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Le 2914 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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Librandosi in volo
credendosi aquila
addiviene miserrimo
avvoltoio,
colui senz'anima
che cò piombi
d'infamia
in sorte di sè che
nulla ha
d'umano amare
fagocita e rigurgita
il più candido
degli sguardi
nella
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Dolori prolungati
Desideri mai saziati,
Doglie dell'anima...
Nelle faglie degli uomini
Orizzonti numinosi
Si
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 | Da militare, a casa andò in licenza.
Dopo i saluti e rinfrescato al bagno,
nel secchio del bucato gettò i panni,
e sbalordito fu ché dentro scorse ...
pezzi di tela rosso colorate!
Fasce per assorbir fertili segni
delle due
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| Ci saranno giorni veri
e l’amore ci stanerà
Dentro queste mura di sonno
non c’è un colore di sazietà
Ci saranno campi verdi
e l’amore ci seguirà
Non caliamo le forze del cammino sperato
Ci saranno ali senza
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| Perché sei istintiva piaci
e dici sono apostrofo i baci
e quando cammini pare che danzi
di zolla in zolla come farfalla
E quando parli d’amore
sei trasparente di luce
sei calore sopra ogni cosa
Perché sei istintiva piaci
e dici
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 | Viaggiamo sintonizzati
sulla stessa frequenza d'onda,
corde vibranti dell'anima
modulate sulle note armoniche
che amplificano
il suono dell'essere interiore
in una musica celestiale...
e dall'alto una mano
accorda sapientemente
scorrendo le
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| Il torbido mondo
ribolle dietro l'occulto,
e i grandi poeti squarciarono
la tela dell'assoluto!
Che cosa si cela
dentro allo specchio?
Forse un mondo e un esistere
meno reale?
Chi S'ha è menzognero
poiché invero
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| A Pablo Neruda
Quest'oggi
40° anniversario
della sua morte
Tu spirito del tempo
E sangue e carne
di un secolo
che nel nulla
oramai discioglie
Questo piccolo canterino
uccellino piccino
alla tua tomba
il cinguettio
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| t'uccise il rombo dei carrarmati
stonato cadavere sputato d'inverno
sciolti i tuoi silenzi in un bacio mai dato
sciolta la tua gioia in un corpo di
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Un altra notte
ci coglie al guado
presi nel vortice
del quotidiano incedere,
noi esseri meccanizzati
di un progresso alieno
in scatolette scattanti
a spremere l'indomito motore.
Pare un velodromo
Il selciato solcato,
tutti contaminati
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Il re non si diverte...
chiuso nel mio antro molliccio
-ogni anfratto è letale-
dischiudo ali posticce
da uccello spredato
gonfio gonadi taumaturgiche
restando oppresso all'orpello che fu
Marquez
<non avrò una seconda
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Ogni rapporto umano comporta
un miscuglio di sofferenza e piacere.
É dell'indole degli uomini, é sua condizione
essere canestro di esperienze nell'interfaccia con il mondo.
É sua caratteristica vedersi potente in un tempo
e
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 | Ebbene si lo ammetto
Non desidero diventar vecchietto
Di imbianchire non ho fretta
Ma il fisico non mi da retta
La saggezza può aspettare
Devo ancora maturare
L’idea più importante
Mantenere sveglio l’infante
Il tempo vedo
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| Vedrai come cadranno i tuoi petali,
Come si inabisseranno i tuoi soli
Quando il tuo anelito
Diventerà solo un sottile alito.
Vedrò io, un uomo nudo
Lontano riflesso
Di uno sperduto Dio.
Resterai solo.
Resterà solo il
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Ed era il fiato
che diventava brina tra i baffi
a riscaldare le tue dita in quel gelido gennaio
in cui anche il pensiero era glaciale.
La bora soffiava forte,
rabbiosa ed a raffiche,
e ti portava l’odore acre del rancido
caratteristico dei
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Poesia,
per l'anima farmaco
che il cuore lascia andare
per poi,
alto volare...
Con stima e affetto...
a tutti quelli che sono entrati
in questa "casa mia"
e mi hanno dato un attimo
di vita...
e,
dalla pelle d'oca
strappato
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Cantavo al Cielo
la mia canzone triste
mentre le tue mani frugavano
audaci e dissacranti
ogni lembo della mia pelle ...
Come dismutò felicità
in mestizia
l'azzurro del Cielo!
Si rifugiò in uno scrigno segreto
per
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 | Di quella star è cavalier servente,
inchini e baciamani ad ogni incontro.
Lei non dà nulla, e lui non chiede niente,
sol pago di scansar di lei le rogne!
E d'ogni impegno lui si rende immune,
soltanto per seguirla nei bisogni.
Su
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| Il senso di me...
son uomo fortunato
ho errato sempre col mio consenso
rido spesso
sui miei umori rattoppati
su quell'acredine circoscritta
che il tempo
-funambolico inesistente-
permea sui gesti da compiere
sulle azioni rinnegate
conseguenze
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Nel sol che muore e nasce
dormiveglia d’un passato
gode tra fresche foglie di rugiada
Infinito è il mio ricordo
Brillantante lunatico
scruta nella quieta mente
danzano neuroni a specchio
nell’oscurata stanza
Si accendono stelle
tra
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Uomo saggio e galante
che emergi da malvagi e arroganti,
osservo dai primordi
i passi tuoi giusti ed eleganti.
T'ammiro e in te credo tra i tanti,
tu, con un biglietto per la luna, avanzi,
tra fatiche e svaghi il cuore doni,
con l'anima ami,
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 | Certo non era voluto
ma quando s'apprese era già.
Ignari, d'inconscio si coltivò
il seme, d'ignoto, c'al grembo s'accinse
e fù ciò ch'il destino gli ascrisse.
L'ali della menzogna toccarono abissi infiniti
e la
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 | Con raggi di sole brindo
tra spine e fiori,
nel giardino dei tarocchi.
Nel centro del cerchio,
nell'occulto,
lanci i tuoi dardi infuocati.
Lo spirito
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| Cammino per strada sassosa
Appeso ad un raggio di sole
Me vento lieve sospinge
Verso il porto vecchio
Fino a trovare gli ormeggi
Senza tempo, dove ancor oggi
Si sente – o è sogno di nuovo –
Fischiare la frusta che il padrone
Senza avarizia
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| Frange quest’onda che increspa
e batte come rintocco
d’una solitaria campana.
Intorpidisce lo sguardo
a guardar sempre lo stesso punto,
quell’irraggiungibile zenit
cui ogni navigante tende.
Itaca d’un Ulisse
che la rotta ha smarrito.
Rompe
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 | Un tripudio di voci afone,
un coacervo di note dissonanti
compongono la sinfonia della vita.
Immersa nel caos,
scossa dal martellante
frastuono del quotidiano
mal s'accorda,
non trova il giusto ritmo.
Scivolano le dita
sulle vibranti corde
di
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| Passi pesanti, fievole voce
lieve il respiro
che tiepido si adagia sulla neve
là, dove calpesti le orme
di chi con dolore e disdegno
andava alla morte...
E non sapeva la sorte...
e cantava senza voce inni alla Patria
e... fummo
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 | Il mare sconfinato del piacere
la passione dilaga senza sosta alcuna
la pelle morbida e fresca
copriva un corpo sinuoso e florido
curve che indulgevano a pensieri
l'odore infinito di desiderio!
Lui guarda quella passione che vive
la tocca e la
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Si ripetono le note
prende il Canto
tante facce ha
codesta Morte.
Si ripetono le note,
cambia la chiave
ma non è soave
Perseguo l'ascolto
Fermo il passo
semibrevi nel pentagramma
dei suoni
lontana la somma,
pedino gli
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Chissà se mi vedessi...
Tu, che m'avevi dato forma del tuo amore,
vederlo dissipato nell'errore
che mi avrebbe restituito al tuo cruore!
Ma sempre più lontano dalla fonte,
di cui non conosco che la sete,
sono quell'albero che
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 | Non tuonarmi il cuore
fra le pieghe di questo tormento...
Perché mi guardi
con quel tuo sguardo lancinante
che mi trafigge il petto
e scruti la mia vista
fino al profondo del mio occhio
Dove cuore calcinato s'interroga, ogni
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2914 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1321 al n° 1350.
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