C’è un foglio di via
e un cane che guarda
si lecca la bava
in ricordo dell’unica mano
che anteponeva una carezza
al suo pane
ora va via
la breve permanenza
non ripaga il biglietto
bestemmia in lingua diversa
ma l’effetto è lo stesso

Non è dramma partire
ma al tornare
per la povertà non c’è attesa
specialmente in una promessa
felice

In ogni dramma
c’è sempre chi lucra
per ogni formica che muore
rosicchiano altre
nel tempo seppure breve
dei pasti all’inverno

L’invisibile stavolta
ha commesso un’errore
si è fatto vedere
nella maniera peggiore
invadente figura
e ha offerto parole
in cambio di un nome
con la presunzione
imbrattare un’anagrafe
con il permesso
di un Dio peraltro diverso

A un’arrosto per rispettabili denti
mancherà soltanto un limone
mentre ai passanti
si scioglierà l’obbligo
di girare la testa
incollare gli occhi nel punto fisso
di un muro
per il fastidio
...di non vedere...
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