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Le 2914 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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Se anche il vento riesce ad entrare
nelle baracche dellla nostra anima,
ancora oggi ci chiediamo perché di tanto odio.
La notte non fu più notte
il giorno non fu più luce
quando la pattuglia russa arrivò nel
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La mia anima è
donna
celata in questo corpo
che non conosco,
che non mi appartiene
Disperazione esser ciò
che non sono.
Interiori tormenti
nell'incrociare occhi di padre,
gridare la mia entità,
tacere
Sono
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Tra noi
e l’orrore abissale
solo il Vostro
sacrificio totale
L’inenarrabile "Shoah"
che tutto include
e ci trattiene
dal ripetere abomini
d’un esecrando
passato
Non trovi assurdità
ai dì presenti
così spaventose
ed
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Con che cipiglio fiero,
in groppa al suo destriero,
quell'uom, ch'era di Tarso,
correa verso Damasco.
Quando il Cristo apparve,
la faccia nella polve
si trovò premuta
a cagion della caduta.
Udi allor la voce
di chi era morto 'n Croce
e
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E’ capacità l’evoluzione, la memoria
di una capriola verso il sempre
che si sposterà a domani nel grigio di un’azione
elegia in lontananza dove s’è dipinto il cielo
nel contagio umano, duecentomila e, fa
ceppi Sapiens nel deserto
scaglie anfibie
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Di quei corpi
non è rimasta
che la polvere
dispersa nel mare
nel cielo
sulle zolle.
Di quei visi
solo immagini sfuocate
da percorsi di celluloide
o da carte fotografiche ingiallite.
Di quei sogni
di quelle
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 | Vivo in un mondo ereditato da mali oscuri
vivo in sogno che sembra reale
ascolto voci in sordina
mi vesto di stoffe intrise di naftalina
piango sommesse lacrime
prego preghiere a me note!
Su questo foglio bianco
scrivo il dolore mai provato a
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| Levati da lì
Parlami
E guardami negli occhi
Creiamo un contatto
color pelle
Dai
Dammi la tua voce
Me la conservo
Per un bel po’ di tempo
E se vuoi anch’io ti do
la mia voce
Ne potrai fare quello che vuoi
Levati da
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| Innesco l'occhio mio
Nell'esplosione dei tuoi colori,
Arcobaleni sfuggono all'oblio
Dissipando tutti i timori.
Muore anche l'ultimo fiato
Talmente è accecante
L'impetuoso torrente dorato
Della tua anima danzante.
Tutti avvertono
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 | Avido di promesse, il nero
s’addormenta
all’ombra della luna.
ed è qui
tra i nontiscordardime e l’altrui ragione
qui
a un passo dal nulla
le mani
(sull’acqua son miniature)
nutrono voci
le nostre
sul davanzale
accarezzano quel
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 | E’ fuoco che s’alza dal plumbeo,
è come l’anima indomita,
che d’incontrollata irruenza, s’erge.
E’ un vago ricordo,
c’attraversa l’anima, ormai stanca.
E’ un sussulto di freschezza,
ed d’un forte desio d’amore,
c’anelo ancor’oggi.
È l’alba
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| Ulula il lustro nautofono.
Lupo di scoglio
in veglia del suo marino gregge.
S' infuria il brontolo di legni
nel bussar di pingue onde.
Nelle piaghe del salmastro telo
svigoriscon le virtù.
Delle paure s'afferran le mani,
dagl'occhi
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| Sirene spiegate
in questa nera notte,
tra contorte lamiere
vite spezzate
intrise di sangue,
prego Dio,
bevo lacrime
mentre grida riempiono
il silenzio
corpo morto
giace
tra erba e brina,
consumati i giorni
in fiumi di
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Incontri per strada giusto la storia
del semplice senza retorica
e dello zelante arricchito
di buone maniere non condito,
sul piatto poggia il soldo
e ti lascia nello scosceso profondo.
Incontri gentili buone maniere
e chi ignorante affoga nel
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 | Nude idee rivestite
di disperata ribellione.
Scampoli di tenera
incompresa dolcezza
che ancor si riverberano
su pergamene
ormai consunte,
ove il tempo ha dissipato
il suo crudele incedere
in una notte infinita,
accompagnato da
un odor di
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| Non ho niente
Solo gli anni
che urlano
per scappare via
stanchi di ascoltare
le mie bestiemme su di loro
Non ho niente
Solo qualche effluvio
scampato alla tempesta
degli orridi pensieri
Non ho niente
Solo i rumori
di una mente
che ha
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Nel vortice si fa sera,
in stato e gretta miseria
di valori dispersi
l'amor perde la strada.
Non amo l'eclatante gioco
sotto i flash puerile moda,
un giorno li metti in vetrina
e poi stacchi s memore la spina.
Viandante... tu sei uomo!
Nel
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Dell'esteta aveva
parvenza
ma non anima
né cuore.
Egli stesso
unica rarità
donato al mondo
unico, solo artistico,
privilegio del bello
in sé e per sé.
In quell'ovattato
vivere gli giunse,
flebile un
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E' vero!
...Intrecciò collane di stelle
ma fu un domani senza terra o cielo:
né al dolore né alla sofferenza,
e andò,
con nelle tasche neve e gelo...
Ora dimmi deciso
occhi che danno al cuore il tempo
della tua
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Quella pelle nera,
la tua sola identità
quelle mani forti,
che parlavano di schiavi
e quegli occhi stanchi
viziati di tristezza,
con la voce del coraggio
chiedevi libertà.
no, tu no,
non hai covato l’odio
come un cane bastonato,
hai
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C'è lui, assalito dalla barba sul mento
Ha una nuvola per cappello
E baffi che sbuffano sul cemento.
C'è lui, accanito fumatore
Con un miracolo nel cuore
Sedotto da un pensiero decadente
Trova un fiore nel deserto della mente.
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E’ accaduto
nell’antica parabola di un’ipotesi
modulata nell’ascolto su stormi d’erica
emigrando alla vita
un sempreverde
dove solo ieri
moriva il tempo nella tesi
riconoscendo e scrollando ceppi ardenti e innesti nuovi
nel centro di codici,
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 | Quando la luna illumina le stelle
il loro riflesso argenteo scivola
silenzioso e delicato
sull'epidermide del mare infinito
l'onda allegra e timida
desidera l'abbraccio del suo mare adorato
silenziosa e felice
s'immerge nel raggio argenteo
il
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In te è fermento di grazia scontrosa
l’atteggiarsi rude a virile posa
con cui seduci a tua insaputa
alzando lo sguardo acceso e pensoso
da una pagina letta e meditata.
Fra il tappeto d’oriente pregiato
e una fascia di fine broccato
la figura si
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Immagini usate
figure imbevute di ricordi gentili,
serate miti in cerchi familiari,
profumi usuali,
racconti e scambi di teneri ardori;
giocando a frustare il tempo.
Perdendo il senso del sentire,
accecante,
materia mutante,
da carne
a
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 | Un tempo era la gonna
simbolo della donna.
Finita in proscrizione
da quando il pantalone
diede emancipazione.
D’amor, tra fidanzati,
lei dava più occasioni
di quante non ne dava
invece il pantalone,
che stretto ed attillato
le dona ora le
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| dall'ombra della notte frusta la santità di un sorriso di sale
guerriero di silenzi sputati di sangue
verità d'uno schiavo padre di mille schiavi
per amore d'un viaggio ti spogliasti del nero
scarpe rotte d'un uomo senza
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| Scavano tarli
bestioline intraprendenti
si rifocillano con il sangue altrui
non facile rimanere a galla
sensazioni di sporcizia
fanno il loro gioco
raddoppiano parole
in un tino di fuoco
non demordere il motto
continuare è
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Fluttuava lieve
come appagata
al sogno,
nell'ondeggiar di maree
scivolando
fra risa repentine
d'improvvisi baci,
disteso mare
ne gelò
il vivere.
Scarni occhi,
d'orbi sorrisi,
nel nero tumulto
del viver senza sole,
tetre
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Di spalle, vòlto al muro
ancora sogghignava
Falso ignaro di ciò
che era accaduto
Come rivedere oggi
a terra la statua di Lenin
con Lotta Comunista
inneggiante la rivoluzione
Ma la storia non fa sconti
e i poveri lo sanno
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| hy ju |
30/11/2013 11:25| 1584 |
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I gabbiani planano
sui ciotoli levigati
e sui sogni beati
che liberi spaziano
nell’aria salmastra,
sogni di fanciulli
che quegl’uccelli
mutano in giostra,
o in bei giardini
fatti di labirinti:
i cespugli dipinti
da sogni piccini
che
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2914 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1261 al n° 1290.
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