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Le 2911 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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 | Lo ricordo ancora...
quel brano tessuto di dolore
vergato su una pagina ingiallita,
versi logorati da
una vita tanto amata
che ti ha voltato le spalle
ponendoti dinanzi
uno specchio
che riverberava la tua solitudine.
Mesta compagnia di
leggi

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 | Uomini che
l'aria uguale a me
respirano,
osservano la bellezza
del medesimo firmamento
scrutano il mare
il sole e la luna,
ma alla luna abbaiano
come lupi mannari
perché di umano
possiedono ben poco...
Uomini infidi
nel cuore
il
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 | Come due ali dello stesso gabbiano,
ci eleviamo in cieli bui e minacciosi,
sorvoliamo montagne ardue e ripide,
sfidiamo mari burrascosi e assassini,
migriamo, sicuri verso la stessa meta.
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| Tesoro...
piccola stella caduta
nel mio precario cielo
mia madre mi parla di te
e canta novene
ti sogno e ti cerco al mio fianco
mentre la tosse risveglia i miei sensi
ti voglio...
ti vorrei...
Prima che il destino mi processi
E l'arroganza mi
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Al tuo passar... m'inchino,
se ripenso, al tuo tesser sopraffino,
come il suono d'un violino.
In Te vedo mille vite,
sono li... tutte sopite.
Con Te nascon mille amori,
in Te batton mille cuori.
Poeta, al tuo passar... m'inchino,
quasi
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Scrivimi quella lettera
Fallo adesso...
Mettici dentro il tuo odore
Il tuo sapore di menta
Il tuo cuore
Parlami del cibo che mangi
Degli amici che incontri
Delle sere sul terrazzo
e delle notti in cui mi sogni
Lancia le tue pietre
Io le
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 | Avvolto in una spirale
senza fine
chiuso in cerchi concentrici
infilzato da logaritmi
non riesci a comprendere
chi ami
Sbatte il tuo cuore
tra un cateto ed un ipotenusa
lei o l'altra?
Eterno conflitto
nel dedalo di te
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| Vado via
Ma non da te
Tieni la rosa tra i denti
Ti lascio il cuore che hai colpito
Tienilo tra le cose care
Non scambiarmi con quello che dicono
Vivimi dentro come tu sai
Racconta al mondo
Di quella notte
Che t'ho desiderato
E del mio paese
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| Patimento di antica radice s'aggrappa
alla mano di figlio per non cadere
nello strazio dell'addio
E' buio repentino fino a quando
non passa la paura della morte
S'indaga sulle pene del corpo degli uomini
anche quando è arrivato il
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 | Fredda e piovosa notte
quella in cui il dolore ti ha
costretto a ritoccare
il finale di un copione
ove la tua lunga vita
si narrava...
Complice un silenzio
intriso di disinfettanti effluvi,
corsie sonnolente
in cui andava in scena
l'ultimo
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E' il freddo
è la fame
a mettere i brividi
sulla schiena
a irrigidir le dita
su fucili in attesa
Ma il comandante
ha gli occhi neri
e nel cuore già la tempesta
Ed io prego che stasera
sia ancora pane nero
minestra sulla stufa
la
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Pur ampia,
ma comunque insufficiente,
sferza nell'intimo profondo
l'umana nostra finitudine.
E nell'avvertirla, nel pensarla
come uno smarrimento
ci dispera e ci divora
senza concedere luce,
senza lasciare appiglio.
Talora addirittura ci
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 | Occhi stanchi
non voglion più guardare,
cosa c'è di nuovo sotto il sole
Le mie mani tremanti
reggono un bastone
per tener su quest'ossa
stanche anche di ricordare
Ah quando li fuori
si mieteva il grano e la sera
si faceva
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 | Io lascerò la cattedrale
di neve, lascerò
le solite stagioni,
senza baci
ed abbracci.
Rapsodie di zingari
in cammino.
E quando in riva al mare
si perderà il sentiero,
dentro la notte
nasconderò il mio cuore
e le
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Detestava gli schiamazzi e i lazzi dei ragazzi,
la futile parola lo faceva schizzare fuori dalla scuola,
le compagne banali e ballerine
le trattava da trottoline,
neanche loro sopportava e con un che cazz. le liquidava
Camminava per le vie del
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Mani leggere
fanno sognare,
soffio candido
sapiente melodia,
schema senza schemi
Paradiso
senza confine,
guarigione
senza cura,
suono ricercato
nell'anima,
non odia
mai colui che ascolta,
attimi di pace
gloria
firmata.
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 | Ken Saro Wiwa è morto!
Hai avuto paura Ken Saro
quando il mostro melmoso
t'ha strascinato sui rami d'un albero;
quando la corda stretta al collo
ti impediva il respiro;
quando i tuoi piedi
vedesti penzolare nel vuoto.
Ken Saro hai avuto
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Occhiali neri
occhi nascosti, pensieri...
sguardo tradisce
sorge il sole tutto perisce
occhi d’ amante
t’abbronzi, ti senti re
muso da duro
il cielo diventa buio
assorbi delusioni divori gioia
sicario di sogni uccisi
devastati,
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Dalla sabbiosa terra alto si erge un gelso
e la sua folta chioma al sole oppone,
a chi si adagia ai piè offre riparo
e nei caldi dì reca freschi respiri.
Forte la radice e di acqua bramosa
affonda a rinnovar la linfa che i vecchi
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Salmastre opinioni si racchiudono
nelle stive della discussione
Per poi deflagrare dopo che
si sono esaurite le convenzioni
Tutto è così celeste
quando le mani stringono
altre mani
Tutto è così acido
quando gli occhi
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Stiamo in mezzo a ciò
che non siamo stati
e a ciò che non saremo più
Siamo carriole di desideri
che si schiantano contro
ciarpami di pessimo gusto
E nessuno di noi è mai
riuscito a conoscere in anticipo
l'epilogo
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Una bottiglia per esorcizzare
un nuovo anno pieno di paure
e promesse da non mantenere
libertà determinata
dal tempo scaduto
rubata alla storia e a LEI
che viveva senza Essere
quella che Avrebbe voluto
Che accadde quel mattino
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 | Anima ribelle respiri seduto
Nell'universale tempo del giorno
Tra il fruscio delle foglie autunnali spinte dal vento;
Otri di vino prosciugate;
Nebbia rossa soffiata da infernali vette ed
Inni brutali nella solitudine dell'anima
Oltre il limite
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| Mani ruvide
Che raccontano di come
Hanno stretto
Vanghe rastrelli cesoie
Respirando
Il vento il sole
il gelo dell'inverno
Mani forti
Che sanno
Di competizione e di sport
Mani che
Danno ali alle emozioni
Che parlano di penne
Di note di tasti
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| Non avevi cuore né ragione
un giorno dopo l'altro e stato amaro
senza aver pace senza una carezza
un angolo di pietra l'incertezza
le ombre all'improvviso scendono giù
per ricordare i peccati da scontare
perdute le energie del
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| Sanno tutto di noi
Anche le nostre
giornate passate a deliziarci
Con i loro finti silenzi
si gonfiano d'acqua marcia
per spruzzarcela addosso
quando stiamo per azzuffare
il suono della consolazione
liberi di strofinarci gli occhi
per guardare
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 | Chiudo gli occhi...
e vagheggio notti
piovose a New Orleans.
Di sacco la bocca,
bruno elfo sorridente
canta melodie che han visto
nascere barlumi di speranza
nel grembo di intriganti
e fumose notti...
Parole che fendono
il tempo,
e
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Liberati dall'animale
che è in te uomo,
crea recinti collinari
per tutti gli animali
oggi in catene nei penitenziari
Trasforma le stalle
dove l'odore delle torture
si consuma,
in luoghi adatti a te
fatti di fiducia e
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La strada da fare è molto sicura
Non ci resta che ridurre le cadenze
e avviarci verso il tramonto
con l'agilità di una farfalla e l'armonia
di una bella canzone
Belle parole ma per fare
quello che non sono riuscito a fare
nei
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 | Seduto sulla umida sabbia
incurante del freddo e del vento
osservi le onde che si infrangono sulla
battigia
si sollevano alti muri di schiuma
Avvolto nell'atmosfera dolcemente malinconica
dell'autunno... guardi il cielo che pian piano
si sta
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Il popolo nero...
il popolo nero simile al mio
balla la danza
rumba un movimento sensuale
penetra nella pelle
t'incita a movenze senza regole
un popolo di danze tribali
forti e coinvolgenti.
Sento la musica arrivare
inizio la movenza
aspetto
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2911 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2371 al n° 2400.
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