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Le 2911 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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 | La benda cercasti di levare,
negli occhi volevi guardarli,
non ti facesti domare,
riuscisti ad umiliarli.
Alla schiena mirarono,
togliendoti la vita,
in una fossa ti buttarono,
chiudendo la partita.
Adesso vi faccio vedere,
come muore un
leggi

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Sommesso il grido
diffuso nel petto
sommesso l'urlo
silente e feroce
sono viva!
La notte colorata
movente lacerante
di un attimo
gli alberi guardavano
le luci illuminavano
un botto inspegabile
le mie mani immobili
il mio cuore
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Ti cammini accanto,
enfio di solitudine
ma senza rabbia,
ti vedi lontano
nel turgore perso
ululare per i dolori al vento
nelle notti di luna piena.
E silente è la tua voce
mentre si perde in sussurri,
non canta più l'amore
parla
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 | Un tempo
il mondo fu composto da tre regni
i Re di tutto il mondo
discesero da Sem
Re per designazione divina
Salomon di sapienza e giudizio
per governare un popolo
nella grandezza.
Notti dolcissime
tra le braccia di Makeda
tentatrice di
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| Imposizione,
quel che di te è marcio,
placido e nuotante
nelle cicatrici d'occhi,
sepolto all'apparenza.
Superficiali inchini
alla presunta norma
e già ti rifletti uomo
nella piccolezza
della tua mancata fantasia.
Non
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Lieve il vento
accarezza la pelle
un soffio d'amore
mi tende la mano
Stretta è la presa
d'uno spirito nobile
che ha le radici in un
lontano passato
Incarnato
in un corpo
dalle atletiche corde
ma che è stato trafitto
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 | Sole e vento
l'asfalto
mi porta lontano
via senza sosta
dal solito cielo
grigio
lontano dalle
solite faccie
amiche,
oggi è tempo
di star solo
nel mio silenzio.
Così dolce
il gusto
di un'amara
sigaretta
nel parcheggio
ma
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| Fil78 |
01/05/2011 04:58| 1424 |
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 | Un relitto di cristallo è nello stagno
l'anima vede e sente
solitaria nasce e solitaria tace
il sasso muove l'acqua nel ristagno
l'amore è per i poeti
una fede che muore
dal balcone le ultime scene
in una platea di Montecchi e
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| é un lamento in grigio deserto
dietro un alto muro
nè cielo né terra
solo nera pioggia battente
un nuomo seduto
sconta vivendo
in un pianto
che non si vede.
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| Si pensan tante cose
durante questo nostro viaggio,
ma in fondo noi non siamo
che un piccolo avamposto
di gente di frontiera
che nulla sa dei mondi
a cui si trova in mezzo
e sempre all'erta deve stare,
attenta, al limine, al confine
che
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Ora per l'onore ora per il popolo
dinanzi a me tutti,
tralasciando gli ideali
erano pronti alla morte.
Quanto sangue
hanno marciato questi stivali,
per generazioni che
vivranno di pace.
Rimangono a noi le lacrime,
forse troppe,
di uomini
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 | Prostrati in preghiera
donne e uomini nel mondo
a milioni invocano Dio
implorano grazie ed amore
ringraziano di stare con loro
aiuto chiedono per il dolore
e sui nemici malvagi vittoria.
Li guidano i sacerdoti
interpreti della Parola
per la
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Stanco d'avventure
mai più mangiatrici d'uomini
jungle misteriose
pirati terribili
mai più nemici da affrontare
il rasoio con atroci tagli
Sandokan ha ucciso infine
ma tu resti Salgari
nelle letture immortale.
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Il figlio dell'uomo
sognava il regno
che era in quel mondo
ma non glielo resero
il mito e la storia
si contendono
drappi e chiodi
come testimoni occulti
Egli nella luce
guarda con altri occhi
legge e ascolta nenie
sorridendo
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Ci sono lacrime
che stentano ad uscire
Ma ci sono uomini
pagati per farle uscire
tutte d'un fiato
Ci sono carezze
che vorrebbero esplodere
su tutti i visi
ma ci sono uomini
pagati per farle
scappare via
Ci sono soli
che
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 | La porta metallica si chiude
quasi fosse coltello
ha diviso nettamente la massa dei figuranti
figure umane stazionanti sulla nera banchina.
La macchina veloce e argentea
corre ormai lontana... metrò
Io, individuo anonimo
sono ferma...
non
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| Dimentico del "se"
cortecce di ragione graffio
cercando qualcosa
che non so cosa sia,
penso a verità e
la mia illusione continuo.
Fuori della mia cuccia
guardo
...occhi famelici e zanne di lupo.
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| Quanta verità
Intrisa di menzogna
Mangiata senza digerire
Nei secoli dimenticati
Il pane del patto
Col sangue della memoria
Si risveglia
Al giudizio
Del sommo artefice
Ed io l'assecondo
Nella perdita rinnovata
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 | In bilico sul filo teso
cammina l'equilibrista.
Indossa l'abito di scena
che brilla ad ogni sua mossa.
S'affanna a cercare di superare
quel vuoto che ancora l'assale
e solo un pensiero d'amore
gli incendia il desiderio di vita.
Cammina
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| Tace la notte,
nel sonno
cerco il passato,
lambir di fronde d'atavici ricordi.
Paese mio
terra mia lontana
mai abbandonata.
Lo sferragliar del treno
che mi porta via,
il cielo le stelle
rimanevan dietro.
Giovan l'uomo,
partiva,
e
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Notturno scende il gelo
affascina un barbone assopito
Lo avvolge nella sua nera cappa.
Amante senza amore
dona il piacere di una notte.
Le gambe si raffreddano piano
ed i suoni si ovattano
le dita solletica del suo manto
proprio dove la scarpa
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fatue radici di solide parvenze
istruzioni per l'uso
fragile
specchio di un mondo piu' grande
uno sguardo certo
l'attraversa
impalpapabile consistenza
l'uomo di vetro
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Midesa |
17/04/2011 17:09 | 9386 |
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 | Insieme,
insieme a loro
per affermare
i diritti umani
fra gli umani.
Come scudi
sotto il cocente
sole di Gaza.
Uomini
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| a te
le lascio
queste righe sparute
filtro
di un meriggio opacizzato
dalla noia che mi riaggiusta le lenzuola
e il senso di impotenza
che cerco di evitare
come le pozzanghere in Aprile
a te
le scrivo
in un sussulto di
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| La tua povertà
fratello
con esili dita
impugna il tuo canto
di malinconia,
e l'essenza delle cose
si riflette in quest'azzurro
negando il tuo pensiero
che sa di fame.
Ed è la tua povertà sempre
a spingerti al lucore
sotto
leggi

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| Tutto questo mare
da tutto questo cielo,
tutta questa bellezza,
tutta questa solitudine,
tutto questo silenzio,
tremo al pensiero del ritorno,
ora che posso volare
dove nascono tutte le poesie...
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| Funamboli siamo,
in bilico sempre
sopra quel filo
che segna il tragitto
che va seguito.
Siamo funamboli
in precario equilibrio
sopra la fune
e senza una rete.
Il caso giuoca
un ruolo importante,
ad ogni passo
possiamo cadere
e tutto
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Seguendo i segni dell'ovest
lo vidi.
Odore vissuto,
mani rosse ed erose,
il tempo intuìto negli occhi.
Eppure il mio mondo era altrove.
Posai valigie e ricordi
per fermare l'orizzonte.
Chi ha sempre viaggiato
non è mai
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Parole dette e parole taciute,
solo sguardi che s'incontrano tra labbra conosciute.
Sapori di una bocca piacevolmente dolce,
nascosti da silenzi
di un amor che si contorce.
Tutto tace al suono della tua voce
e io rido a sentir quelle parole,
a
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Ad invertire un destino segnato,
che bramate sulla soglia del cuore?
Occorre il miele per lenire le avversioni
ed ora con mano morganatica
accarezza un commercio d'ore:
Buongiorno, a servirvi!
" Pioggia di spiccioli
nella
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 | Come luce infondo al mare
mi immergo nel profondo
degli abissi fino a perdermi
nell'oscurità più cieca.
Già da tempo vago
tra la vita ed il tempo
mentre tutto muta
e mi stravolge
nell'inafferrabile senso
di passione e
leggi

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| Fil78 |
09/04/2011 06:56| 1410 |
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2911 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2131 al n° 2160.
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