosa la destra mano
a me che nel core di tua membranza
ti
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 | Accarezza leggera brezza
di prima mattina
un pensiero vola lassù
ogni dì
le Sue braccia avvolgono
sensazione indescrivibile
non occorrerebbero richieste
Lei
conosce desideri nascosti
proteggendo.
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 | Sono l'inverno,
pioggia e vento sul seno
ma il fuoco brucia dentro;
sono la fine
e l'inizio di un nuovo viaggio
dentro il mio ventre
fecondo.
Non importa cosa pensa il tempo,
sono la madre
di un figlio che cammina nel buio.
Io
ho acceso
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| Voi ch'all'umana vita e alla sua essenza,
vagando tra riflessioni e tragende,
avete elogiato la pia possenza
del poetico ideale, delle leggende,
e per primo dello Spirito infinito
che tra sentimento e ragione regge
gli arcani naturali in ogni
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| Canta il gallo.
Mi adagio il cuore
in un vascello di luna
e velati di trine di cielo,
sbocciano i miei seni
sulla pelle
di albe boreali.
Ma le sue profondità
danno suoni abissali
che mi contengono
e lacerano il becco.
La sirena che
leggi

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 | L'abisso è un nulla,
dimora dell'unità divina
oltre la natura
c'è il silenzio;
fuoco o lampo,
luce
suono ed essenza.
Or Ein- soph
Fuoco mai spento
sottile anima,
divinità suprema;
dono prometeico
stato
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| L'erme e solinghe dune
che bacian dolci l'onde
delle sacre acque brune,
e vitali e feconde
del Nilo, santo fiume,
perdonsi sconfinate
sotto il Ciglio del Nume
che possente l'ha create;
e vanno nella notte
a custodir le tombe
che spiran nelle
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5805 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4681 al n° 4710.
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