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          | Poesia sul tema  Nulla è perduto 
  
  
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        | L’amore, che è relazione continua ed incondizionata,
 un tempo creò delle forme di terra
 e le trasformò in carne. In essi la vita soffiata
 decise di abitare il loro cuore,
 che è organo più idoneo ad accogliere l’infinito.
 Gli uomini cominciarono a lodare il proprio Creatore
 e ad aiutarsi in un eden soprannaturale.
 Ma l’odio, cupo, perfido e malvagio,
 vedendo tanta fraternità e felicità,
 cominciò a scavare trincee, a porre reticolati
 e soffocò, a poco a poco, l’amore per gli altri,
 facendo trionfare l’egoismo,
 che è amore solo per se stesso.
 Gradatamente l’amore fu scacciato dalla sua casa
 e l’odio progettò violenza, guerra e genocidio.
 L’uomo cominciò ad alimentare tale fiaccola
 anche se non s’accorgeva che gli recava solo illusione della gloria
 e lo rendeva imperatore del Nulla e della sua stessa polvere.
 Allora l’Amore, rifiutato,
 decise di incarnarsi per confondersi fra gli uomini
 e riseminare il seme della Luce, spento dall’odio.
 Per trentatré anni del tempo umano
 predicò la Parola e diffuse la speranza;
 ma lo riconobbero e lo arrestarono,
 lo flagellarono, lo beffeggiarono e lo inchiodarono ad un legno
 sul cupo e tenebroso monte del cranio
 che da quel giorno risplendette di Luce divina.
 L’amore, però, risorse con tutta la sua santità,
 e si offrì ancora a chi aveva fame fra le tenebre
 che lo mangiò come carne e lo bevve come sangue.
 E così nel cuore ritornò ad abitare
 ed è sempre con noi
 ogni volta che il cuore batte per gli altri
 ogni volta che il cuore si offre al fratello
 ogni volta che il cuore è dono felice e sincero.
 L’odio non scomparve ma rimase, però, carcerato
 e quando ognuno di noi apre le porte della sua cella
 egli cerca di vendicarsi dell’amore,
 che però sa e riesce sempre a far trionfare il suo valore
 in quanto in ogni cuore c’è radicata
 la voce santa e benedetta di Dio che ci chiama.
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        | Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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